martedì 19 ottobre 2010

51a GLI ORRORI DA BATTAGLIA


 Al mattino, seguendo le indicazioni della cartina cominciamo a salire per la montagna; anticamente l’intera fiancata doveva essere lavorata e scolpita, la fortezza era stata ricavata dalla montagna stessa, ma l’erosione e la rovina dei secoli ne hanno risparmiato solo un vago ricordo. Dopo un paio d’ore arriviamo ad un portone squadrato che si apre verso l’interno. La profusione di decorazioni ancora visibili sull’architrave non lascia dubbi sull’origine netherese della costruzione. Poco più in alto c’è un balconcino, con un’altra porta. Prima di addentrarci sarebbe meglio sapere cosa ci aspetta: sperimento il mio nuovo “occhio magico”, che mando in avanscoperta. Comincio dal piano terra: una stanza piuttosto ampia sorretta da quattro colonne e con altre due aperture. Vi si aggira una strana nebbiolina rossa, sembra un essere incorporeo… non ho idea di cosa sia, dalla mia descrizione Drev deduce si tratti di un essere originario di un altro piano che si nutre della magia degli oggetti. Meglio stargli alla larga! Una delle due porte dà su una piccola fonte, l’altra su delle scale che salgono. Conducono ad un’anticamera che si apre verso il balconcino e su un corridoio che sbuca in un’altra stanza molto ampia, con una grossa colonna centrale e due armature complete che impugnano due spadoni ai lati. Non appena il mio occhio invisibile si avvicina, le due armature si animano e gli impediscono il passaggio, senza però attaccarlo. Secondo Drevlin non si tratta di golem ma di Orrori da battaglia, capaci di infondere poteri speciali alle loro armi e immuni ai dardi incantati. Bene! E io con cosa li attacco, a sputi? Visto che la nebbiolina non sembra lasciare mai la stanza d’ingresso, anche perché a quest’ora si sarebbe risucchiata anche la magia dei guardiani, optiamo per entrare dal balcone. Diamo a Malik una corda con rampino da fissare alla balaustra e ci arrampichiamo. Una volta saliti tutti, l’urlo di Lorcan: “Crolla!” arriva giusto in tempo per permetterci di saltare all’interno della stanza prima che il balconcino precipiti al suolo frantumandosi. Senza incrociare nessuno, arriviamo alla sala dove si trovano le armature:  imbracciano delle balestre puntate contro di noi. Non appena Lee cerca di entrare viene colpito da due quadrelli. Mentre gli Orrori ricaricano le armi, Drev si lancia delle immagini speculari. Io grido che vorremmo solo parlare con Saharael, senza fare del male a nessuno, ma loro rispondono che chi non è in grado di passare non merita di passare. Ho capito, vogliono la rissa. Lee si potenzia con una “forza del toro” e Drev avanza scaricando un raggio rovente su una delle due armature. Io non posso fare granché… però una bella “sfortuna” potrebbe aiutare! Ne lancio una ciascuna sui nostri avversari, mentre loro lasciano la balestra e sfoderano gli spadoni. Lorcan con le sue frecce non riesce a colpire, il mago è molto più efficace. Uno degli Orrori entra in corpo a corpo con Lee, l’altro mi aggira per scagliarsi su Drevlin, che giudica più pericoloso. Oh oh! In pochi istanti il monaco incassa tre colpi pesantissimi, per fortuna il mago viene mancato! Provo a rallentare le armature con la bacchetta, ma l’incantesimo non passa. Sento un lamento di Lee, dietro di me. Ma che fa! Non dirmi che non si è ritirato… Con la coda dell’occhio lo vedo cadere mentre l’Orrore rialza la spada per poi calarla di nuovo sul corpo inerte del monaco. Per gli dei, no! Non può essere ancora vivo dopo un colpo del genere… Lo stomaco mi si chiude ma l’urgenza dell’azione è più forte di tutto il resto. Mentre cerco di spostarmi verso la stanza l’altra armatura divide gli attacchi tra me e Drev, colpendomi con una facilità impressionante. M***a! Sto per liberarmi dallo scontro, ma al mago è rimasta una sola immagine speculare. Non può restare l’unico bersaglio, non ha nemmeno addosso protezioni che ne aumentino la resistenza. In più, è il solo a danneggiare seriamente gli avversari. Per avere qualche possibilità di colpire ricorro a un “colpo accurato”. Siamo in chiara difficoltà. Drevlin con un incantesimo trasforma Malik in… in… un’idra! Che impressione! Lo sconcerto del mio famiglio si riversa nella mia testa. Fatica ad adattarsi alla nuova prospettiva… La mia spada scalfisce appena il nemico. Lorcan si mette fuori portata con un’acrobazia, Malik porta numerosi attacchi con tutte le sue teste, ma va a segno una sola volta. Uno degli Orrori reagisce ferendo di nuovo me e Drev con la sua spada infuocata. Mi appoggio alla parete per resistere al dolore, il mago è ancora in piedi ed evoca altre immagini per proteggersi. Anche gli Orrori sono malconci, posso provare a sottrarmi al combattimento. Le nuove dimensioni di Malik, che occupa l’intero corridoio, mi intralciano la ritirata, consentendo all’altra armatura di colpirmi. L’idra attacca, senza grande successo. Io non sono sufficientemente rapida, mi gira la testa a causa delle ferite: mi rendo conto di non poter evitare lo spadone dell’Orrore più vicino. È come se il tempo si dilatasse, i miei pensieri corrono più veloci della realtà. So di non poter sopravvivere alla lama che sta penetrando nella mia carne, non in queste condizioni. Sento in bocca il sapore dolciastro e nauseante del sangue, un brivido gelido mi risucchia le forze mentre l’immagine di Drev si offusca davanti ai miei occhi. –“Jamila… Jamila! Resisti!” Malik… Scivolo lungo la parete, poi vengo avvolta da un’ondata calda proveniente dal legame col Tressym; la sua energia vitale mi restituisce le forze necessarie per non perdere i sensi. Mi accorgo che un’armatura svanisce in una porta dimensionale, dopo aver incassato un incantesimo del mago, mentre Malik con un altro attacco riesce ad abbattere l’altro Orrore, che si liquefa. Grazie micione, grazie di cuore. –“Drev, cura Malik!” Lui obbedisce, poi ancora col fiatone viene da me. Lorcan è chino su Lee, ma non può che constatare ciò che già sappiamo. Ci curiamo quanto basta a stare in piedi e lanciamo un riposo inviolato sul cadavere del monaco. Che pena vedere il suo corpo straziato dalle lame. L’immagine di Lara mi attraversa la mente.

