sabato 30 giugno 2012

99 PUBBLICA SICUREZZA



 Il mattino dopo riusciamo a farci ricevere da Zelman. Ci accompagnano anche Lorcan e Lee, che mi chiede di passare a casa sua una volta finito il colloquio. Il capo mi saluta calorosamente, molto contento di rivedermi. Drev è ancora parecchio arrabbiato per l’accaduto e parte subito con tono accusatorio e leggermente stridulo, mentre l’altro tenta di “smontarlo” con un po’ di ironia e un atteggiamento accomodante. Il mago è suscettibile… Sostanzialmente, Zelman sapeva dell’intrusione del ranger, ma sapeva anche che non aveva intenzione di uccidere e quindi lo ha lasciato passare perché gli interessava scoprire che cosa cercava. Drev lo guarda di sbieco: “Insomma, eravate certi che non sarei morto”. –“Sìììì… Più o meno… Comunque, che ti ha chiesto? Cosa voleva da te?” Drev gli parla di Vattick, il capo è incuriosito e dice di essere stato informato di una missione di recupero da parte di quelli di Silverymoon, di cui però non sa quasi nulla. Gli passo anche la mia versione della vicenda per fornirgli un quadro più completo. Poi il discorso si sposta sul matrimonio di mio fratello, che si terrà domani. Non è che dobbiamo aspettarci altre brutte sorprese? Il capo ritiene che, vista la presenza di diversi Anziani influenti, la sicurezza è garantita. È molto difficile che venga tentato qualche atto ostile in quest’occasione, a meno che non decida di muoversi l’Alto Principe in persona… No, direi che è molto improbabile!  
 Zelman si scusa, ma purtroppo è un periodo in cui è oberato dal lavoro e si vede costretto a congedarci in breve tempo. Usciamo sulla piazza, con Drev che non è per nulla soddisfatto delle spiegazioni ricevute: “Tanto la pellaccia era la mia, perché dovevano preoccuparsi più di tanto… Spiegami come puoi lasciare uno sharita a piede libero, così!” Prima di rientrare a Selunnara passiamo a casa di Lee, perché Lara vuole salutarmi. Il piccolo Edein sta dormendo, (Com’è cresciuto!) lei mi riceve tutta contenta. Muore dalla voglia di dirmi qualcosa, è evidente, ma non colgo subito… -“Io e Lee ci sposiamo il giorno di Granraccolto e vorrei che tu mi facessi da testimone!” Uh! Davvero? Vi sposate? Sono colta alla sprovvista, non so proprio che dire. Beh, sono contenta e accetto volentieri. –“Sai avevo anche chiesto a Dr…” una gomitatina di Lee lascia la frase a metà, il monaco è lestissimo a cambiare discorso. ??? Restiamo una mezz’ora, in cui Lara mi racconta come vorrebbe organizzare il matrimonio. Mmmmh, vedo che ti sei adeguata in fretta agli standard alruani! Alla fine Lorcan mi riporta su. È un po’ imbronciato, gli chiedo il motivo. –“Aud mi ha vietato di scendere nella capitale come punizione per essermi ubriacato di fronte a Lintel. Domani parteciperemo solo alla cerimonia…” Ben ti sta! –“Però, visto quello che è successo a Drev ieri, magari mi permetterà di accompagnarlo alla fiera oggi, no? Ma sì, adesso glielo chiedo, e poi devo fare compere!” Ma davvero, chi glielo ha fatto fare a ’sta povera donna…
Drevlin torna che è già tardi. Ma non è solo: ha con sé un cucciolo di orso-segugio. Lo guardo un po’ perplessa, lui invece è molto convinto: “Hai visto che bello? Anche Lorcan ne ha preso uno, per Lintel.” Sì, per Lintel... Questa volta è andato tutto bene, deduco. Sì, ha cercato informazioni sugli scavatombe da alcuni esperti; forse esiste un artefatto in grado di controllarli, quasi certamente c’è un lich che continua a crearli, ma non si sa bene per quale motivo. È riuscito anche a recuperare un elenco di maghi netheresi “sopravvissuti”, molti dei quali sono lich e qualcuno nemmeno troppo ben conservato. Riconosco 2 o 3 nomi, anche se non so molto su di loro.
Ora è meglio se vado a dormire, domani è il gran giorno di Yerodin e vorrei scendere da lui di buon ora. Avrà bisogno di sostegno per resistere a mamma e papà!

