martedì 29 giugno 2010

42c BACIO

Ci lasciamo la musica alle spalle, incamminandoci verso gli alloggi. Una brezza leggera rende la serata piacevole, il sentiero deserto si inoltra tra gli alberi. Le luci soffuse delle lanterne ondeggianti sui rami danzano con le ombre davanti ai nostri passi, cullate dal respiro della sera. I loro tenui colori appaiono e scompaiono tra le fronde, in un affascinante richiamo per lo sguardo. Sono assorta in questo spettacolo, quasi non mi accorgo della sua mano che sfiora il mio braccio come a trattenermi. Mi volto, il suo viso è indecifrabile nella mutevole penombra. Non distoglie gli occhi da me, concentrato su qualcosa che mi sfugge. Che succede? -"Ehm ehm..." Malik si defila. Oh! E' per quello... Siamo vicini, molto vicini. Scusami, questa volta ti lascerò fare. La sua bocca è a pochi centimetri dalla mia, ...niente più barriere... le sue dita scostano una ciocca da mio viso. ...Drev?!... Il suo cuore è impazzito. Ho capito ti serve un po' di collaborazione... Sono io a colmare la brevissima distanza che ancora ci separa.
Il timore si infrange, insieme alla lastra di vetro: mi bacia con trasporto stringendomi a sè. Un bacio pieno di passione che travolge ogni mia difesa, le sue emozioni mi investono, si insinuano con un brivido languido lungo la schiena e io mi lascio andare alla deriva, con lui... Lui che è sempre così controllato, distaccato...
Le nostre labbra si separano, la musica in sottofondo e il vociare della gente poco lontano mi aiutano a tornare al presente. E' per questo che hai sempre evitato il contatto fisico? Alcune voci si fanno più vicine, lui a malincuore allenta la stretta. -"Lee, non si sa mai, meglio non fidarsi..." O cavolo! Ci svicoliamo dall'abbraccio mentre gli altri due arrivano in vista. C'è poca luce, magari non si sono accorti... Il monaco sbuffa: "Ma ci avrà pensato, no?" Poi ci riconosce e ci saluta. Cieco mica per niente... Un'espressione trionfante dilaga sul viso di Lorcan: lui ha visto fin troppo! A un volume esagerato urla: "Ehi voi due, scopatori!" Ma porca miseria, ti costava tanto far finta di niente? Capire che era il caso di NON vedere? Mi viene spontaneo: gli lancio una "cecità" che va a segno e lo fa inciampare lungo disteso. Dimmi cosa vedi adesso! Quando Lee si gira a controllare cosa è successo bacio di nuovo Drev. Giusto per farti sapere che né a lui né a nessun altro è permesso intromettersi. E per concludere il discorso che è stato interrotto. Non voglio che tu ti faccia rovinare questo momento da Lorcan.
Il mago mi fissa incredulo, con un gran sorriso. Beh, molto meglio degli sguardi affranti e malinconici di prima. Torniamo agli alloggi con gli altri, mentre Lee si vendica "insegnando" a Lorcan come ci si debba comportare da ciechi. -"Prova a capire da che parte colpirò... ma no, concentrati!" Per arrivare a tanto, questa sera il bardo deve averlo veramente esasperato. Mi diverto un po' anch'io a prendere in giro Lorcan, per assicurarmi che abbia recepito il messaggio. Poi lo libero dalla cecità. Ci scambiamo qualche battutaccia, ma non è arrabbiato. Vedo che ci siamo intesi.
Prima di addormentarmi cerco di domare le emozioni di Drev, che ancora imperversano disordinatamente. Sono bastati i pochi secondi di un bacio e tutto quello che non potevi dirmi mi tiene in ostaggio... Le distanze, la lastra: avevi paura di "tradirti" e che io reagissi male. Tutti i giorni fianco a fianco, sarebbe stata dura... Ma i tuoi sigilli sono impenetrabili, è rimasto quasi tutto nascosto alla mia lettura. Quand'è che hai imparato, quando hai dovuto soffocare lo stregone che eri? Per forza sei paranoico... La cosa buffa è che con me non potrai mai avere la situazione sotto controllo, ma questo lo sai già. La cosa bella è che a me il Drevlin che non pretende di avere la situazione sotto controllo è quello che piace di più.

