lunedì 27 febbraio 2012

91b COLMARE LE LACUNE


Il racconto di Lorcan è stato scritto dall'inimitabile Bardoscuro! 

Aud è sulla soglia di casa e mi saluta con un gran sorriso. Ormai la pancia comincia a notarsi, la stringo con cautela chiedendole come sta. È bello incontrarti di nuovo. Al suono delle nostre voci Lorcan si precipita fuori tenendo Lintel, con cui evidentemente stava giocando, sottosopra. – “Jamila! – molla il bimbo e viene subito ad abbracciarmi   Allora stai bene!” Più o meno… -“Non mi sembra vero che tu sia di nuovo qui!” Sua moglie mi dice che scalpita per vedermi da quando è tornato da Silverymoon, poche ore fa. –“Cosa facevi a Silverymoon?” Lui mi guarda con un certo orgoglio: “Beh, sai, stavo passando loro le informazioni su Shade e le piantine che mi sono disegnato… Non è mica da tutti tornare indietro da lì!” Soffoco sul nascere il ricordo di Fine della Terra, e anche il volto di Vattick… -“Sì, mi hanno detto che sei stato il protagonista della missione per il mio salvataggio e che devo ringraziarti. Malik però non mi ha raccontato molto di come siate riusciti a portarmi via, forse è il caso di colmare questa lacuna” Lui accetta di buon grado. Mi sa che non aspettavi altro, eh? Aud ci fa accomodare in casa e va a preparare una tisana calda, il mio micione gioca con Lintel. Drev si siede di fianco a me mentre Lorcan si accomoda su una poltroncina dall’altro lato del tavolino. Sembra un po’ indeciso, gli do io l’attacco.
 -“Io ricordo distintamente gli attimi prima di finire nel muro prismatico. In effetti i pensieri di quegli ultimi istanti è come se fossero marchiati a fuoco nella mia mente. So che lì ci sono alcune delle questioni più importanti che dovrò affrontare per riappropriarmi della mia vita. Poi mi sono risvegliata a Shade... e mi ricordo di quanto ho incontrato per la prima volta al mercato degli schiavi la ragazza che mi ha teletrasportata via, quindi deduco che anche tu sia arrivato con lei…”
Lui tiene lo sguardo sulle sue mani, poi si decide a parlare.
 –“Quando mi sei sfuggita dalle mani…quando sei passata attraverso il muro…” Gli trema leggermente la voce nel ricordare quel momento, anche ora che è tutto passato e che sono di nuovo in carne e ossa di fronte a lui. “È stato come se il cuore ci si fermasse. Non potevamo accettarlo, capisci? Quando siamo riusciti a uccidere quel maledetto abbiamo aspettato che il muro si dissolvesse, per recuperare… il tuo corpo.”
 Sembra imbarazzato nel parlare di me come morta, forse perché sa che il rischio corso è stato grande, e che in fondo sono stata fortunata…
  “Quando non abbiamo trovato il cadavere, comunque, abbiamo capito che ti avevano rapito. Era ancora peggio, insomma. Ed era chiaro per tutti che l’unica cosa che contava davvero, a quel punto, era riportarti indietro.” Sospira. “Ho ricordi confusi di quello che è successo dopo. Ero sotto choc, eravamo tutti sconvolti, immagino, e c’erano tutti quei morti a Fine della Terra e tutta quella distruzione… Siamo tornati in superficie, in qualche modo, e siamo andati da Zelman. Forse ciò che è accaduto nei giorni seguenti te lo potrà raccontare meglio Drev, io…mi stavo disintossicando.” Fa una pausa e mi guarda di sottecchi, quasi intimidito, o forse ancora imbarazzato da quel suo tragico errore, che non sa come affrontare. “So che Lee, Drevlin e Zelman, naturalmente, hanno contattato tutti i possibili alleati disposti ad aiutarci nel tentativo di riportarti a casa. Sapevamo che eri viva ed eri a Shade, Drevlin ti aveva sognata con una Tenebra… Alla fine ci siamo trasferiti tutti a Silverymoon, era il posto più adatto a muoversi e anche il più protetto. Zelman ha trovato una sua parente, sai, una draga come lui…quella che ti ha riportata qui. Lei era disposta ad aiutarci a riportarti indietro. E abbiamo contattato anche Vladimir, ma alla fine Drevlin ha finito per litigarci e sfidarlo ad un duello magico… Non era colpa sua, avremmo dovuto tenerlo un po’ a bada, perché sapevamo che in quei giorni era fuori di sé, ma lo sai com’è, quando si mette una cosa in testa non c’è granché che si possa fare o dire. Si sono scontrati e non so esattamente come, ma penso di aver capito che Drevlin ha fatto apposta qualcosa per far scoprire a Vladimir che ha anche poteri da stregone…e tutte quelle faccende simili che io non capisco e per cui voi vi ammazzate a vicenda.” Lorcan sputa le ultime parole in tono massimamente annoiato e disinteressato; palesemente quella parte della storia non lo riguarda e di conseguenza non ha per lui la minima importanza.

