martedì 14 dicembre 2010

54c A CASA

Alla fine decidono che si partirà domani, andremo da Drevlin e poi ad Halarahh e Lorcan può tornare dalla sua famiglia. Dopo cena, loro salgono in camera a spartire i soldi e gli oggetti e il paladino dopo non molto esce per andare a vegliare nel tempio di Selune. Io aiuto a sparecchiare, ma non posso incrociare lo sguardo di Tara, mi fa troppo male. Ci vorrebbe qualcosa di forte, lei si siede con me e ci beviamo un cicchetto. Ci riprovo: “Forse c’è un altro modo, potremmo portarti a Selunnara. Lì saresti al sicuro e potresti aiutarci a istruire la popolazione per la vita qui.” Lei sembra quasi intenerita: “Non è una vera soluzione, rimanderebbe solo il problema di qualche mese. Non devi crucciarti così, ormai ho preso la mia decisione e sai che è la cosa giusta da fare.” Non deve piacermi per forza perché è la cosa giusta.
 Drev esce sul balconcino: “Jamila, va bene se per la divisione dei soldi lasciamo a Lorcan solo quello che avanza?” Cosa? Ma devi rompere adesso con queste scemenze? –“Non voglio saperne NIENTE! Arrangiatevi da soli una volta tanto!” In un angolo della mia mente so che mi pentirò di queste parole. –“Bene!” Il mago torna dentro e sento lui e il bardo discutere animatamente. Guardo Tara sconsolata: “Perdonali! Sanno essere così irritanti…” Lei ride e versa un altro bicchierino. Ma sì, magari mi aiuta a dormire.
 Quando salgo in camera Lorcan se ne va furente. Drev si è trattenuto i suoi soldi perché gliene avevamo già prestati dei nostri per ricomprarsi l’equipaggiamento. Ma perché, mago, devi impuntarti sulle questioni di principio in questo momento. Passo a Malik un sacchettino pieno di monete d’oro da portare al bardo. Vorrà fare “spese” per Aud. A volte siete peggio dei bambini! La notte è ancora tormentata dagli incubi, oltre che dalla mia ribellione interiore al destino di Tara.
 Il mattino dopo sul tardi siamo pronti per partire. Salutiamo Ulrik, che ci consegna una lettera. Con aria corrucciata dice di aprirla solo quando saremo ad Halruaa. Magari capiremo cosa ti turba tanto. Tara ci chiede il favore di consegnare una sua missiva alla residenza di Kelben, il mago più famoso dopo Elminster, che è di strada. Ne dà un’altra anche al paladino. Sistemare le sue cose… La abbraccio prima di andarmene, non so come riesco a trattenere le lacrime.
 Lorcan se ne va, dandoci appuntamento ad Halarahh tra qualche giorno. È ancora arrabbiato. Lasciata la lettera al servitore di Kelben, Drev si teletrasporta con me e Lee nella piazza del suo paese, Halruarim. Ci avviamo verso casa sua. –“Da quant’è che non vedi i tuoi?” –“Circa due anni.” Due anni? E cosa aspettavi a tornare? Si ferma a osservare un uomo che lavora in un campo poco distante dalla strada. Sembra commuoversi un pochino. Quello si alza e lo nota. Si blocca un attimo, come a voler sincerarsi di aver visto bene. –“Drevlin! Sei tu, che sorpresa!” Il mago va a salutarlo. Io e Lee ce ne stiamo in disparte, ci sentiamo di troppo. Il padre di Drev è felice, si scambiano qualche battuta, poi vengono da noi e Drev ci presenta come suoi colleghi. Li seguiamo fino a una casa non molto grande ma ben tenuta, sulla porta esce una donna ad accoglierci. Non crede ai suoi occhi: “Drevlin!” Il mago le va incontro e lei lo abbraccia, io e il monaco ci fermiamo in cortile per non disturbare. La donna copre il figlio di domande che noi da qui non sentiamo. Due anni, ce n’è di roba da chiedere! Ogni tanto lancia qualche occhiata timorosa nella nostra direzione. Mago, non fare c***ate. Stai attento a quello che dici su di me. Poi veniamo invitati ad entrare.

10 commenti:

jamila ha detto...

Signori, ci siamo: la vostra sete di Carognata sarà placata nel prossimo post!

Mr. Mist ha detto...

Allora ci tocca aspettare ancora!
Ed intanto giustamente vai a conoscere i tuoi suoceri...ma ...un momento... non sarà mica quest'incontro l'inizio della Carognata? ;)

jamila ha detto...

In effetti J. cominciava ad essere un po' nervosetta (ndr.: anche perché le occhiate della "suocera" erano dovute al fatto che quel genio di Drev le aveva detto che J era l'avatara di una divinità!), le era sovvenuto che non aveva fatto raccomandazioni al mago in merito a cosa dire e cosa NON dire su di loro! Ma in verità, gli eventi precipiteranno prima dell'effettiva "conoscenza" reciproca.

Ale ha detto...

adesso sono impaziente di sapere! aaaahhh!!!

Anonimo ha detto...

Per Drev è l'avatara di una divinità.

Comunque prossima volta personaggio orfano solitario scontroso e senza manco un affetto, giusto come difesa base dalle carognate.

Nik

jamila ha detto...

@Nik: è la difesa che ho sperimentato io con Alksoth giocando Oerwinde.

Alksoth ha detto...

Non mi sembra che sia servita a molto...

jamila ha detto...

@Alksoth: beh, prese, ne ho prese un sacco, ma dal punto di vista "personale" Oerwinde non ha subito grossi traumi. Che c'entra, la chierica del gruppo vuole uccidermi appena riesce a mettermi le mani addosso, ma questa è un'altra storia.

Mr. Mist ha detto...

Mah alla fine penso che se il Dm la carognata te la vuole tirare addosso, lo fa comunque, può metterci tanto o poco, ma prima o poi...

jamila ha detto...

Sempre allerta!!