domenica 27 giugno 2010

42b VILLAGGIO IN FESTA

Ora bisogna tornare indietro al più presto, prima di imbattersi nella mantimera. Non abbiamo motivo di eliminarla, perché costituisce un'ulteriore sicurezza contro tentativi di intrusione dal Dambrath. Il nostro disinteresse però potrebbe non essere ricambiato! Il fatto è che Ab non ha memorizzato gli incantesimi "pietra in carne", per cui o torniamo domani, o ci portiamo via le due "statue" su dei dischi levitanti. Optiamo per la seconda ipotesi, ma caricare i due uomini si rivela un'impresa ardua, visto quanto pesano. Io, Lorcan e Lee ci diamo da fare come possiamo, con potenziamenti vari, mentre i due maghi fianco a fianco se ne stanno a guardare rimuginando. Tranquilli, mi raccomando! Alla fine riusciamo nel nostro intento, anche se una delle due statue si è scheggiata su un braccio perché ci è caduta.
Torniamo alla baita, dove pernottiamo di nuovo. Scongiuro Malik di sorvegliare la tarantola mentre dormo... l'idea che mi possa camminare addosso non mi farebbe chiudere occhio! Micio, è inutile che ridacchi. Il mattino dopo i due uomini vengono riportati alla vita e non finiscono più di ringraziarci. Giunti al villaggio le loro famiglie ci accolgono felici. Viene indetta una cena pubblica seguita da grande festa. Mentre Drev resta con Ab, forse per contrattare la vendita del mazzo delle meraviglie, io vado a lavarmi e cambiarmi. La piazza e la via principale vengono addobbate e illuminate da lanterne colorate. A cena l'atmosfera è molto allegra e conviviale, Lorcan fatica a tenersi lontano dal vino. Il nostro ospite rimarca di essere rimasto ben impressionato dalle nostre capacità, in particolare dalle mie, anche perché non mi sono fatta scrupoli ad usare i miei incantesimi nella zona di magia selvaggia. Mi chiede addirittura se voglio restare a studiare questa Trama con loro, un mago in più farebbe comodo. Appunto, un mago. L'apprendista è entusiasta di questa proposta. Rifiuto, ringraziando comunque per l'offerta. Non credo proprio di essere la persona giusta... Ab dice di sì, che ero molto a mio agio, di pensarci. Se solo sapessi la verità, voglio vedere che faresti! Drev lo guarda storto ma non si intromette. Alla fine i due maghi si scelgono un luogo tranquillo per discutere sul rapporto che Drev deve stendere per Zelman. Nel frattempo sono iniziate la musica e le danze. Lorcan e Lee scompaiono, il solito apprendista mi marca stretta e decido di dargli corda per estorcergli tutte le informazioni possibili sulla magia selvaggia e sulle intenzioni di Ab, in modo da verificare quanto ci ha detto il suo maestro. Sostanzialmente non riscontro discrepanze con ciò che già sappiamo, direi che la situazione non presenta pericoli particolari. Il mio "controllo delle notizie" mi ha portato a ballare per diverso tempo col ragazzo, poi finalmente lui mi lascia perché Ab lo chiama. Drev è appoggiato a un palo che delimita lo spiazzo, già da qualche minuto. Non mostra evidenti segni di insofferenza, si vede che quando è in servizio si dà un contegno, o forse ha capito le mie intenzioni. Ad ogni modo, per evitare che si incupisca, gli chiedo se mi concede un ballo. Lui accetta volentieri. E' molto più bravo dell'apprendista, del resto le nozioni basilari della danza vengono impartite nell'educazione del buon mago. Mi guida con sicurezza, rilassato. Dopo un paio di giri lasciamo la pista. E' piuttosto tardi e non sappiamo dove siano gli altri due.