domenica 19 febbraio 2012

GLI ARTIGLI DEL FALCO

Ieri sera è stata ufficialmente varata la nuova campagna.
Più che altro un rodaggio dei personaggi appena creati e ancora in via di definizione (al mio manca il nome...). Fa un certo effetto non giocare più Jamila dopo tanto tempo, ma devo dire che il nuovo gruppo ha delle ENORMI potenzialità ed è assolutamente folle! C'è anche una new entry tra i giocatori, che si è calata alla grandissima nella parte. 
L'inizio è avvolto nel mistero, anzi: in più inquietanti misteri.
Sì, si prospettano delle interessanti sessioni di gdr!
Il nome che la master (sempre la stessa) ha scelto per la nuova avventura è Gli artigli del falco.
Spero di potervi raccontare anche questa vita alternativa.

venerdì 17 febbraio 2012

91a RICOMINCIARE


   I miei sogni sono agitati, contorti, ma avverto la calma di Malik e la carezza leggera di Selune che attenuano il mio senso di colpa, cullando il mio riposo.
Quando mi sveglio mi sento un po’ meglio. Non che i pensieri di ieri e i ricordi siano sbiaditi o pesino meno, ma adesso avverto la sensazione di essere tornata “a casa”, dalle persone che mi vogliono bene… molte delle quali non ho ancora salutato e che saranno in pensiero…
Rubiard procura la colazione per me e Malik; mentre mangio mi informo su come siano riusciti nel mio salvataggio. Il micio riassume il tutto a grandi linee, spiegandomi che si è infiltrato come schiavo insieme a Lorcan e Loryn, la cugina di Zelman, la ragazza che mi ha portata via. Non vuole scendere nei particolari per non togliere a Lorcan la soddisfazione, visto che il bardo è tutto orgoglioso delle sue gesta leggendarie. Sì, immagino! Ho presente la sua esaltazione della “fase eroica”. Però… a pensarci bene… Come faceva Shar a sapere esattamente dove fossimo, con la copertura magica che avevamo… Mi ricordo l’espressione di Lorcan a Fine della Terra, quando gli ho fatto riprendere coscienza con la pozione; quella frase… “Shar mi ha detto che moriremo tutti qui…” Perché a te? Come ha fatto a cont… la droga! Stava lottando con l’astinenza… La paura di Drev per quello che avrebbe potuto fare per una dose… C***o! Sono stata rapita perché lui mi ha venduta?! Abbiamo condannato Fine della Terra per una sua debolezza? Anche Vattick aveva fatto un paio di battute in merito, che allora ovviamente non avevo colto… Mi massaggio le tempie sconfortata. Ma perché si incaglia in queste c***ate colossali! Malik è perplesso, non aveva capito: “In effetti questo spiegherebbe l’eroismo successivo… Però, davvero, a Shade gran parte del merito è stato suo, ha rischiato la vita più volte…” Devo digerire anche questa. In fondo se sono sopravvissuta in diverse occasioni è solo grazie a lui, però mi fa imbestialire quando combina queste cose!
Alla fine mi decido a uscire, anche se sono nervosa. Non sono preparata ad affrontare questo ritorno, non ho idea di come reagirò, né di cosa aspettarmi dagli altri… Drev è nei paraggi, viene subito da me e ci salutiamo con un bacio. Sono un po’ rigida, lo so, ma non posso farci niente… Sono contenta che qui le mie percezioni non funzionino, chissà cosa “vedrei” di te in questo momento… Credo che anche lui sia un pochino imbarazzato, i suoi occhi segnati e stanchi lasciano intendere quanto brutti devono essere stati gli ultimi mesi. Mi ritrovo senza parole, senza sapere da che parte cominciare o come rompere il ghiaccio. È lui a salvare la situazione: “Eliana vorrebbe vederti. E penso che anche Lorcan ormai sia tornato da Silverymoon”. Gli chiedo di accompagnarmi; durante il tragitto ci limitiamo a poche parole, ma la sua mano stringe la mia e la accarezza, senza lasciarla un istante. Eliana non riesce a trattenere le lacrime mentre mi abbraccia. Chissà quanto è stata angosciata nel sapermi a Shade… Mia mamma neanche immagina quello che mi è successo, e lei invece patisce tutto, fino all’ultima goccia. Però non ha mai preteso di avere voce nelle mie decisioni, si accontenta delle briciole di tempo che le vengono concesse senza lamentarsi mai. La ammiro per la forza che dimostra, per il suo sostegno silenzioso. Si rasserena vedendo che sto relativamente bene, a quanto pare prima che mi liberassero dal controllo di Shar con il “desiderio” stavo così male che ho rischiato di morire. Non mi trattengo molto perché voglio passare anche da Aud e Lorcan, ma le prometto che questa sera starò con lei e il resto della famiglia. 

