Mentre mi dirigo verso il palazzo di Zelman, una voce carica d'angoscia mi chiama: "Jamila!" E' Yerodin. Lo saluto perplessa, lui mi corre incontro e mi stringe forte con le lacrime agli occhi. -"Ma che ti prende?" -"Per gli dei, Jay, stai bene! Questa mattina un funzionario è venuto a casa nostra per dirci che eri morta. Eravamo disperati!" Ma chi ha avuto questa brillante idea? Cerco di tranquillizzarlo: come vede, si sono sbagliati. Quando mi sembra più calmo, gli spiego che sono in missione, di andare a casa ad avvisare mamma e papà e di aspettarmi lì, dove li raggiungerò appena potrò. -"No, non ti voglio lasciare sola! Non hai idea di quello che abbiamo passato..." Sì, ce l'ho. Tu che vieni divorato dalla lebbra. Un Jordain si sta avvicinando, lo riconosco. -"Per favore, Yerodin..." Quando si accorge dell'uomo che mi sta aspettando, si convince e mi lascia andare con un bacio sulla fronte. La guardia mi guida fino al solito salotto, dove trovo gli altri tre. Non so chi tra noi sia più contento. Li abbraccio, felice. Drev e Lee hanno l'aria di chi non dorme da giorni, Lorcan è più rilassato: "Lo sapevo che eri salva!" Le domande reciproche si intrecciano, ma siamo tre contro una e tocca a me raccontare per prima. Dopo qualche minuto compare Zelman, che vuole sapere tutto nei dettagli. Certo, ma solo dopo che mi avranno spiegato come mai la mia famiglia pensi che io sia morta!
Il gelo.
Imbarazzo generale, Lee tutto rosso guarda in giro, poi Zelman mi assicura che provvederà subito. Spiego cosa mi è successo, loro ascoltano attenti. Il capo sentenzia che evidentemente Esvele mi ha rimandata a Selunnara per avere la certezza che fossi io quella destinata a riaprire il portale e che il mio arrivo plateale in piazza non è certo passato inosservato, per cui ora sapranno di me. A questo punto è inutile mantenere la segretezza: farà in modo di renderci "intoccabili", ufficializzando il nostro ruolo alle dipendenze del governo e favorendo l'ingresso di Drevlin negli Anziani. Ci scambiamo un'occhiata d'intesa: il mago sogghigna soddisfatto, per me è una liberazione. Adesso non hai più motivo di guardarmi con quell'aria affranta, i tuoi sensi di colpa non servono più. Sei libero di fare quello che vuoi senza alcuna conseguenza per me. Se non basta a ridarti il sorriso...
Chiedo a Zelman di farmi risultare diplomata in qualche scuola, in modo che nessuno possa minacciarmi con i segugi magici o mettere in discussione la mia magia. Dice di considerarlo già fatto. Drevlin commenta divertito che è incredibile che persino io alla fine abbia raggiunto il dimploma... Ah ah! Prenderò questo tuo rinnovato senso dell'umorismo come un segno positivo.
Anch'io voglio sapere cos'è successo a loro: il golem non poteva uscire dalla stanza dove lo abbiamo trovato, per cui sono riusciti a liberarsi dal combattimento con lui e hanno affrontato Esvele, catturandola. Sono arrivati immediatamente gli emissari di Zelman per un sopralluogo nel sotterraneo, e il capo in persona li ha prelevati con una carrozza. Volevano interrogare la chierica, ma lei si è suicidata tramite un'invocazione a Shar: se la dea oscura era soddisfatta del suo operato su di me, poteva prenderla con sé. La cosa li aveva preoccupati molto. Avevano tentato delle divinazioni, ma senza successo. Poi la moglie di Lorcan in sogno li ha rassicurati sulla mia sorte e altri incantesimi avrebbero confermato che ero viva. Harbaldol e il nipote hanno abbandonato la città, rifugiandosi presso la cittadella volante delle Tenebre. Questo dovrebbe mettere relativamente al sicuro le nostre famiglie, che saranno comunque sorvegliate ma che non dovranno essere trasferite. Ora, Zelman si preoccuperà di coordinare le ricerche sugli oggetti che ci servono per aprire il portale per Selunnara, senza coinvolgerci direttamente, e nel frattempo ci allontanerà da qui affidandoci una missione diplomatica sul confine col Dambrath.