giovedì 24 giugno 2010

42a IL BASILISCO INFERNALE

Lorcan sfotte Lee per il suo abbigliamento succinto, del resto anche gli abiti di scorta sono un po' scioltini, per cui tanto vale. Tutta seria chiedo al monaco se vuole provarsi i miei, suscitando grandi approvazioni da parte del bardo: "Sì, ti prego, staresti benissimo!"
Ab osserva la scena scuotendo la testa, dice a Drevlin che un comportamento così poco professionale da parte dei sottoposti è disdicevole. Il mago si limita ad annuire con un'espressione di circostanza, chiedendo se per caso conosca dei rimedi contro l'ulcera...
Ricomposte le nostre questioni, dopo circa un'ora di cammino ci imbattiamo nel primo pastore, quello che avevamo cercato di scrutare: pietrificato, insieme a una mucca. Difficile credere che sia stato di nuovo l'effetto casuale della magia selvaggia. Ab conosce l'incantesimo per convertire la pietrificazione, ma non l'ha memorizzato. Facciamo notare che il responsabile dell'incidente potrebbe provenire dal laghetto, però lui ribatte che non ne abbiamo la certezza, potrebbe anche essere stato mandato dal Dambrath. In più, da qui inizia il territorio di caccia di una mantimera, un incrocio tra manticora e chimera creato magicamente durante gli esperimenti condotti negli anni passati. E' rischioso proseguire, ma potremmo arrivare in tempo per salvare l'altro uomo, dobbiamo almeno provarci. Seguire le tracce ora è più difficile, Malik è confuso da altri odori molto forti. Lee prova con un incantesimo, che sembra funzionare. Seguiamo la direzione indicata, e dopo non molto troviamo anche il secondo pastore, pietrificato pure lui. Che facciamo? Stiamo valutando varie ipotesi, quando qualcosa si muove appena dietro a un masso. Il monaco si avvicina per controllare: un lucertolone sta prendendo il sole, tranquillo. Quando si accorge di noi, si muove per venirci addosso. Un basilisco! Brutto e parecchio inc***ato... Lee ci avverte che la bestia emana un'aura decisamente malvagia. Mi lancio una protezione dal male, preventivamente, mentre il monaco evoca un'arma spirituale. Il basilisco scatta in avanti. Provo con una "sfortuna", che non sembra avere effetto. Va a segno invece il "raggio di vertigine" di Drevlin, così adesso la bestia è rallentata. Ab si precipita al riparo dietro a un pietrone, Lorcan si dirige dalla parte opposta per fiancheggiare, il lucertolone è intenzionato a sgranocchiarsi Lee, che saggiamente si ritira. Il mostro inaspettatamente cambia direzione, mi trovo faccia a faccia con lui. O m***a... Ci fissiamo dritti negli occhi, un bagliore sinistro illumina le sue iridi. E allora? Riesco a farlo anch'io se c'è la luce giusta. Levati! Via, sciò! Quello piega la testa di lato, con uno strano verso. E' stordito dall'incantesimo di Drev. Appena distoglie lo sguardo, distratto da Lee che si è bendato, mi sposto fuori portata. E chiudo gli occhi per sicurezza. Li riapro quando mi rendo conto che la zuffa è sufficientemente lontano da me: inizio a scaricare i miei "dardi". In sottofondo si sentono gli incoraggiamenti di Ab:" Bravi ragazzi! Avanti così!" Ma darci una mano, no? Anche gli incantesimi di Drev e l'arma spirituale colpiscono spesso il bersaglio, mentre Lorcan usa l'arco. Ferito, Lee riesce a sottrarsi al corpo a corpo e il basilisco si lancia sul bardo che chiude gli occhi appena in tempo. -"Lorcan, è proprio di fronte a te!" Lui affonda alla cieca e il suo stiletto si conficca in profondità nel collo del bestione, che accusa pesantemente il colpo. Bravo! L'ultima raffica dei miei dardi lo finisce.
Tutti in piedi e nessuno pietrificato. Ottimo!
Ab si complimenta: non si aspettava che fossimo così in gamba. In particolare, è rimasto molto colpito da me, che non ho fallito un colpo. Sostiene che questo tipo di magia mi sia molto congeniale. Se solo sospettassi la verità...

