Una volta a
Selunnara non è più necessario mantenere le distanze da Drev, visto che le mie
percezioni sono bloccate. Sono sollevata, la mia mente è persa dietro a così
tanti pensieri che non riuscirei comunque ad affrontare anche questo. Mi ci vuole tempo… Il mago non fa pressione,
è rispettoso dei miei spazi e dei miei silenzi, pur essendo un po’ malinconico.
Credo che sia preoccupato per come sto, forse è preoccupato per “noi”.
Io sono
tormentata dalle riflessioni emerse così nitide prima che finissi nel muro
prismatico. Vale davvero la pena continuare nella nostra missione? Sto facendo
la cosa giusta? Che ne sarà di queste persone una volta catapultate nel nostro
mondo?
L’unica persona
che può aiutarmi adesso a dirimere le mie perplessità è Aud: sta affrontando l’immane
compito di prepararli a ciò che li aspetta, li conosce meglio di chiunque di
noi…
Decido di
parlarle in privata sede appena troviamo un momento libero da incombenze. Mi
sembra sorpresa dalla mia richiesta, probabilmente pensa che c’entri Lorcan e
per questo la mia faccia corrucciata la allarma. Mi ci vuole tempo a trovare le
parole, alla fine riesco a formulare concetti sufficientemente coerenti
sull’effettiva opportunità di riportare Selunnara nel Faerun. All’inizio la
chierica è stupita, la sua risposta però è quasi immediata, addolcita da un
sorriso. Qui tutti si aspettano di tornare nel nostro piano; e sì, qualcuno
perderà se stesso per la corruzione del male… ma del resto che merito si ha a
operare il bene dove non c’è un’effettiva possibilità di scelta? È il libero
arbitrio che ci rende responsabili. E poi, ormai le risorse disponibili su
Selunnara stanno per esaurirsi ed è anche per questo che è indispensabile
riaprire il portale.
Le sue parole mi
convincono che non sto sbagliando, sono rassicuranti. Quando me ne vado mi
sento più leggera, rinfrancata. Vuol dire che fino ad ora non ho lottato per
niente. Almeno ho affrontato uno dei
dubbi che più mi angosciavano, sono stata brava. Ora però è il momento di passare al successivo…
Mi reco da
Rubiard e gli spiego che ho bisogno di interpellare “i piani superiori” per
avere risposte su alcune questioni. Mi porta da un chierico di alto livello,
tramite il quale posso porgere le mie domande. Così vengo a sapere che il principe
scomparso è proprio Vattick, che è vivo anche se non sta molto bene, che se ne
è andato di sua spontanea volontà e che mi sta cercando. Non si trova ad
Halruaa e non vuole riportarmi a Shade. Scopro anche che la maledizione di Shar
è ancora attiva e che non c’è modo di togliere la corruzione dalle chiavi per
aprire il portale.
Lo sapevo che non sarebbe
rimasto lì a guardare impotente cosa gli succedeva intorno. Avevo paura che suo
fratello lo bloccasse in qualche modo, invece non ci è riuscito. Sono contenta
che se ne sia andato, anche se temo la vendetta di Shar nei suoi confronti.
Perché non appena si accorgerà di cosa è successo, la dea oscura gli negherà
l’accesso alla trama d’ombra e lo renderà innocuo. Come me quando sono stata riportata
a Selunnara… Io non posso essere esclusa dalla sua magia, perché la mia capacità
è indipendente dalla volontà di Shar; ma con lui è diverso, perché è stata lei
a concedergliene l’uso. Spero che Vattick si metta in salvo prima che qualche
sicario lo raggiunga, devo riuscire a intercettarlo prima che sia troppo tardi.