martedì 26 giugno 2012

98b AGGUATO ALLA FIERA



 Torno a Selunnara un po’ più sollevata, anche se non sono comunque tranquilla. Mi avvio verso casa mentre Malik riporta il medaglione a Rubiard. Non è vero che il destino di Vattick riguarda solo lui… Se viene “annullato”, se è costretto a vivere prigioniero, è come darla vinta a Shar e dimostrare che ha ragione. Ci sta provando anche con me: farmi terra bruciata intorno per dimostrarmi che lontano da lei non c’è che il fallimento. La maledizione, l’accanirsi sulle persone che mi stanno vicino, servono sostanzialmente a questo. Vuole vincere umiliandoci. Chi le volta le spalle non deve avere possibilità di riscatto: l’unica scelta deve essere servirla. Che senso avrebbe il coraggio di Vattick se poi di fronte a sé trova solo il niente… Espiare? Non così. Ha già la consapevolezza di ciò che ha fatto… Sarebbe come spingerlo di nuovo da Shar; lei lo rivorrebbe, un’arma ancora più affilata dall’odio e dal rancore per il nostro mondo. Oppure morto.
No, non andrà così! La dea oscura vedrà che il bene è più forte, perché sa germogliare anche in mezzo alle sue rovine e non lotta solo per se stesso. E Vattick è capace di amare…
E io devo dire a Drev che ho chiesto di proteggerlo.
Ma anche no…
Sì, devo dirglielo. E lui si arrabbierà perché sarà geloso, e io avrò ancora più paura di sfiorarlo… 
 Vengo bruscamente riscossa dai miei pensieri dalla pietra comunicante nella mia tasca. È Yerodin che conferma il via libera per l’invito della mia famiglia selunnarita al suo matrimonio. Ormai sono sulla soglia di casa, tanto vale dirlo subito ai miei così c’è il tempo di organizzarsi per bene. Alla mia proposta sono entusiasti, più di quanto mi aspettassi. Voglio dire, prevedevo che Mayuri cominciasse a saltellare di qua e di là, come di fatto sta avvenendo, ma pensavo che i miei tentennassero un po’. Forse è il caso di tenere un discorsetto sulle indispensabili “norme di sicurezza” da seguire nell’occasione… NON bisogna dare nell’occhio, cercheremo un padiglione un po’ appartato e riparato dal sole, bisogna assolutamente prevedere delle protezioni contro individuazioni e altre amenità del genere. Soprattutto Mayuri deve contenere la sua curiosità e la voglia di fare domande! Si spegne all’istante. Non pensavo di avere questo potere su di lei… Cerchiamo di discutere tutto nei dettagli, finché veniamo interrotti dal ritorno di Drev.
 E il gelo cala immediato. È nero, nerissimo, e soprattutto ha gli abiti sporchi di sangue. Che diavolo… Mi alzo allarmata, lui minimizza e svicola di fronte ai miei e trova una scusa per portarmi via e parlare in privato. Ma si può sapere che è successo? –“Lo vorrei sapere anch’io! Ma Zelman mi sente, ca**o! Mi hanno teso un agguato nel bel mezzo della fiera dei mostri, senza che nessuno muovesse un dito! Ma dove stanno i segugi magici quando servono?! Una Tenebra con un cagnaccio al seguito mi ha steso con un dardo soporifero” Il ranger di mio marito, il nostro capo della sicurezza! E perché? Perché voleva interrogarlo: gli ha puntato un coltello alla gola – ed evidentemente ha premuto un po’ troppo… - e gli ha chiesto se la sparizione di Vattick era colpa nostra, se lui c’entrava qualcosa. Gli ha fatto intendere che avrebbe capito se avesse mentito. Drev ovviamente è caduto dalle nuvole… e ora mi guarda con aria accusatoria. Non ho avuto il tempo materiale di dirtelo… -“Mi ha chiesto se sapevo dov’era il principe, mi ha rivolto delle minacce - e ce n’erano anche per te - e mi ha lasciato andare. Si è dileguato indisturbato!” Mi passo una mano sulla fronte, pensierosa. Lui mi guarda con una smorfia ironica: “Ma che razza di considerazione aveva per te ’sto pazzo? Ti ha dato della pu**anella”…” –“Mh? No, con lui non ci sono mai stati problemi. Di sicuro riportava il pensiero di Mattick, figurati… e poi sarà arrabbiato, era molto legato a mio marito” E dal suo punto di vista, la fedifraga sarei io…
 Gli occhi di Drev si fanno serissimi: “Tu non sai niente di questa storia?” Sospiro, gli spiego che tramite divinazioni ho individuato Vattick e che in mattinata ho parlato con Loryn. Non riesco a capire come la prenda: qualunque cosa provi, non traspare nulla. È la cosa giusta, lo capisci anche tu. Resta in silenzio per qualche minuto, poi piccato esclama che domani andrà da Zelman per farsi spiegare coma mai una Tenebra possa passeggiare libera e bella nel posto più affollato e “controllato” della capitale! In effetti... Voglio accompagnarlo, così discuteremo anche sulle misure di sicurezza per il matrimonio di mio fratello. Visto il precedente… -“Appunto! Direi che è una saggia idea!” 