martedì 22 giugno 2010

41b IL BEHIR SELVAGGIO

Riprendiamo a seguire le tracce dei due uomini seguendo l'olfatto di Malik. La prima stranezza della giornata viene notata da Lorcan, che vede un'aquila volare fuori da un laghetto dalle acque tranquille. Se di acqua si tratta. Allerta tutti, e chiede spiegazioni ad Ab, che è molto sorpreso. Dice che in effetti questo laghetto dovrebbe essere un portale, ma non sa dove porti perché tutte le volte che ha provato a studiarlo lo ha trovato chiuso. Sono curiosa, mi avvicino alla riva e lancio una pietruzza, che affonda dall'altra parte senza increspare minimamente la superficie liscia. -"A me sembra attivo..." Provo un altro lancio, con lo stesso effetto. Ab è in visibilio, forse non gli è mai capitato. E' fortemente tentato di fermarsi a studiarlo, sembra sul punto di tuffarsici dentro. Qualcosa di scuro si arrampica sulla sua spalla in un tentativo di fuga. No, no, dimmi che non è quello che ho visto... Oh oh, è esattamente quello che credo. Il famiglio di Ab, la cosa nera che gli gironzola addosso... è una tarantola! Mi vengono i brividi solo a pensarci! Ora avrò la costante preoccupazione di sapere dove sia il ragnone...
Anche Ab prova a lanciare un sasso nel laghetto, ma quello rimbalza via. Mi lancia un'occhiata invidiosa. Cerchiamo di saperne di più. Nella zona di magia selvaggia ci sono tre laghetti come questo, non si sa dove portino, non è ancora stato possibile capirlo. Finora non ci sono stati problemi, anche perché i portali sono quasi sempre inattivi. Una volta accertati il loro funzionamento e la loro destinazione, si valuterà se è il caso di chiuderli definitivamente o no. Passiamo oltre. Per un paio d'ore tutto è tranquillo, poi l'imprevisto si materializza in un bestione dalle dimensioni gigantesche: un behir selvaggio ci attacca. Ci sparpagliamo, cercando di mantenerci a distanza di sicurezza dalle sue enormi zampacce. I miei incantesimi vanno a segno, ma la bestia incassa senza problemi. Drev ha qualche difficoltà in più, ma se la cava bene. Il behir però riesce ad afferrare Lee, che nel tentativo di colpirlo si è avvicinato troppo. Il monaco non riesce a liberarsi, nonostante i nostri tentativi di fiancheggiare il mostro. Che in tutta risposta afferra ancora più saldamente il nostro compagno e se lo inghiotte intero. Sudo freddo. Dobbiamo tirarlo fuori, SUBITO! E' Ab a intervenire in maniera pesante, scaricando un "cono di ghiaccio" bello potente sul bestione. Caspita! Il behir crolla sotto l'incantesimo, lasciando allo scoperto Drev che si prende parte dei danni. Io e Lorcan ci precipitiamo, cercando di aprire il ventre del mostro per liberare Lee, che si dimena all'interno. La pelle è spessissima, non riusciamo a squarciarla. Impieghiamo un paio di tentativi a a trapassarla e il monaco fa il resto, uscendo dalle interiora tutto ricoperto di acido e abraso. Poverino, chissà che male! Si cura, fortunatamente i suoi incantesimi funzionano. Nel frattempo Ab chiede scusa a Drevlin per averlo compreso nel raggio d'azione dell'incantesimo: nascosto dal behir non l'aveva visto. Sembra sincero. Lee si rimette in piedi, dice di stare bene e di essere in condizioni di proseguire. Forse sarebbe il caso che cambiasse gli abiti, visto che dei suoi l'acido ha risparmiato ben poco.

