mercoledì 23 novembre 2011

82b MATRIMONIO SHARITA

 
 Mancano un paio di giorni al grande evento, anche oggi Mattick si presenta qui con la solita arroganza e litiga con mio marito. Urla così forte che si sente da qui… non riesco a capire bene, dice qualcosa sul fatto che poteva tenersela come bella statuina in giardino da ammirare quando voleva… Dopo Vattick è così amareggiato che evito di indagare, non ricordo di averlo mai sentito così triste, così desolato. È come se all’improvviso non riconoscesse più una persona che fino a poco prima considerava quasi una parte di sé. Perché ci devono creare tutti questi problemi? Soprattutto non voglio essere la causa di questa situazione, ma non posso fare altro se non provare a sciogliere questo nodo stretto che lo fa star male. E quasi sempre riesco a riportargli il sorriso, e lui sembra sorpreso da questo…
  Finalmente arriva il giorno delle nozze ufficiali. Vattick aveva ragione: il vestito che aveva visto per me, nero con raffinati ricami dorati, è perfetto. Il tempio principale di Shar, solenne e imponente, è stracolmo di gente, Vattick al mio fianco è raggiante e sorridente nella sua impeccabile eleganza, i suoi occhi non mi lasciano un istante; io sono emozionata e intimidita da tutta questa folla. La cerimonia è officiata dall’alto chierico, il Principe primogenito, ed è molto partecipata, ma il “contorno” si sfuoca e quasi sparisce di fronte a ciò che invade le mie percezioni dall’uomo che ho accanto. E la presenza di Shar si fa tangibile, si sente nel respiro, si avverte tra le volte del tempio e le volute degli incensi che bruciano… Non possono non accorgersene, nessuno potrà negare che abbiamo la benedizione della Nostra Dea…
  Prestati i sacrifici di rito possono iniziare i festeggiamenti. Non avevo mai notato quanto spicchi il rosso cupo del sangue sul manto candido delle colombe morenti… Sono felice di essere la moglie di Vattick, ma non posso fare a meno di pensare che la mia famiglia non è qui a rallegrarsi con me, che non mi voglia più parlare e mi consideri una reietta… il volto di Yerodin… Il cerchio alla testa mi stringe subito nella sua morsa, ho un attimo di difficoltà di cui lui si accorge immediatamente. Interviene lesto e discreto per sorreggermi, mi sussurra di pensare solo a noi, di non lasciarmi rovinare questa giornata dai ricordi tristi. Hai ragione, non è giusto che anche oggi tu debba preoccuparti…
  Mi dedico solo a lui per il resto del tempo, attenta a come muovermi sotto gli sguardi degli altri, e tutto prosegue senza intoppi. Mattick, ignorato da mio marito, resta defilato e non mi dà noia, nonostante sia evidente quanto sia contrariato. Almeno oggi…
  Finalmente torniamo a casa, liberi dagli obblighi formali. Lui è sollevato, contento che tutto sia andato bene. Si accorge di quanto sono stanca, mi tiene vicino a sé: “Adesso tutti sanno che sei mia moglie e che la nostra unione è benedetta da Shar, nessuno può più permettersi di obiettare.” Spiegalo al tuo gemello… Resto in silenzio, pensando alla mia situazione.
  -“Jamila, ti manca la luce? Forse la penombra ti pesa e senti il bisogno di uscire da qui…”
  Questa sua attenzione e il tono dolente della voce mi sorprendono. Forse ha frainteso il mio silenzio, è che preoccuparsi per quella che dagli altri sarebbe considerata una debolezza da nascondere non è scontato, nemmeno per lui… Si rifugia tra le mie braccia in un gesto arrendevole, di abbandono, che ultimamente non si è mai concesso. Perché qui, come mi ricorda spesso, è bene non fidarsi di nessuno…
 -“No, il buio non è un problema, anche se mi farebbe comunque piacere rivedere ogni tanto il sole. È che… sai, come dici anche tu, Halruaa non era il posto per me: discriminata per via della magia innata e della trama d’ombra, senza un futuro perché nella loro stupidità non capivano, non accettavano i miei poteri… Pensavo che a Shade sarebbe stato diverso, più semplice. Invece sento gli sguardi ostili e la diffidenza, per via del mio sangue angelico, o della mia provenienza… o non so per cosa… e a volte mi sembra che nulla sia cambiato” Ora è lui ad abbracciarmi protettivo, anche se avverto in sottofondo la sua preoccupazione, o qualcosa di simile al senso di colpa: “Vedrai che le cose si sistemeranno. Sei mia moglie, e non è certo colpa tua se qualcuno dei tuoi antenati si è mischiato con quei traditori. E poi, detto tra noi, non c’è nulla da cambiare in te: i tuoi tratti, angelici o no, sono perfetti; hai il passo di una dea in mezzo ai mortali...” –“Uuuuuh, accidenti, come siamo poetici. Non è che hai qualcosa da farti perdonare…”

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Jamila raccosta così e veramente non avrebbe letto la Carey?