7 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Accidenti subito queste armature mi ricordavano le Guardie del Destino di Ravenloft, ma sono molto più forti!
Povero Lee: urge un rianimare i morti!

Tenar ha detto...

Gli Orrori sono delle bestie... C'è da aggiungere però che non l'ha detto nessuno che ritirarsi è vietato...

Ale ha detto...

La ritirata è un'arma che i giocatori dovrebbero imparare a usare più spesso...

Mr. Mist ha detto...

Sempre che il master te ne dia la possibilità, o che i giocatori non se la siano preclusa con una mossa azzardata!
In ogni caso quando un compagno cade subentrano anche fattori come paura, rabbia, desiderio di vendetta, e a volte il buon senso va a farsi benedire!

Ale ha detto...

Su, su, dai... si sa che il DM lascia sempre uno spiraglino per evitare il temuto "TPK"...

Tenar ha detto...

Allora, l'occhio magico vede le armature, Drev identifica i bestioni. Gli eroi, per nulla pressati, si consultano. Non abbiamo un picchiatore, sono immuni a metà dei nostri incantesimi, che tecnica usiamo? Attacchiamo a testa bassa!!! E poi dicono che sono cattiva...
Comunque il ritorno alla vita di Leeh ha dato vita a scene comicissime di ordinaria incomunicabilità tra vivi e morti...

Mr. Mist ha detto...

Il mio giudizio, non avendo assistito alla giocata, conta come il due di briscola, ma credo che *forse* i giocatori hanno azzeccato la strategia ma sbagliato la tattica!
Mi spiego: se non avevano scelta che passare da quella stanza allora dovevano per forza confrontarsi con gli orrori, ma *forse* hanno sbagliato il modo con cui si sono confrontati: attaccando a testa bassa, quando invece potevano attirare i mostri fuori dalla stanza, o aggirarli. In ogni caso quel che è fatto è fatto, quindi ... attendo con ansia il prossimo post, o il punto di vista di uno dei tuoi giocatori!