martedì 7 febbraio 2012

90 CONSAPEVOLEZZA

 Mi risveglio in una stanza silenziosa e in penombra. Mi sento come se fossi stata calpestata da un mastodonte, ma la mia mente è sorprendentemente sgombra e i miei pensieri chiari e lucidi. Mi guardo intorno, tra le persone di fianco a me distinguo Rubiard. Sono a Selunnara. Ma perché? Mi stanno fissando tutti… Vengo investita dalla preoccupazione di Malik, dal suo sollievo nel vedermi riaprire gli occhi, e vedo Drev col viso contratto dall’ansia… e lentamente tutto torna a galla; prima per poche immagini sparse, poi in maniera sempre più convulsa e disordinata, ma nitida. Il muro prismatico, Shade, Vattick, i riti blasfemi in onore di Shar… Oh cielo, cos’ho fatto! Ricaccio indietro l’orrore e il disgusto mentre mi rimetto in piedi, invito Malik a saltarmi in braccio e lo stringo come fosse un’ancora di salvezza in mezzo al caos che mi sta per sopraffare. Drev muove un passo verso di me e io lo abbraccio, mi cullo per qualche attimo in quella sensazione famigliare, mentre sento la sua tensione sciogliersi. Ma devo fare i conti con tutto ciò che sta affiorando alla mia memoria, le due parti di me che hanno vissuto separatamente per questi mesi devono tornare a sovrapporsi e riconoscersi. E non sarà semplice. Prendo il viso del mago tra le mani: “Sto bene, ora è tutto a posto, ma ho bisogno di stare un po’ di tempo da sola, per metabolizzare quello che è successo e rimettere ordine” Lui annuisce, mi bacia la fronte e lascia la stanza insieme agli altri, Malik si accoda indeciso. Mi sei mancato così tanto, micio... Tu puoi restare; anzi, ti sono grata se rimani con me. Lui torna indietro, si lascia accarezzare facendo le fusa: Non sai che paura ho avuto… Temevo che ti uccidessero, poi quando ti ho visto a Shade sono rimasto sconvolto”  –“Allora eri proprio tu…” Di nuovo si impongono prepotenti i ricordi dei riti shariti, delle mie preghiere rivolte con fervore alla dea oscura, di quello che ho accettato nel suo nome... Mi si ritorce lo stomaco. Come ho potuto! Per quanto possa avermi “controllato”, come ho potuto! È impossibile non rendersi conto della follia che governa Shade, cosa mi ha reso cieca al male… Malik cerca di calmarmi, mi spiega che anche questa volta Shar ha tentato di dominarmi attraverso un artefatto e che loro hanno dovuto ricorrere a un incantesimo di “desiderio” per neutralizzarlo. Sono ossessionata dalla devozione blasfema a cui mi sono piegata, finché vomito il mio rifiuto e il mio disagio al ricordo del tocco e della presenza irridente della dea oscura. Non so per quanto tempo resto intrappolata in questi pensieri e nel senso di colpa, se non impazzisco è solo grazie alla vicinanza del mio famiglio. Non riesco a trovare le parole per uscire da questo tunnel, allora mi affido alle lacrime e lascio che siano loro a sciogliere questo grumo denso in un lungo pianto liberatorio. Chiedo a Selune di perdonarmi, Malik mi consola dicendo che mi era stato fatto il lavaggio del cervello e che non avevo molta scelta… C’è sempre una scelta…