sabato 23 giugno 2012

POVERA ILLUSA...

Mi ero ritagliata una bella settimana in cui dal lavoro non potevano chiamarmi nemmeno se si fosse verificata l'invasione delle cavallette (a dir la verità abbiamo i nostri problemi con le mosche, ma tant'è); avevo dichiarato a famigliari, parenti e al resto del mondo che per questa settimana non mi dovevano minimamente considerare perché avrei scollegato il cervello e resettato, e stranamente tutti avevano accettato senza opporre grande resistenza (l'unica che ci ha provato è stata mia mamma, ma alla fine si era rassegnata); avevo anche messo in conto che rilassandomi avrei quasi certamente dovuto pagar dazio con un po' di mal di testa, ma al massimo mi sarei sparata ore e ore di sonno...

Poi in un angolino recondito della mia mente ho sentito un rumorino di dadi rotolanti. Ups, ma che potrebbe mai accadere?! 

I figli ammalati in stereofonia.

No, proprio non si può spegnere il cervello. Vietato uscire dal loro campo visivo per più di 20'', se no piovono dei "maaammaaaaaa..." che fan scappare pure il gatto.  
Guarda caso, nella settimana in cui 4 pediatre su 4 non sono reperibili (deduco che siano tutte a uno stesso convegno, se no non si spiega...) e non è così semplice capire perché i pargoli abbiano la febbre, e poi, siccome a loro piace essere originali, non è che si pigliano lo stesso malanno: ognuno ha rigorosamente il suo.
Alla fine li ho portati dal mio dottore. Siccome so come va a finire in questi casi, azzardo: "Quanto sono contagiosi?"
-"Ma no, è molto improbabile che le pigli pure tu, da adulta poi..."

In un altro angolino della mia mente ho sentito di nuovo il rumore di dadi rotolanti. Spero vivamente che Jamila in quel momento stesse guardando altrove!


