domenica 20 febbraio 2011

58a IL SEMIPIANO DI LANDIS

La prima preoccupazione è quella di avvisare Lara che il bimbo è in salvo. Mentre Drev si precipita dai suoi, io vado da lei, a casa del nobile che la ospita; mi investe di domande aggrappandosi al mio vestito e devo alzare la voce per farle capire che Edein è al sicuro e che se vuole la porterò da lui. Il suoi occhi si illuminano e mi segue immediatamente. Poi chiede di Lee, perché non è venuto lui a prenderla. Sto sul vago, spiegandole che durante lo scontro è stato teletrasportato via ma che presto tornerà da noi. Non è molto soddisfatta dalle mie parole, però dovrà accontentarsi! Drev arriva puntuale all’appuntamento, ma è solo. -“Quei testardi dei miei genitori non sono voluti venire! Non hanno sentito ragioni!” Saliamo a Selunnara, dove il mago può riabbracciare i suoi fratelli e Lara il suo bambino. Non mi sembra vero di vederli insieme, contenti… C’è anche Eliana, visibilmente sollevata nel constatare che stiamo bene. Troviamo una sistemazione per tutti, io però devo tornare ad Halarahh per parlare con i miei. Drev non vuole lasciarmi da sola e insiste per accompagnarmi. Ha l’aria stanca nonostante il verde del suo sguardo rifletta la gioia per come si è risolta la situazione, ma forse io ho un aspetto peggiore del suo. Discutiamo un po’ di Lee, poi mi lascia davanti alla porta di casa con un bacio.
 Come previsto, i miei non vogliono andarsene. Papà ha i suoi affari da mandare avanti, sta pensando di assoldare un jordain per proteggersi meglio, anche se in verità Zelman ha promesso di aumentare la sorveglianza sulle nostre famiglie. Neanche Yerodin ha intenzione di muoversi, ma quando accenno a Kelina è più titubante e promette di parlarne con lei. Non ho il coraggio di raccontargli cosa sia successo esattamente, lui non insiste con le domande e accetta le mie reticenze. La notte dormo tranquilla, senza sogni né incubi. Mia mamma mi sveglia con una colazione regale, poi a metà mattina un jordain passa a prendermi per scortarmi da Zelman.
 Drev è già lì, insieme a Lorcan. Come mai è qui? L’espressione del bardo è quella dei bimbi costretti sui libri in una giornata di sole che chiama fuori a correre e giocare. Il motivo è presto detto: ha sognato Ilmater – davvero Jamila, era proprio lui, sorridente e tutto piagato! – che gli ha affidato la missione di recuperare Lee, che si trova in pericolo in un posto lontano dagli occhi degli dei. –“Io volevo starmene un po’ con mia moglie! Mi sono nascosto sotto al letto ma Aud mi ha spedito giù a suon di minacce…” Il capo è preoccupato; ha scoperto dove si trova il monaco: si tratta del semipiano di Landis, chiuso alle divinità e dove la magia non funziona. È stato usato in passato per esiliarvi maghi ritenuti pericolosi, e nessuno è mai tornato indietro. Altre buone notizie? Ma come lo recuperiamo da un posto del genere? Ci guardiamo sconsolati. Zelman si gratta il mento: “Bisogna riportarlo indietro, davvero”. Non è che noi vogliamo abbandonarlo al suo destino, ma come si fa? Lui conosce un modo per teletrasportarci dentro al semipiano, ma da quel momento in poi saremo completamente isolati, senza possibilità di comunicare. Non ha idea di cosa potremmo trovare, né di quanto tempo serva per rintracciare il monaco. Sa solo che la magia è bloccata da un oggetto e che quindi per tornare è necessario disattivarlo. Ignoriamo aspetto e ubicazione dell’oggetto in questione. Perfetto. Un ago in un pagliaio, da individuare SENZA l’aiuto degli incantesimi. Drev è perplesso: “Potrebbero volerci mesi, ci sono buone probabilità di non tornare…” Il capo annuisce: “Lo so, ci sto lavorando”. Anch’io ho dei dubbi: “E il portale? Che ne sarà di Selunnara se non torniamo?” Zelman mi fissa serio: “Se non torni tu… Sentite, ragioniamoci sopra fino a domani e poi ne riparliamo. Nel frattempo, vedrò di capirne di più su Landis”.

4 commenti:

jamila ha detto...

Ecco a voi il mondo che la master si è fatta da sola!

Mr. Mist ha detto...

D'altronde i semipiani esistono per un motivo no?! Dare al Master ed ai giocatori che impersonano gli immortali la possibilità di sfogare la loro fantasia creativa. Io per esempio col mio elfo sono potuto entrare in un sempiano dove anche un immortale come THANATOS poteva venire picchiato da noi e subire danno, anche se... certamente non è stato lì a prenderle!

P.s. campagna nell'Hollow world: terminata!

Anonimo ha detto...

Ma terminata nel senso "buono" del termine, o in quello "cattivo"?
J.

Mr. Mist ha detto...

Beh direi buono, anche se una creatura mi ha accoppato ad inizio campagna! In ogni caso meno male, il Mondo Cavo stava iniziando a stancarmi!