martedì 31 dicembre 2013

116b LA RESA DEI CONTI


 Il resto della serata trascorre piacevolmente, spilucchiamo e chiacchieriamo con Lara e Lee, mia mamma, mio fratello e Kelina, le altre persone e amici che ancora si aggirano per la casa, in un atmosfera rilassata, famigliare. Ogni tanto è come se mi astraessi da loro, come se li vedessi “da fuori”, da uno spazio-tempo leggermente sfasato. È solo perché dentro di me sto prendendo commiato da loro, e i loro gesti, le loro parole, si imprimono nella mia memoria scavandosi il loro posto rubando istanti allo scorrere regolare della realtà. Mi serviranno, al Buio; mi aiuteranno a non smarrire la strada. Saranno l’ancora della consapevolezza di ciò che mi aspetta alla meta, anche quando non sarò in grado di vedere più nulla e dubiterò del mio scopo e delle mie intenzioni.
 Un vuoto allo stomaco…
Una voce senza suono intaglia perentoria le sue parole nella mia mente: “Sei davvero sicura che sia la scelta migliore, di essere nel giusto? Se allarghi la tua prospettiva, forse capirai che non è così scontato…”
Accadrà, lo so.
La visione svanisce rapida, così come è venuta.
 Nessuno sembra essersi accorto, mi appoggio alla spalla di Drev mentre Lara ricapitola le cose da fare per il giorno successivo. Come faccio a lasciarti… Tutti i miei pensieri si concentrano su questo e divento spettatrice più che partecipe. Ce ne andiamo quando ormai sta calando la notte, per teletrasportarci a Selunnara.
 -“Tutto bene? Sei stanca?”  -“Un po’”. –“Domani è un’altra lunga giornata, sarà meglio arrivarci preparati…” Non riesco a dire molto per il resto del tragitto, annaspo all’idea che è l’ultima notte che trascorro qui. E poi starò lontano da lui, magari per non tornare, e tra noi è ancora tutto in sospeso… Quando si avvicina per darmi il solito bacio della buonanotte mi manca il fiato. Lo trattengo, in un bacio meno formale; mi stringo a lui anche se ho paura. Non voglio sprecare anche questa notte, ma non so come affrontarla, cosa aspettarmi, come reagirò… Lui mi porta dentro, e io mi sento quasi paralizzata perché so che ci resterà male quando scoprirà che me ne sarò andata, perché temo di sovrapporre lui e Vattick, perché… non so nemmeno per quanti perché. Sono contenta che le mie percezioni siano mute, di non dover vivere anche le sue, di paure.
E invece sono le sue carezze a portarsi via i dubbi, lo ritrovo in ogni gesto, in ogni respiro e alla fine restiamo solo noi due, com’era prima, come deve essere…
 Mi lascio cullare dalla dolce indolenza che segue all’amore, abbracciata a lui, a rimpiangere di non avere avuto prima il coraggio di compiere questo passo. Avremmo trascorso dei giorni più sereni, non l’avrei abbandonato così come sono costretta a fare ora.
-“Cos’è che non va? Cosa mi stai nascondendo?” Di colpo sono molto vigile. Come sarebbe? Adesso sei tu quello empatico? Proprio ora?  –“Niente… è solo che per me non è stato facile, insomma, per via di Shade, non so… riesci a capirlo?”  –“Mi vuoi lasciare?” Eh? Ma che… Mi sollevo su un gomito a guardarlo. Sono qui nel tuo letto, ma come ti salta in mente? –“No!” Si mette seduto, senza guardarmi in faccia: “Però vuoi andare nel Sottosuolo senza di me…” –“No, aspetta: non appena ho prospettato questa possibilità è successo il finimondo, prima ancora di sapere per…” –“Forse vuoi portarti tuo marito, no?” Scusa? Lo fisso senza riuscire a parlare. –“So che l’hai visto, e magari ci hai pure scopato, in ricordo dei bei vecchi tempi…” Mi ritrovo schiena alla spalliera, svuotata, a fare i conti con una persona che non riconosco in quella stretta a me fino a pochi momenti prima. Come puoi credermi capace di una cosa simile? Per poi venire a fare l’amore con te, per di più? Non so quante volte debba cercare aria per trovare il filo di voce che mi serve per rispondere: “Non ho mai pensato di lasciarti, né tanto meno di farlo per lui. E non è vero, non l’ho mai visto; mio marito nemmeno può usare la magia, per cui nel Sottosuolo sarebbe del tutto inutile. Mi sono solo preoccupata che fosse al sicuro, perché so che è un uomo diverso da quello che mi ha rapito e non voglio che Shar lo…” Si volta: “È come se non fossi mai tornata da Shade, te ne rendi conto? Lo chiami mio marito!” Ma mi stai ascoltando, porca miseria!? –“No! È Lorcan che ha iniziato a chiamarlo così, tu lo chiami così! Io sono tornata, subito! Non ho mai riconosciuto il matrimonio, non voglio lui, ma te!” Ca**o, l’hai capito adesso? Restiamo in equilibrio sul silenzio, incerti. –“È rassicurante, però vuoi scendere senza di me”. Spiego che era solo un’idea e cerco di riesporre le mie ragioni, ma vengo interrotta quasi subito: “NON ha senso ciò che dici! Non c’è motivo: se abbiamo aiuto ben venga, ma non ha senso escludermi!” Ah no? –“Io sono rimasta, quando è stato necessario” -“Ma che c’entra, era diverso: tu devi usare gli oggetti, se muoio io non è un problema.” –“Per me sì! Lo è! È un problema enorme!” L’ho quasi urlato. Ma da dove ti vengono certe idiozie! –“Sono già stato relegato qui per più di due mesi mentre eri a Shade, non se ne parla. Se mi vuoi lasciare, allora lo fai qui, ora; se no, vengo”.
 Si alza e se ne va nell’altra stanza, rimango sola. Mi rivesto meccanicamente e torno a casa di Eliana. Non è possibile che Drev abbia pensato di me ciò che ha insinuato, e poi per tutto questo tempo... Gli sarebbe bastato porre una semplice domanda per evitare di macerarsi nel dubbio per tutto questo tempo e di accumulare tutta quella rabbia. Invece non l’ha fatto. Perché? Per paura di avere ragione e di rompere con me? E io non mi sono accorta di nulla.
 Da domani poi mi odierà ancora di più…