venerdì 18 giugno 2010

41a LA FOSSA DEL DESTINO

Discutiamo tra noi, ma è impossibile stabilire se la pietrificazione sia un effetto della magia selvaggia o se dipenda da altre cause. Nei paraggi comunque sembra non esserci nulla di pericoloso, per cui proseguiamo. Malik ci guida senza incertezze. Durante il tragitto ci imbattiamo in altri strani fenomeni: su una piccola collinetta troviamo una mucca uccisa da un'esplosione che le ha maciullato le zampe. Dopo un'attenta osservazione dei dintorni, troviamo i responsabili in alcuni funghetti maculati, che sono esplosivi, come il mio perfetto lancio del sassolino dimostra. Drev non resiste alla tentazione e raccoglie alcune spore. Che vuoi fare, disseminare i funghetti nel tuo giardino per fare compagnia ai cipressi vampiri e alle piante assassine? Così la prima sera che rientri distratto hai di che divertirti...
Durante una pausa Ab ci invita a provare la nostra magia in questa zona, per dimostrare che non c'è pericolo. Lui ci dà una dimostrazione, non so se l'effetto che vediamo è effettivamente quello dell'incantesimo che stava lanciando... Beh, io non ho problemi e l'accontento: il nostro accompagnatore mi guarda compiaciuto.
Dopo un'altra mezz'ora di cammino ho la netta impressione di aver visto la testa di una mucca scomparire all'interno di un grosso masso. Ci avviciniamo con cautela per controllare, Lorcan salta sopra la roccia e immediatamente inizia ad affondare. Oh caspita... Io e Lee gli gridiamo di liberarsi e scendere, allungando le mani per aiutarlo, ma lui non ci ascolta e resta immobile, senza alcuna reazione, a sprofondare lentamente. Grazie a Malik gli avvolgiamo delle corde attorno al corpo e poi lo tiriamo fuori di forza. Una volta sul terreno solido, Lorcan si riprende subito. Ab studia la questione molto incuriosito. Si tratta di una "fossa del destino", una trappola magica molto elaborata e potente creata da un mago esperto. Il nostro accompagnatore conosce bene questa zona ed è sicuro che fino a poco tempo fa non ci fosse niente del genere qui. Evidentemente la trappola si sposta, altro fenomeno interessantissimo da studiare! Sarà... Delimitiamo l'area pericolosa per evitare che altri ci cadano dentro e proseguiamo.
Arriviamo alla baita del pascolo, dove però non c'è traccia dei due uomini. Parte del bestiame si aggira nei pressi della stalla, in attesa di essere pastoiata e munta. Ormai il tramonto è vicino, decidiamo di fermarci e riprendere le ricerche domani. Ceniamo e poi andiamo a dormire. Al mattino, appena fa chiaro, Lorcan porta Lee a mungere le mucche. Credo che ne approfitti per divertirsi alle spalle del monaco, mentre facciamo colazione vediamo una mucca trottare via muggendo contrariata... Quando tornano, Lee si sta massaggiando un braccio e l'altro ride della grossa, sbeffeggiandolo. Ma quanta pazienza che hai, monaco...

giovedì 10 giugno 2010

40d L'IMPICCIONE

Mentre ci stiamo salutando per andare a dormire, Lorcan chiede di parlarmi. Lo faccio entrare nella mia stanza, l'innocenza ostentata sul suo volto mi insospettisce. Parte con aria giuliva: "Jamila, cosa state combinando tu e Drevlin?" No, ti prego, non ti ci mettere pure tu! -"Niente, perché? Che stiamo combinando?" -"Ma, non so, ieri sera ti ha accompagnata e poi è tornato tutto mogio... Voglio dire, se dovete combinare qualcosa, fatelo e finita lì. Insomma, va be' che siete giovani e inesperti, magari vi serve qualche consiglio..." Sogghigno sarcastica: "Vorresti darmi una dimostrazione pratica per caso?" -"Non mi permetterei mai, che dici! Solo che vi vedo così..." -"Buonanotte, Lorcan! Non c'è nulla di cui tu debba preoccuparti. Comunque sia, sono in grado di arrangiarmi da sola, grazie. E soprattutto, per favore, non tormentare Drevlin con questa storia!" -"Già fatto!" Mi massaggio la fronte con una mano. Ma non puoi pensare agli affaracci tuoi? Bisognerà trovare il modo per tenerti occupato! -"Beh, non farlo più!" Lo caccio fuori dalla stanza, lui si sta divertendo come un pazzo. Spero che Drev non pensi che sia colpa mia...
Il mattino dopo ci equipaggiamo e insieme ad Ab iniziamo le ricerche. Malik segue le tracce dei due uomini con grande sicurezza. Quando entriamo nella zona di magia selvaggia, cominciamo ad osservare qualche fenomeno strano. Uccellini che emettono scintille, alberi particolarmente contorti, cespugli luminescenti... Io non avverto nulla di diverso dal solito, Lee sembra un po' disturbato, infastidito, Ab è bello pimpante e Drev sembra tranquillo. Trama instabile e Drev tranquillo... non può essere. Lo vedo sbirciare di sottecchi la bisaccia magica che ogni tanto cambia forma. Gli afferro un polso e libero per qualche istante le mie percezioni. Dissimula alla grande, è agitatissimo e molto a disagio. Gli sussurro che fuori da qui tornerà tutto normale, di stare calmo, che comunque la mia magia funzionerà normalmente. Aspetta, deve affidarsi ai miei incantesimi... forse è questa la cosa che lo agita di più! Abbiamo avvisato Lorcan che qui la magia si comporta in maniera anomala, che a volte gli effetti non sono quelli voluti. A dimostrazione di aver capito perfettamente, lui lancia la sua oscurità; così, per sperimentare. L'effetto è triplicato e siamo tutti avvolti dal buio totale. Ci è già andata bene. Per fortuna hai solo quell'incantesimo! Lui finge di scusarsi, noi lo rimproveriamo senza metterci molto impegno e proseguiamo seguendo le tracce dei nostri uomini, finché ci imbattiamo in un cervo pietrificato. Di fronte alla nostra perplessità Ab imperturbabile chiede cosa ci sia di strano. Nulla, caro mago! Potremmo fare la stessa fine senza nemmeno sapere come, ma che vuoi che sia...

