Mentre usciamo soprapensiero dal salotto incontriamo gli inviati del nord pronti a tornare a casa. Anche Meriad andrà con loro: sua sorella ormai è al settimo mese di gravidanza e lei vuole starle vicino. Raccomandiamo di ringraziare Ulrik e li salutiamo. Ulrik… A proposito… Chiedo a Drev cosa aveva scritto il paladino nella missiva destinata a lui. Il mago risponde con una smorfia: “Dice di sapere che io in qualche modo sarò la causa della tua rovina e per questo, se tengo davvero a te, dovrei lasciarti”. No, dico… Poi scocciato aggiunge: “Mi sembra un suggerimento un po’ troppo interessato, no? Un filo di parte…” Io credo che sia uno dei tanti giochetti di Shar, tutto qui.
Fiann invece resta: vuole venire a salvare il padre del suo figlioccio perché sente delle responsabilità nei confronti del piccolo Edein.
Lorcan innalza il suo coro di lamenti, dal “non ci voglio andare…” al “moriremo, senza che di noi si sappia più nulla”. A parte questo, cerchiamo di affrontare la questione razionalmente. E il quadro è veramente brutto! Immagino di che utilità potremmo essere io e Drev senza magia. Beh, forse nel mio caso non cambierebbe molto… E poi, nessuna certezza di tornare. Insomma, tra i maghi esiliati ce n’erano sicuramente di più potenti di noi, eppure nessuno è riuscito scappare. Non è rassicurante, ma non possiamo abbandonare Lee! Lorcan torna a casa, io e Drev pensiamo e ripensiamo. –“Mi spiace molto per il monaco, ma Selunnara è più importante”. È dura ammetterlo, ma Malik ha ragione. Fossi Zelman, mi terrei inchiodata qui. Il mago azzarda che forse io non dovrei andare con loro. E pretende che rimanga ad aspettarli per un tempo indeterminato senza avere nessuna notizia? Non se ne parla proprio! Lui resta col mento appoggiato a una mano, mentre con l’altra tamburella sul tavolino. –“Sai, se anche non riuscissimo a tornare, lì saresti al sicuro da Shar. Potremmo vivere tranquilli e farcene una ragione…” Lo guardo shoccata. So che in fondo non ci crede davvero, ma il fatto che lui, LUI, abbia considerato allettante trascorrere la vita in un mondo privo di magia… per me… Sei proprio cotto perso! Di slancio gli salto in braccio, facendo rovesciare la sedia e noi con lei: “No, non potremmo! Ma è incredibile che tu ci abbia anche solo pensato…” Ride mentre lo bacio, per oggi abbiamo pensato fin troppo…