giovedì 31 maggio 2012

97a SCIOGLIERE I DUBBI


  
 Una volta a Selunnara non è più necessario mantenere le distanze da Drev, visto che le mie percezioni sono bloccate. Sono sollevata, la mia mente è persa dietro a così tanti pensieri che non riuscirei comunque ad affrontare anche questo. Mi ci vuole tempo… Il mago non fa pressione, è rispettoso dei miei spazi e dei miei silenzi, pur essendo un po’ malinconico. Credo che sia preoccupato per come sto, forse è preoccupato per “noi”.
 Io sono tormentata dalle riflessioni emerse così nitide prima che finissi nel muro prismatico. Vale davvero la pena continuare nella nostra missione? Sto facendo la cosa giusta? Che ne sarà di queste persone una volta catapultate nel nostro mondo?
 L’unica persona che può aiutarmi adesso a dirimere le mie perplessità è Aud: sta affrontando l’immane compito di prepararli a ciò che li aspetta, li conosce meglio di chiunque di noi…
 Decido di parlarle in privata sede appena troviamo un momento libero da incombenze. Mi sembra sorpresa dalla mia richiesta, probabilmente pensa che c’entri Lorcan e per questo la mia faccia corrucciata la allarma. Mi ci vuole tempo a trovare le parole, alla fine riesco a formulare concetti sufficientemente coerenti sull’effettiva opportunità di riportare Selunnara nel Faerun. All’inizio la chierica è stupita, la sua risposta però è quasi immediata, addolcita da un sorriso. Qui tutti si aspettano di tornare nel nostro piano; e sì, qualcuno perderà se stesso per la corruzione del male… ma del resto che merito si ha a operare il bene dove non c’è un’effettiva possibilità di scelta? È il libero arbitrio che ci rende responsabili. E poi, ormai le risorse disponibili su Selunnara stanno per esaurirsi ed è anche per questo che è indispensabile riaprire il portale.
 Le sue parole mi convincono che non sto sbagliando, sono rassicuranti. Quando me ne vado mi sento più leggera, rinfrancata. Vuol dire che fino ad ora non ho lottato per niente. Almeno ho affrontato uno dei dubbi che più mi angosciavano, sono stata brava. Ora però è il momento di passare al successivo…
 Mi reco da Rubiard e gli spiego che ho bisogno di interpellare “i piani superiori” per avere risposte su alcune questioni. Mi porta da un chierico di alto livello, tramite il quale posso porgere le mie domande. Così vengo a sapere che il principe scomparso è proprio Vattick, che è vivo anche se non sta molto bene, che se ne è andato di sua spontanea volontà e che mi sta cercando. Non si trova ad Halruaa e non vuole riportarmi a Shade. Scopro anche che la maledizione di Shar è ancora attiva e che non c’è modo di togliere la corruzione dalle chiavi per aprire il portale.
 Lo sapevo che non sarebbe rimasto lì a guardare impotente cosa gli succedeva intorno. Avevo paura che suo fratello lo bloccasse in qualche modo, invece non ci è riuscito. Sono contenta che se ne sia andato, anche se temo la vendetta di Shar nei suoi confronti. Perché non appena si accorgerà di cosa è successo, la dea oscura gli negherà l’accesso alla trama d’ombra e lo renderà innocuo. Come me quando sono stata riportata a Selunnara… Io non posso essere esclusa dalla sua magia, perché la mia capacità è indipendente dalla volontà di Shar; ma con lui è diverso, perché è stata lei a concedergliene l’uso. Spero che Vattick si metta in salvo prima che qualche sicario lo raggiunga, devo riuscire a intercettarlo prima che sia troppo tardi.

