venerdì 2 marzo 2012

92a L'UOMO GIUSTO


Il post è di Bardoscuro!

- “Ad ogni modo, quel che conta è che ci siamo alla fine ritrovati tutti di fronte alla regina Alustriel per decidere il da farsi. Abbiamo capito subito che l’unica possibilità era infiltrarci all’interno della città di Shade e portarti via, anche a costo di rapirti contro la tua volontà, perché se loro ti avessero fatto qualche incantesimo per confonderti, come in effetti hanno fatto, non potevamo sperare di sprecare tempo a parlare e convincerti. Dovevamo agire in fretta, capisci? Ogni ora, ogni giorno era una tortura, specialmente per Drevlin. È il primo che è stato escluso dalla missione. Ha imprecato, urlato e mandato al diavolo un po’ tutti, ma era chiaro che, col suo stato d’animo, ci avrebbe fatti scoprire dopo meno di 10 minuti. E lo stesso è stato per Lee…
 Per quanto sia un forte combattente, per infiltrarsi all’interno di Shade serviva una persona agile e capace nel nascondersi e nel camuffamento, qualcuno che sapesse combattere ma anche fare il doppio gioco e sopravvivere nei bassifondi di una città sconosciuta. E poi doveva riuscire a scassinare porte, infiltrarsi in luoghi pericolosissimi senza esser visto… Insomma, servivo io. Ero perfetto.
 E pensa che c’era chi si opponeva! Come se scegliere me non fosse stata la scelta più sensata! Solo per ciò che era successo…” Non finisce la frase, deglutisce nervoso e si schiarisce la voce. “Ero fuori dalla droga. Sono fuori, ormai. Sono pulito ora. Ne ho abbastanza di quella roba.” Sembra sincero, è evidente che lo choc delle ultime vicende l’ha segnato profondamente, spingendolo forse a maturare un po’. Speriamo…
-“Volevo rendermi utile a tutti i costi. Lo stesso Malik. Abbiamo discusso per un bel po’ se fosse il caso di portarci dietro un gatto, ma era il tuo famiglio e non c’era nessuno di noi che avesse più probabilità di riuscire davvero ad avvicinarsi a te non visto. E poi quando si va su una cittadella volante è utile, per scappare, avere le ali, e noi due in questo siamo attrezzatissimi!” commenta scherzando, quasi divertito. -“È anche il motivo per cui come terza e ultima persona da poter infiltrare sulla cittadella è stata scelta la draga. Come donna avrebbe forse potuto entrare come schiava nelle stanze riservate a te e come draga non aveva certo problemi a battere in ritirata, se le cose si fossero messe male. Quello che ci ha davvero aiutato è stata una soffiata da un interno, uno schiavo che era riuscito a scappare una ventina di giorni dopo che eri stata rapita. Ha fornito indicazioni sulla città, sulla sicurezza, e sulle reali possibilità di muoverci all’interno di Shade inosservati. Ci ha anche parlato di te… del fatto che eri arrivata come moglie di uno dei principi… Non sapevamo cosa pensare di tutta quella storia tra te e Vattick ma eravamo certi che tu non fossi lucida. Drevlin era folle di gelosia… Posso capirlo, povera bestia.” Il mago gli lancia dietro uno dei giocattoli di Lintel.
 Sospira, poi riprende: “Alustriel era anche convinta che le nostre facce fossero fin troppo note a Shade. Ci ha attrezzato di maschere magiche per camuffarci. E restava il problema di come portarti via da lì in fretta. Si son messi a discutere di magia di Netheril e le solite storie su artefatti, magia nuova, vecchia, scudi… Quel che ho capito è che erano convinti che Shade usasse un tipo di magia più antico di quello usato qui e che fosse più simile a quella di Selunnara. Quindi per assurdo il mio medaglione saliscendi dai piani secondo loro era l’unico oggetto che poteva rendere in qualche modo possibile un teletrasporto. Tu sai benissimo che non ci si può trasportare…” Si blocca, quasi imbarazzato… “Sì, lo sai. Insomma, hanno fatto fare altri due medaglioni come il mio, nella speranza che funzionassero. Potevano andare bene o no, non lo sapevamo, e meno male che quello di Loryn ha funzionato, perché sia il mio che quello di Malik erano fuori uso e sarebbe stato un bel casino a quel punto. Era tutto molto vago, diciamocelo, non sapevano niente neppure loro che a Shade ci erano anche stati… facendo una figura pessima.” Sorride, inorgogliendosi per un attimo.
 Sembra quasi di vederlo gonfiare il petto. “Siamo riusciti dove gli Arpisti hanno fallito!

6 commenti:

Nik ha detto...

Non mi ricordo che le cose siano andate proprio così.

Drev

jamila ha detto...

Non ne dubitavo.
Del resto questa è una "rivisitazione" di Lorcan...

Bardoscuro ha detto...

Mi state accusando di mentire???

jamila ha detto...

No, caro. Diciamo solo che è un punto di vista molto personale ;-P

Mr. Mist ha detto...

Mi è piaciuto il punto dove, con un certo orgoglio, Lorcan afferma che per la missione sarebbe servito un personaggio abituato a stare tra i criminali e doppiogiochista in poche parole un infamone!
Quanto alla capacità di camuffamento penso che senza magia sia un po' difficile occultare una coda ed un paio di ali da pipistrello, e con la magia sono tutti buoni a camuffarsi! ;-)
In ogni caso Lorcan il suo compito l'ha svolto anche bene e quindi è normale che si vanti un bel po' dai!

Tenar ha detto...

Aspettate di leggere fino a che punto il buon Lorcan è riuscito a camuffarsi! Questa missione è stata il suo capolavoro. Certo, senza di lui non sarebbe neppure stata necessaria...