lunedì 7 giugno 2010

40c IL VILLAGGIO DI AB

Il mattino dopo trovo Drevlin puntuale all'appuntamento per ritirare i tappeti volanti. E' decisamente più riposato, anche se ha l'aria di uno la cui giornata è iniziata un po' storta. Borbotta qualcosa di imprecisato su Lorcan, poi mi mette al corrente degli ultimi dettagli sulla missione. Dobbiamo recarci in un villaggio nei pressi di una zona di magia selvaggia, dove la trama è fuori controllo. Lì qualche anno fa è stato inviato un mago con lo scopo di fondare una scuola di magia e studiare il fenomeno, per vedere se si poteva "riparare il danno". Con gli anni il signore ha deciso che in realtà la trama del posto gli piaceva così com'era, anzi, ha iniziato a sostenere che quella è la vera natura della trama e la sta studiando sempre più approfonditamente per capirne il funzionamento. Noi dovremmo incontrare questo mago, valutare la situazione, capire se esiste un potenziale pericolo per Halruaa e poi relazionare al capo. Manda noi perché sa che non siamo "rigidi" in fatto di magia e non ci limiteremo alla semplice questione formale. Pare anche che il mago sia molto interessato al mazzo delle meraviglie in nostro possesso.
Partiamo dalla torre di Drevlin, ognuno sul suo tappetino volante personale. Lorcan tenta manovre azzardate e qualche acrobazia, riuscendo a non ribaltarsi. E' incredibilmente infantile a volte... Quando non è in missione per Selune diventa indolente, sembra che conceda ogni cosa come un favore personale.
In un giorno di volo siamo a destinazione. Il villaggio dall'alto risulta piuttosto piccolo ma ben tenuto. Accanto a campi regolari e ben curati ve ne sono altri dalla forma più casuale e alcuni animali tendono a un insolito colore violetto o azzurrino. Mi stupisco quasi del mio atterraggio perfetto. Siamo accolti dal mago in persona, accompagnato da due assistenti. E' un uomo sulla sessantina, di media statura, dai capelli grigi raccolti in una lunga treccia. Ci accoglie con una stretta di mano e si presenta come Ab. Ci studia attentamente, probabilmente gli sembriamo giovani per l'incarico che ricopriamo, o forse è insolito vedere un tiefling e un'aasimar in giro assieme.
E' ora di cena, ci invita a depositare i nostri zaini nelle stanze riservate a noi per poi mangiare con lui. Mentre ci avviamo ai nostri alloggi Lorcan resta indietro. Quando ci raggiunge, dice di aver sentito la capo villaggio parlare preoccupata con Ab: pare che siano sparite delle persone, e non è la prima volta. Forse hanno intenzione di chiedere il nostro aiuto per capire cosa succede. A cena Ab si informa sulla nostra missione, se vogliamo visitare la zona di magia selvaggia e cose simili. Secondo lui la zona dove la trama è instabile non è pericolosa, rappresenta più una protezione contro il Dambrath che un effettivo rischio. Drevlin domanda se per caso siano successe cose strane di recente, così ci parlano delle persone scomparse. Capita da qualche settimana, si tratta di pastori che portano il loro bestiame a pascolare in quella valle perché il latte prende un sapore molto particolare e si vende tantissimo. Drev si fa portare un pettine con dei capelli di uno degli scomparsi, per poterlo scrutare con la sua sfera. Io vorrei che si ritirasse nella sua stanza, così potrei provare ad usare le mie percezioni sull'oggetto, ma lui si defila con l'altro mago. Ci vorrà almeno un'ora, nell'attesa visito il villaggio con uno degli apprendisti che si offre solerte di farmi da accompagnatore. Il ragazzo si profonde in mille complimenti, tenta anche qualche approccio più "fisico", ma riesco a tenerlo a bada. Intravedo Lorcan seguirci a debita distanza, intento a curiosare in giro. Né io né lui notiamo nulla di strano, a parte qualche animale dai colori bizzarri. Ci troviamo con Drevlin agli alloggi. Non è riuscito a individuare l'uomo, segno che probabilmente è morto. Mi passa il pettine. E bravo! Vedo il pastore mentre si sta pettinando, niente di più. Non resta che seguire le tracce dei due uomini all'interno della valle. Domani era prevista pioggia, ma per facilitare la nostra ricerca Ab ha lanciato un incantesimo che garantirà bel tempo. Si tratta di una magia molto complessa, il mago con la treccia è decisamente più potente di noi, cosa che preoccupa Drevlin.

