Dobbiamo scoprire
cosa sta succedendo, ma il compito si presenta rischioso visto che gli slaad
sembrano essere numerosi. Ci muniamo di cartina improvvisata e raccogliamo
tutte le informazioni che ci possono essere utili. Drev è irritato perché
abbiamo una sola pozione per rimuovere le malattie, il che vuol dire che
dovremo fare molta attenzione a non essere morsi dai ranocchioni. Partiamo il
giorno successivo, con l’intenzione di fare tappa alla baita dove ci siamo
fermati l’altra volta. Abbiamo stabilito di muoverci anche di sera, con la
penombra: ci darà il vantaggio della mia invisibilità. Sono abbastanza
tranquilla, forse perché finalmente torno all’azione dopo parecchio tempo, o
perché so che la mia magia funzionerà anche in questa valle. In effetti i miei
incantesimi si rivelano molto efficaci nell’abbattere un behir affamato
intenzionato a banchettare con noi. Incrociamo il gruppetto di slaad che è già
quasi buio. Sono in tre, rossi e blu mi pare, belli grossi, e ci attaccano. Sono davvero brutti, inquietanti. In
qualche modo, riescono ad evocare un’altra creatura che si scaglia contro di
noi. La mia magia colpisce sempre, in più la protezione dell’anello e lo
spostarmi di continuo mi consentono un’ottima copertura. Almeno fino a quando
un incantesimo di Drev fallisce ricoprendo di polvere luccicante una vasta area
intorno a lui, accecandomi e rendendomi visibile a tutti. E consentendo agli
avversari di arrivarci addosso. Ahia! Un
dolore pulsante e della roba viscida sulla spalla. No, che schifo, mi ha morso! Con un po’ di fatica ci liberiamo degli
slaad, senza riportare ferite particolarmente gravi e facendo un prigioniero. Ma
siamo stati morsi tutti e tre. Ecco! E adesso? Come facciamo per scongiurare il
contagio? Riflettiamo sul da farsi, secondo me non vale la pena correre rischi:
dovremmo provare a recuperare le pozioni che ci servono a Selunnara, usando il
medaglione di Lorcan. C’è qualche perplessità sul funzionamento del
teletrasporto in una zona di magia selvaggia, ma alla fine, non trovando
soluzioni migliori, si fa così. Andrò io, poi tornerò qui. Stringo il
medaglione, ma non succede niente. Porca
miseria… Gli altri due mi guardano perplessi. Rivolgo loro un bel sorriso e
riprovo. Questa volta funziona e mi porta a destinazione.
Cerco di essere il
più concisa possibile con le spiegazioni per non perdere troppo tempo, ma per
curarmi e procurarmi l'antidoto ci vuole un po’. Soprattutto, Rubiard fa
presente che magari alcune di quelle creature sono gli abitanti del villaggio,
che possono ancora essere curati e riportati alla loro vita normale. Dovremmo
cercare di non ucciderli e se possibile portarli da loro, in modo che possano
aiutarli. Ecco, giusto per complicare le
cose…
Mi
riteletrasporto giù, ma… ma… sono senza dubbio nella zona di magia selvaggia,
però non dove dovrei essere, né tanto meno dove sono gli altri. Maledizione! Malik fa una breve
ricognizione, cerchiamo di orientarci con le stelle e il paesaggio;
probabilmente siamo finiti troppo a est e visti i precedenti non è il caso di
rischiare con un altro teletrasporto. Mi avvio a piedi salendo una collinetta,
sperando di non impiegare troppo tempo. Magari anche Lorcan si fa un voletto
per controllare la situazione… L’importante è che non siano stati attaccati da
altre di quelle creature, con la magia di Drev a mezzo servizio potrebbe essere
un problema.
Alla fine riesco
a trovare gli altri, anche perché il bardo ad un certo punto mi intercetta. Erano preoccupati dal mio ritardo, in effetti sto camminando da quasi tre ore; quando hanno visto che non tornavo si sono
spostati per accamparsi in un posto più sicuro e protetto. Mentre mi accompagna
da Drev, Lorcan mi dice che hanno interrogato il prigioniero: pare che lui e i
suoi simili siano sottomessi a un drago blu stanziatosi in zona. Urp! Un drago blu? Beh, almeno col suo
tesoro potrò sistemarmi l’equipaggiamento.