Vattick!
  È lui l’altra questione cruciale, le sue emozioni si impongono prepotenti alla mia consapevolezza. È stato l’artefice del mio rapimento, della mia schiavitù… Eppure se non fosse per questa sua decisione sarei morta a Fine della Terra. Il che non la giustifica comunque… neanche il fatto che mi ami la giustifica… però mi ama, lo so. E io sono stata felice di essere sua moglie!
  Perché pensavo fosse Drev. È così: hanno lasciato intatti i miei sentimenti sostituendo Vattick al mago. Ma come ho potuto non accorgermi…
  Perché anche lui mi amava, perché quel senso di colpa in sottofondo c’era anche in Drev, perché all’inizio stavo male e passavo quasi tutto il tempo con lui, il resto veniva eclissato e non mi sono resa ben conto di quanto avveniva intorno. Ora che ricordo tutto però, loro due non si sovrappongono più, o almeno non del tutto… Ho ancora bisogno di tempo per riuscire a distinguerli chiaramente. Quello che so, è che Vattick non è più lo stesso uomo che mi ha resa schiava: ha imparato a guardare con i suoi occhi e Shade gli sta stretta. Non è come loro, non lo è mai stato; non ha mai avuto modo di dimostrarlo perché quella era l’unica legge che ha conosciuto. Sono arrabbiata, offesa, per quello che mi ha fatto, ma non riesco ad odiarlo. Nessuna delle sue carezze è mai stata falsa, non avrebbe permesso che mi venisse fatto del male. –“Tranne quello che ti ha fatto lui…” Sì. Ma… -“Ma niente! Se non fossimo riusciti a portarti via chissà come sarebbe andata a finire!” Ora però sarà sconvolto… -“Giusto! E non è un problema tuo”.
  D’accordo, ho urgenze più immediate. Devo tornare in me, devo rimettere assieme tutti i pezzi e confrontarmi con ciò che ne esce. E con Drev… L’avrà presa malissimo. –“Avanti, Jamila, Drev sa quello che ti hanno fatto...” Per quanto razionalmente possa capire che non ero in me, la gelosia è difficile da soffocare. Ha passato… - quanto, quasi tre mesi? - sapendo che ero prigioniera tra gli shariti come mogliettina devota di uno di loro… credi che questo non abbia lasciato tracce profonde in lui? Che le sue emozioni non si siano aggrovigliate intorno a questo?
  .-”Stai correndo troppo, non puoi pensare di risolvere tutto adesso. Un passo per volta, affronterai ogni cosa man mano che si presenta. Ora devi rimetterti in sesto, devi ritrovare il tuo equilibrio, e poi vedrai che tutto si sistemerà.” Hai ragione. Non sai come mi sono sentita sola senza di te...
  Lentamente riesco a rilassarmi un po’, mentre accarezzo Malik che veglia su di me. –“Ma come siete riusciti a liberarmi…” –“C’è tempo per i racconti, e vedrai che Lorcan sarà ben felice di fornirti ogni dettaglio. Ora però è meglio se riposi un po’” Continuo a essere bombardata dalle immagini e dai ricordi di Shade, che pian piano si fanno più incoerenti, finché la stanchezza mi porta a scivolare nel sonno.