Il mondo che mi sono faticosamente ricostruita intorno si è sbriciolato nel giro di pochi minuti. Ero così concentrata su me stessa che mi sono persa il resto. Ma avevo troppo poco tempo e delle priorità… Forse ho sbagliato tutto.

6 commenti:

jamila ha detto...

Post per chiudere l'anno.
Grazie a tutti quelli che transitano su queste pagine, soprattutto per la pazienza dimostrata in questo 2013. Mi è spiaciuto di avere trascurato il blog, spero di potere farmi perdonare nel prossimo futuro.
Che il 2014 sia davvero un buon anno per tutti voi. Auguri a tutti

Ale ha detto...

Aspettiamo pazienti il prossimo post, dopo questa resa dei conti non puoi farci attendere a lungo!
Auguri anche a te per un felice 2014!

Mr. Mist ha detto...

Resoconti come questi che hai da poco postato giustificno e ripagano l'attesa e la pazienza del lettore qui presente!
Grazie J tanti auguri e buon 2014!

jamila ha detto...

Ma che fortuna avere dei lettori così carini con me! :-)
Aiuta a cominciare bene l'anno... ;-)

Tenar ha detto...

Drev qui di fianco a me dice che questa è solo la versione dei fatti, ma lui fa i capricci e non vuole leggere o commentare

jamila ha detto...

Sono tutte parole sue, quasi alla lettera! è una delle poche parti di cui ho degli appunti dettagliati, di queste ultime sessioni. Lo sfido a negare qualcosa... perché non vuole leggere? Tanto sa già cos'è successo.