domenica 27 maggio 2012

96b IL PRINCIPE SCOMPARSO



 Riesco a raggiungere Loryn e a ringraziarla, anche se possiamo scambiarci solo poche frasi perché in molti ci invitano a ballare, ma gli unici a cui io lo concedo sono Vladimir e Lamadicorno. Il ministro mi informa che l’indomani Alustriel vorrebbe parlare con noi e di conseguenza ci invita a passare la notte qui. Accetto, ma quando ci rechiamo a chiedere delle stanze l’imbarazzo è tangibile.
 Vogliono sapere se io e Drev desideriamo stare insieme o no; lui sta per rispondere d’istinto ma si blocca, voltandosi verso di me. Senza riuscire a guardarlo in faccia, chiedo due camere separate. Lui ci resta male, lo so, e con la coda dell’occhio vedo Lorcan che dà di gomito alla moglie con fare pettegolo. Non posso caricarmi di questo, ora; perdonami Drev, ma non posso, è troppo. Forse in una tua carezza ci troverò la rabbia e la gelosia per le carezze di Vattick, e per quanto possa capirle non so come fronteggiarle. E temo di cercare in te qualcosa di suo, o di non riconoscere più quello che provavi per me prima che succedesse tutto questo…
 Mentre ci rechiamo agli alloggi lui mormora amareggiato a mezza voce che forse è il caso che io e lui parliamo per chiarire alcune cose. –“Hai ragione, però non è adesso, e non è qui, il momento di farlo. Ti prometto che quando sarò un po’ più serena, quando ci sarà più calma, ci confronteremo.” Lui accetta la mia spiegazione, anche se ha il volto scuro, e ci salutiamo sull’uscio delle camere.
 La notte riesco a riposare tranquilla, con Malik accucciato addosso a scacciare i brutti pensieri.
 Il giorno dopo veniamo ricevuti da Alustriel. È sicuramente una donna di fascino e carisma, che si muove con eleganza. Ringrazia Lorcan per le preziose informazioni sulle Tenebre, spiega che le piacerebbe poter contattare la chiesa di Selune a Shade. Poi si rivolge a me, per sapere della mia prigionia ed avere altri dettagli. Racconto tutto quello che so sulle due fazioni politiche degli shadovar, sulla città, sulla sua struttura sociale e le sue difese; su tutto quello che mi chiede e a cui so rispondere.
 Da parte sua, dice che dalle loro divinazioni e dai loro informatori hanno saputo che a Shade sarà presto proclamato un nuovo Alto Sacerdote, anche se non è ben chiaro chi sia e cosa questo significhi. Naturalmente si parla molto della scomparsa di una principessa e della serva personale del primo ministro, ma è scomparso anche uno dei principi. Vattick! Forse ha deciso di andarsene… o forse l’hanno fatto sparire loro per punirlo per la mia fuga… o forse si tratta dell’Alto Sacerdote che è stato sollevato dall’incarico in maniera drastica… 
 La regina però non è in grado di dirmi di più, non hanno ancora identificato il principe mancante. Ci congediamo da lei e torniamo a Selunnara. Io penso alla situazione a Shade, al rischio che corre Vattick ora che sono stata salvata. È pur sempre uno dei figli dell’Alto Principe, non arriveranno a decretarne la morte… Almeno spero. Nonostante tutto, non posso fare a meno di preoccuparmi per lui.

