domenica 27 luglio 2014

121a ARRIVO AL PORTO FRANCO


 Ora però il tunnel scavato nella roccia, pur mantenendosi largo a sufficienza per consentire il passaggio di diverse persone, è scalinato e siamo costretti a fermarci con maggiore frequenza per evitare i crampi e dare sollievo alle ginocchia. La marcia diventa più faticosa, ogni tanto la discesa è interrotta da qualche falsopiano. Mi trovo a pensare che ripercorrere la strada in salita sarà ancora peggio, ma questa considerazione è subito cancellata dalla consapevolezza che se anche dovessi tornare, non sarà per questa via. Lo so che nel Sottosuolo non si può contare sui teletrasporti, ma sono certa che non passerò di qui un’altra volta. La prima visione da quando siamo scesi. Ecco. Devo interpretarla come un presagio di morte? Dai, Jamila! Se riusciremo nella nostra impresa, di sicuro sapremo anche trovare una maniera più rapida per ritornare in superficie. Sì, probabile. Va be’, diciamo che mi hai convinta.
 Non abbiamo incontrato quasi nessuno, un paio di gnomi del sottosuolo che si sono affrettati a levarsi dal nostro cammino e qualche ragno di discrete dimensioni. Abbiamo dovuto superare anche un passaggio formato dalle rocce nauseanti, ma ormai siamo esperti e con un chierico al seguito l’ostacolo si è rivelato poco impegnativo.
 Quando sentiamo una leggera corrente d’aria provenire dal basso, Tival ci informa che stiamo per arrivare nella piana che porta al lago. Ed è lì che ci imbattiamo in un altro gruppo di drow, per fortuna tutti uomini. Uh, cavolo! Ostentiamo indifferenza, questi invece cercano conversazione. Salutano osservandomi per bene e chiedono da dove veniamo. Da quel che capisco, Tival risponde menzionando una città molto distante da qui, ma loro rispondono che la conoscono e che non si ricordano di me e del nostro clan. Vorrebbero approfondire l’argomento, ma li inchiodo con un’occhiata assassina e feroce; i drow si affrettano a chiedere scusa e se ne vanno con la coda tra le gambe. Tival si volta e mi rivolge un gesto di approvazione con un sogghigno. Mamma che sudata! Ho temuto che la nostra copertura saltasse già alla prima occasione.
 Dopo circa un’ora il passaggio sbocca nella piana; il soffitto si innalza, tanto da non distinguerlo sopra le nostre teste. Ci sono alcune fonti luminose sparse per la conca, polle di luce pallida e tremolante, alcune delle quali si riflettono frammentate sulla superficie lucida e nera del lago. Poco davanti a noi sul sentiero intravediamo due figure corpulente che sembrano discutere tra loro. Giunti vicini a sufficienza riconosciamo un gigante che sta lottando amichevolmente con un orso. Si tratta in realtà della guardia preposta al controllo dell’entrata al porto franco. Quando si accorge di noi, il suo sorriso si spegne. Non riesco a seguire bene l’intero scambio di battute tra lui e Tival, ma è evidente che il gigante non abbia alcuna simpatia per i drow. Accigliato, ci spiega in tono brusco le regole da rispettare e alla fine ci lascia passare.

 E anche questa è andata. Adesso arriva la parte davvero difficile.

6 commenti:

jamila ha detto...

Spaziature, caratteri, ecc... al solito, nessuna possibilità di controllo da parte mia!

Mr. Mist ha detto...

Beh alla fine è il contenuto che conta, dai! ;)

jamila ha detto...

Sul contenuto dovrei avere il controllo, anche se i risultati sono un po' così. Tra l'altro, mi sono accorta di avere dimenticato una donnola per strada...

Mr. Mist ha detto...

Una donnola? Uhm ho poca confienza con la fauna dell'Underdark, ma ci sono anche questi animali laggiù? Mi domandavo a proposito anche se c'è una razza di giganti tipica di quei luoghi!

jamila ha detto...

La donnola non è un animale da Sottosuolo, è il compagno animale del ranger, per questo la dimenticanza è grave... Non è detto che il gigante sia "tipico" dei luoghi, al portofranco mi pare ci fosse un po' di tutto. Però non ricordo, per soddisfare la tua curiosità dobbiamo aspettare che Tenar torni reperibile.

Tenar ha detto...

Reperibile, ma con qualche problema di memoria io pure! Adesso con calma cerco di raccogliere le idee...