martedì 19 giugno 2012

98a PROSPETTIVE


Drev riporta Yerodin a casa e il mattino successivo mi chiede di nuovo se voglio scendere alla fiera dei mostri. Conosce già la mia risposta, come io so già che ci tornerà da solo. Vorrebbe liberarsi dell'arbusto vampiro che ancora pascola per il giardino della torre: vuoi che nella concentrazione delle persone più folli del Faerun non ci sia qualcuno interessato a una pianticella del genere? In effetti... Questa volta però, il mago mi avvisa preventivamente che si premurerà di stare ben alla larga dallo stand di mio padre e che ovviamente negherà di essere mai stato alla fiera oggi se dovesse chiedere di lui. Beh, hai la mia benedizione per questa eventuale bugia...
Quando lui se ne va, la mia mente torna di nuovo a fissarsi su Vattick. Sono preoccupata, molto preoccupata, che gli shariti mettano le mani su di lui prima che possa essere al sicuro. Senza magia, per quante precauzioni possa aver preso, per loro sarà un bersaglio troppo facile… Il problema è: dove potrebbe essere al sicuro? Perché chiunque riconosca chi sia, non sarà certo ben disposto ad aiutarlo… Silverymoon! Se io facessi da garante, loro potrebbero offrirgli protezione… Ma dove sarà Vattick adesso? Qui non posso usare la mia magia, e poi lui si sarà schermato. Credo di avere maggiori possibilità usando le mie percezioni, forse mi conviene scendere in città e provare da lì, per poi eventualmente parlamentare con Loryn. Mi reco da Rubiard per farmi prestare un medaglione del teletrasporto, durante il tragitto però continuo a rimuginare e sono sempre più inquieta. Cosa gli chiederanno in cambio? Già compiere un passo del genere, rinnegare il proprio passato è un scelta sofferta e dolorosa, ma da qui a “collaborare col nemico”… Malik interrompe il filo dei miei pensieri: Ascolta, non sei certo tu che devi farti carico di questo! Ha preso la sua decisione, penso consapevolmente, e quindi sarà pronto a pagarne le conseguenze! Riguarda solo lui!” Non riesco a liquidare la faccenda così in fretta, la questione è che se ne è andato da Shade anche a causa mia. Soprattutto a causa mia. –“Non l’hai costretto tu, Jamila!” Lo so benissimo! Però lui… insomma… È complicato, Malik! Era un mago molto più potente di me, abituato ad occupare una posizione importante, a contare sulle proprie capacità magiche e sulle proprie risorse, e qui si ritroverà inerme. Inerme, come me quando sono arrivata a Selunnara convinta che mi aveste rapita! Tu non hai idea di come mi sia sentita, visto che il legame era interrotto… È stata una sensazione tremenda essere incapace persino di difendermi, di farmi rispettare. Che futuro può avere privato della sua magia? Allora mi chiedo: perché dovrebbe accettare l’offerta di Silverymoon? Per essere prigioniero in una gabbia dorata che non potrà mai lasciare se non vuole morire? Tu lo vorresti? –“Saranno valutazioni sue! Non credi che ci abbia pensato? E poi se vuole può rimboccarsi le maniche e ricominciare da capo, ristudiarsi le arti arcane partendo dagli incantesimi più semplici per tornare a farsi valere. Un po’ di fatica per rimediare ai propri errori non fa male…” E chi ti dice che possa farlo? Non è un problema di studio: è una Tenebra e non è in grado di usare la trama comune. Ho paura che non abbia prospettive, e allora sarebbe stato tutto inutile… -“Tutto cosa?”
Il nostro confronto viene sospeso di fronte a Rubiard che mi passa il medaglione senza chiedermi nulla; probabilmente è bastata l’espressione del mio viso per suggerirgli di non fare domande.
Scendo in città, in tasca ho ancora l’anello che mi ha regalato Vattick; focalizzo su quello e provo a cercarlo. Mi ci vuole qualche minuto, ma alla fine la visione arriva abbastanza nitida. Sta camminando incappucciato in un paesaggio che ha qualcosa di famigliare… Cerco di fare attenzione ai particolari, ai dettagli, ignorando una lieve e destabilizzante sensazione di disperazione proveniente dall’oggetto. Alla fine ci riesco, riconosco il posto: si tratta di una zona boschiva non molto a nord di Silverymoon. È vicino, siamo ancora in tempo! Mi precipito da Loryn, che per fortuna è in città e mi riceve in breve tempo. Le spiego la situazione, lei sembra subito molto interessata: un’eventuale collaborazione di un principe di Shade sarebbe davvero preziosa. Le faccio presente che io non so cosa voglia fare Vattick, dovranno contattarlo e valutare la situazione con lui. Però, se accetterà di venire qui, vorrei potergli parlare, ma non lo vedrò finché non avrò avuto il beneplacito da parte loro. Loryn mi ringrazia e dice che si occuperà personalmente della cosa. 

mercoledì 13 giugno 2012

IRONIA DELLA MASTER...


 -"Ma questi mercanti (PNG) dovevano essere carne da macello e invece si sono rivelati degli eroi!"
L'esclamazione della master crea sconcerto.
Eroi? Ne vogliamo parlare???
A parte il fatto che il round immediatamente successivo a quest'affermazione uno dei mercanti è stato ucciso e un altro gravemente ferito - perché si sa che quando Tenar le chiama arrivano sempre -, vorrei soffermarmi sulla situazione:  un gruppo di una decina di orchi attacca la nostra "carovana". Quelli che affrontano i PNG si producono in tiri per colpire davvero pregevoli, stile Jamila dei tempi d'oro (nessun numero sopra il 4...).
Invece, il primo che si lancia su un PG fa critico, confermato, e lo abbatte con un colpo; quello che attacca  Kim non viene sbilanciato e minaccia un altro critico; quello sull'altro guerriero colpisce e fa il massimo dei danni...
Gli unici a uscirne indenni sono il PG del Nik (che in quanto marito della master è parzialmente immune all'aura dei suoi dadi) e la maga, che si è prudentemente tenuta alla larga dallo scontro fisico.
Adesso, invertiamo gli orchi e vediamo chi fa l'eroe? Col vantaggio che col contrattacco Kim almeno fa male...