mercoledì 23 maggio 2012

96a L'INVESTITURA DI LORCAN



 Il giorno dopo, il giorno di mezz’estate, scendiamo a Silverymoon per l’investitura di Lorcan a cavaliere. Il nostro si è messo in tiro ed è orgogliosissimo; non ha svelato nulla sullo stemma che ha scelto per rappresentarlo, vuole che sia una sorpresa. Suo figlio è tutto eccitato e ci tempesta di domande. Mi capita di prendere a braccetto Aud e la visione arriva improvvisa e nitida. Un bimbetto vispo, con una spruzzata di capelli biondi… Mi fermo, lei si volta con aria interrogativa. –“Sai già se è maschio o femmina?” Lei è ancora più curiosa: “No, non ho chiesto divinazioni… Tu l’hai visto?” Annuisco: “Però se non lo vuoi sapere non dirò niente a nessuno”. Ci pensa un attimo, poi mi viene più vicina sorridente: “Sì, raccontami della tua visione” –“È un altro maschietto, ma stai tranquilla: questo assomiglia a te. Tantissimo!” Speriamo anche nel carattere!
 Beh, sono contenta. Questo vuol dire che non le accadrà nulla, almeno non prima che il bimbo nasca.
 La cerimonia si tiene davanti al palazzo di Alustriel, che è seduta su un trono approntato per l’occasione. Davanti a lei c’è Lamadicorno, che regge la spada dell’investitura. Do un’occhiata agli spalti, per vedere se riconosco qualcuno. So che Ulrik è fuori in missione, però vedo Loryn, che incrociando il mio sguardo mi saluta con un cenno del capo. In prima fila c’è un mago con un occhio solo e una mano carbonizzata, e poco più in là spicca, in vistosi abiti halruani, Vladimir. Nella piazzetta si è radunata una folla ragguardevole, pronta a festeggiare i nuovi cavalieri. Sono cinque in tutto: il primo è un mago, poi è il turno di un ranger che ha salvato una ragazza rapita dagli orchi; il terzo è un guerriero appartenente all’ordine fondato da Ulrik; il quarto è un giovane messaggero che ha saputo aggirare l’assedio alla sua città per chiedere aiuto a Silverymoon ed infine tocca a Lorcan, investito ufficialmente per aver eroicamente salvato un’amica e un gruppo di seguaci di Selune, oltre che per aver riportato importanti informazioni su Shade. Il suo motto è La luna splende su chi si muove nell’ombra, lo stemma raffigura una specie di chimera rampante, alata e con una lunga coda. Lintel è entusiasta, pare che l'idea della raffigurazione sia stata sua.
 Al termine delle investiture si tiene un banchetto in onore degli eroi, in un clima festoso e conviviale. Molte persone ci salutano e vorrebbero chiacchierare con noi, io lascio che sia Drev ad occuparsi delle pubbliche relazioni perché non sono dell’umore. Mi sento un po’ fuori posto… Al mago viene persino offerto di insegnare all’università, cosa che gli fa grande piacere. Lorcan sta giocando a fare il serio con Lintel, dicendogli che ora che è figlio di un cavaliere deve comportarsi bene e rigare dritto. Il bimbo in tutta risposta gli chiede quando gli daranno il cavallo, perché se è un cavaliere deve per forza possedere un cavallo…
 Sono a disagio. La verità è che ho paura di quello che potrei percepire da Drev e di come potrei reagire. Non sono ancora pronta ad affrontare questo passo, così evito accuratamente ogni contatto fisico, anche nei piccoli gesti, senza farlo troppo notare. Ma lui se ne accorge, lo leggo nello sguardo che mi lancia mentre gli passo una coppa facendo attenzione a che le nostre mani non si sfiorino. Non osa però dirmi nulla in pubblico, e io non voglio discutere con lui. 

sabato 19 maggio 2012

95 SENTIRSI A CASA



 Il racconto di Lorcan viene interrotto da un bussare insistente alla porta. Aud va ad aprire: c’è uno degli Anziani seguito da mia sorella, che appena mi vede si butta tra le mie braccia. Quando sono passata a casa lei non c’era… L’Anziano dice che Rubiard vuole vederci subito perché è stato contattato da Silverymoon e deve parlarci. Mayuri mi guarda con gli occhi lucidi: “Ti ho vista mentre eri svenuta… ho avuto paura che morissi! La mamma era preoccupatissima.” Io le sorrido accarezzandole i capelli: “Adesso sto bene, stai tranquilla. Questa sera cenerò con voi, così possiamo stare un po’ assieme.” Lei annuisce, e mentre ci avviamo da Rubiard mi scorta tenendomi per mano. Per strada chiede a Drev se anche lui verrà a mangiare con noi, io anticipo la risposta del mago confermando. Per il resto, è stranamente silenziosa, più che altro scherza con Lintel. Lorcan non ha gradito che le sue gesta siano rimaste a metà, ma si vede costretto a seguirci.
 Rubiard è sinceramente contento di constatare che sono tornata in me. Mi riceve in privato, vuole sapere succintamente quello che è successo a Shade e mi anticipa che Lamadicorno ha chiesto di poter parlare con me, se me la sento. Considerato che domani saremo già a Silverymoon per l’investitura di Lorcan… Domani? Era così preso dal suo racconto che non ce l’ha ancora detto! Ride divertito, poi mi lascia andare: “Ho visto che Mayuri ti ha accompagnata. Era davvero in ansia… Stai un po’ con loro, per tutto il resto ci sarà tempo”
 Mentre è il turno di Lorcan, noi ce ne torniamo da Eliana. La serata scorre piacevole, di colpo mi ritrovo a vivere in una “normalità” che quasi avevo dimenticato e che mi lascia una sensazione strana, languida. Mi faccio aiutare da mia sorella e da Drev a scegliere il vestito per la cerimonia di domani (e lo vedo come i suoi occhi si perdono sulla mia persona…); chiacchieriamo tutti, senza forzature, senza silenzi imbarazzati. Grazie, siete davvero eccezionali.
 Resto a dormire lì, sento tutta la stanchezza e la tensione accumulate e sprofondo velocemente nel sonno.