venerdì 4 giugno 2010

40b MALINTESO

Presi gli ultimi accordi per domani, giorno della partenza, vado a casa dai miei genitori. Il capo si è raccomandato di non andare in giro da sola, così Drevlin, dopo aver riportato alla torre gli altri due, mi accompagna. E' stanco e tutto scombussolato, la tensione sta cedendo e lui pure. Mi chiede altri dettagli su quello che è successo, dice che si sono preoccupati molto e di aver scoperto che la mia missione non richiede la mia vita. Non richiede necessariamente la mia vita... Beh, lo sapevo anch'io. Lui mi guarda seccato: "Ma io no!" Scusa... Gli do il regalino che ho preso a Selunnara; una città volante netherese (ho presente il suo volto alla parola "netherese"!), pensavo mi tempestasse di domande, invece ignora l'argomento. Anch'io mi informo sui particolari del loro scontro e ci troviamo a casa mia senza quasi accorgerci. Mia mamma si precipita sulla porta e piange a dirotto tra le mie braccia. Mio papà cerca di darsi un contegno, ma è molto provato anche lui. Per fortuna Yerodin li aveva già avvertiti. Drev resta in disparte in maniera discreta, poi quando è chiaro che non posso lasciarli decide di tornare alla torre. Lo accompagno alla porta, ci troveremo domani a ritirare i tappeti volanti. I miei sono distrutti, come hanno potuto far credere loro una cosa simile! Lui mi fissa in maniera strana, si avvicina a me tutto serio. Che ho che non va, ora? Sembra sul punto di parlare, poi demoralizzato mi saluta e si avvia per la strada. ??? -"Ehm, Jamila... credo che volesse baciarti." Come? Ma va, a me non è parso proprio... -"Guarda, io ne sono abbastanza convinto." Ma... io... davvero? -"Sì!" Povero, non volevo mortificarlo. Io non ho molta esperienza in queste cose, però anche lui ha sempre una pessima tempistica! Ci sono i miei in preda a una crisi isterica e tutto il resto... Quand'è che riuscirò a stare un po' con lui senza tutta questa confusione intorno! Rientro in casa con un sospiro. Cominciamo a riportare ordine qua dentro. Poco dopo la partenza di Drevlin arriva un altro messo del governo a scusarsi in mille modi per il disdicevole errore. Mio padre lo prende a male parole, urlando che possono ritenersi fortunati se non richiederà un cospicuo indennizzo per i danni morali provocati dalla loro negligenza. E dai, papà, basta. Ci vuole quasi tutta la notte perché torni la calma. Mia mamma ha di nuovo una mezza crisi quando le dico che ho incontrato l'altra mia famiglia. Ha paura che l'abbandonerò per tornare da loro... Insomma, sono qui con lei perché è qui che voglio stare. Niente cancellerà tutti gli anni in cui mi ha voluto bene, aiutandomi a diventare quella che la sta abbracciando in questo momento. Finalmente riesco a convincere i miei genitori che è meglio se vanno a riposare. Non sono per niente contenti di sapere che la mattina dopo riparto in missione diplomatica. Resto per un'altra mezz'ora con Yerodin, raccomandandogli di stare attento e spiegandogli brevemente quello che non ho voluto dire ai miei per non spaventarli. Le mie parole non sembrano toccarlo più di tanto, è solo sollevato nel vedermi sana e salva vicino a lui, del resto non gli importa. Vuole sapere come mi sento, come ho vissuto l'incontro inaspettato con la mia famiglia d'origine. Sei l'unica persona che nel trambusto si sia preoccupata di questo, a parte Malik. Come farei senza il mio fratellone... Non lo so, succede sempre tutto così in fretta...