P.S: il capo della carovana è un mago. 
Rosso. 
Del Thay. 
Peccato che le conoscenze dei nostri personaggi si limitino a "mago".

   

mercoledì 6 giugno 2012

97b PREPARATIVI DI MATRIMONIO



Verso sera Drev viene a trovarmi. Mi dice che è riuscito a comunicare con Lee e che lui e Lara vorrebbero che noi scendessimo per la fiera dei mostri. Per la verità io non sono per niente convinta, c’è ancora la questione della maledizione e poi non me la sento di infilarmi in mezzo a tutta quella folla. Lui è un po’ deluso, so che la fiera gli piace molto, però può comunque andarci senza di me. In realtà, mi piacerebbe portare la mia famiglia selunnarita al matrimonio di Yerodin, che si terrà tra pochissimi giorni. Sarebbe una buona occasione per farla incontrare con i miei genitori, in un momento di festa e che non li costringerebbe a stare a stretto contatto tutto il tempo. Mayuri avrebbe un assaggio della vita da noi… Anche Drev trova che sia una buona idea, ma naturalmente serve il permesso di Yerodin. Non vorrei che i miei genitori la prendessero male… Ho davvero tanta voglia di rivedere mio fratello, di sentirmi al sicuro tra le sue braccia. Il mago si offre di andare a prenderlo e portarmelo qui. Gli stampo un bacio sulla guancia, grata del suo aiuto. Anche perché forse non ha ben realizzato che mio padre avrà uno stand suo dedicato a Landis…
 In effetti Drev ci mette parecchio a tornare. Alla fine compare con Yerodin, che sembra molto stanco e con l’evidente segno di un morso su un braccio. A giudicare dalle dimensioni, un mastodonte… Anche Drev ha l’aria sconvolta: “Jay, ma che razza di stand ha messo in piedi tuo padre?! Tenere a bada tutti quei bestioni è un’impresa! Sono stato precettato al volo al posto tuo!” Mi viene da ridere, ce lo vedo il povero Drev alle prese con i mastodonti e mio padre… Lo ringrazio mentre Yerodin si guarda intorno stupito, il posto lo meraviglia. Poi si decide ad abbracciarmi: “Accidenti, da quanto non ti vedo! Cominciavo a temere che non tornassi in tempo dalla tua missione per il matrimonio! Mamma stava già brontolando…” Missione… del resto, non potevano certo dirvi la verità… Drev ci lascia la sua stanza per parlare in privato. Mi informo su come vanno le cose, se i preparativi per il grande giorno procedono bene, su come si sente… Mi dice rassegnato che ha dovuto impegnarsi allo spasimo per contenere la voglia di “fare in grande”, supportata dalla grande disponibilità di denaro, di papà, che peraltro sa essere molto truzzo all’occorrenza. Povero Yerodin! Poi però è il mio turno, e non posso mentirgli. Ho bisogno di parlarne con qualcuno… Gli spiego che in realtà non sono stata in missione, ma ero prigioniera tra gli shariti e che sono stata liberata da poco. Lui sbianca, è scioccato, ma si riprende quando gli spiego che non sono stata torturata e che non mi hanno fatto del male. Hanno tentato di farmi il lavaggio del cervello, senza riuscirci; ma mi serve tempo per superare quell’esperienza, e l’aiuto delle persone che mi sono vicine. Lui mi tiene stretta, come se fossimo tornati indietro di un paio d’anni, prima che la mia vita venisse stravolta… Mi è mancato, moltissimo. Gli dico che vorrei portare la mia famiglia selunnarita al suo matrimonio, se lui e i nostri genitori vogliono. Lui è contento, non fa nessun problema. Anche se qualche altro problema ci sarebbe… gli parlo della maledizione, per cui bisognerà tenere “a distanza” il parentado. Mi fissa perplesso. -“Tranquillo, qui non funziona, perché Shar non può nulla in questo posto…” –“E allora vieni qui!” Mi bacia sulla fronte e mi strapazza un po’ prima di lasciarmi. Parlerà con mamma e papà e vedremo di tenerci in contatto per questi tre giorni con le pietre comunicanti di Lee. Se ce le presta… Drev si occuperà della questione quando lo riaccompagna.