Più leggo la storia più questa sembra la parte in cui l'erede al trono viene traviata dallo stregone dell'imperatore di Cartagine, se eccettuiamo il sadomaso. Ciò vuol dire la master è stata troppo buona.

Tenar ha detto...

No, io della Carey ho letto solo i primi due libri, niente Cartagine. E comunque tutta questa parte è principalmente opera di chi impersona J (Non che la master le avesse lasciato molte alternative...).
Ah, dimenticavo. Ogni tanto il povero Drev sogna la sua bella tra le braccia del principe di Shade...

jamila ha detto...

@Tenar: io non dimenticavo: prossimo post!

@ursha: No, non ho letto la signora e nemmeno ho idea di chi sia e cosa abbia scritto. Questa parte però per me è un gran casino da scrivere, perché di fatto non è stata "giocata", ma la master ha passato solo le informazioni "necessarie" (sei lì, sei innamorata di lui e vuoi dargli un erede, succede questo ecc.) Però J è sostanzialmente "lei", per cui già comincia a rendersi conto che qualcosa non quadra, l'unica giustificazione al tutto è l'amore del marito... è difficile non essere un po' melensi in questa circostanza. Chiedo venia, ma fatevi coraggio: non durerà per molto.
(AD ogni modo, non farei pesare alla nostra Master che è troppo buona... e forse Drev non sarebbe d'accordo con questa affermazione)

...
(scusate, ma la tipa ha venduto molto???)

Tenar ha detto...

Si, è questo mi fa ribadire che dobbiamo proprio scriverlo un romanzo che venda migliaia di copie e ci salvi dalla scuola e dagli studenti

Anonimo ha detto...

Tristemente sì la tipa vende. Sembra che unire:

1. un fantasy che scritto da un'altro autore sarebbe dark ma in questo caso è reso smielato
2. un forte liberismo sessuale
3. sadomaso
4. pare mentali a nastro

faccia vendere moltissimo fra il pubblico femminile che un tempo era a digiuno di fantasy.

Non ci credevo così sono andato a guardarmelo su suo sito: ci sono le foto delle sue fan che si sono tatuate la marquè della protagonista sulla schiena.

A me non piace come stile ma è rimasta una delle pochissime persone che scrive fantasy dal punto di vista della reinvenzione della mitologia quindi mi sono sciroppato 5 dei dei suoi libri per un puro spirito bibliografico. Ho evitato il terzo perchè è veramente troppo melenso.
E onestamente ora ho parecchie idee per avventure, tipo il re di Cartagine che con il suo specchio strega un intero regno, i maghi della bestia celtici che praticano anche la magia del sangue o lo stregone che ha intrapreso un percorso di mille anni di nefandezze per diventare un dio.
Tutto questo sarebbe anche molto bello se non fosse stato avvolto in chili di glassa dolciastra.

Tenar ha detto...

Io ho letto solo i primi due. Sono presentati come romanzi trasgressivi, ma poi colano miele, con un trionfo di buoni sentimenti conditi qua e là con un po' di sadomaso, per fare audience...Molto meglio J!

jamila ha detto...

@Ursha: lei però non sarà molto triste di vendere. Del resto, Twilight spopola (non ho letto nemmeno quello tra l'altro, ma Tenar e Bardoscuro mi hanno fatto un mega sunto della trama e ho riso per 5' di fila...) Il fatto è che se non vendi non ti pubblicano, e se i lettori vogliono quella roba lì... Sarebbe interessante capire il perché la richiesta sia quella, ma ho quasi paura delle risposte.

@Tenar: Il sadomaso proprio no! Ma anche J, poveretta, è piena di buoni sentimenti. E pazienza. E comprensione. E soprattutto sfiga...

Tenar ha detto...

Su www.kultural.eu è stato pubblicato un mio articolo su Teilight che cerca di rispondere alla tua domanda

jamila ha detto...

Ok, ma la Carey? Segue lo stesso principio?

Anonimo ha detto...

Fondamentalmente credo di sì. Come in Twilght abbiamo i vampiri, qui abbiamo gli uomini con nelle loro vene il sangue degli angeli caduti che infondo dal loro trono di relativismo e simil eterna giovinezza (potranno anche morire ma non invecchiano veramente) possono permettersi di guardare con compassione il resto del genere umano che non è in grado di godersi una vita così meravigliosa.

jamila ha detto...

Quindi in pratica si "scopiazzano" il punto di partenza, con qualche variante...
mah!
Io apprezzo di più i vampiri "tradizionali". Dracula è uno dei libri che mi è piaciuto di più, anche per come è costruito.