mercoledì 29 giugno 2011

65b CIBO PER RAGNI

 Le serve un giorno per attrezzarsi e poi partiamo. Lei è di poche parole, Lorcan invece è in fase “euforica” e sfodera tutto il suo senso dell’umorismo che puntualmente si frantuma sul gelo di Tamil. Li lasciamo fare, uno dei due si stuferà. Penso lui. In effetti è da qualche giorno che il bardo è tutto sfarfallante, alla fine si decide a confessare: diventerà papà per la seconda volta! Cosa? In mezzo a tutto questo casino tu pensi a un altro figlio? Ma congratulazioni! … Ho capito, se sarà incinta o se dovrà badare a un neonato tua moglie non farà storie per andarsene da Selunnara quando e se tornerà nel Faerun; la visione del sotterraneo ti aveva mostrato la sua morte non appena la cittadella avesse varcato il portale, e tu stai prendendo provvedimenti a modo tuo… Spero davvero che vada tutto bene e che tu possa goderti fino in fondo questa gioia.
  Avanzare nella giungla non è uno scherzo, ci atteniamo alla lettera alle indicazioni della nostra guida e, a parte uno sciame d’api inferocite che ci attacca, per i primi due giorni procediamo piuttosto spediti. Alla sera però Drev ha i brividi, deve avere la febbre, speriamo che basti il riposo per rimetterlo in sesto. Preferisco dormire tenendomelo vicino, così se dovesse star male durante la notte me ne accorgerei comunque. Il giorno dopo non sta ancora bene: dobbiamo rallentare e si stanca tremendamente. Quando ci fermiamo per accamparci è sfinito, scotta e respira con l’affanno. Usiamo uno dei nostri cura malattie, non possiamo rischiare che si aggravi. La notte dormo ancora accoccolata a lui nonostante il caldo; il suo respiro rallenta, il cuore si calma e il suo corpo lentamente si rilassa. Il riposo questa volta è ristoratore e alla mattina il mio maghetto è come nuovo. L’inconveniente di giornata è una muffetta biancastra che colpisce me e Drev. Mano magica, unguenti, gratta gratta… non sembra nulla di grave. Speriamo… Lorcan si lagna per il fatto che ne abbiamo sempre una. Si vede che i tiefling non sono un bersaglio gradito, buon per te! Pensa piuttosto a non farti sgamare da Tamil, che non mi sembra tanto ben disposta… Invece il camuffamento regge solo un altro giorno; durante una breve sosta per il pranzo sento le urla della ragazza contro Lorcan. Si è accorta delle ali da pipistrello e non l’ha presa bene. Drev non è presente, mi affretto a intervenire. Ci accusa di averla ingannata, di aver tradito la sua fiducia ed è quasi sul punto di andarsene. No no no! Pensa a Talassar… Cerco di calmarla, spiegandole che il bardo non mostra il suo vero aspetto proprio perché provoca reazioni di questo tipo. Lei insite che avremmo dovuto dirglielo subito; e perché, per essere sicuri che rifiutasse di accompagnarci? Perché si preoccupa tanto? Mezro non si farà trovare se non ne siamo degni, no? Lorcan si difende: “Cosa cambiava se te lo avessi detto in città?” –“Mi sarei informata!” Lui ride, ironico: “ E dove? In biblioteca?” In quella torna Drev dal suo giretto: “Biblioteca? Dove? Eh?” Ci voltiamo tutti e tre a fissarlo, senza parole. Lui, candido, imperterrita: “Chi ha parlato di biblioteca? … Ma che succede?” –“Tamil ha scoperto le alucce di Lorcan!” –“Oh, quello… uff.” Il mago fa un gesto di noncuranza e riprende a sistemarsi lo zaino come se niente fosse. Grazie per l’aiuto! Alla fine la ragazza si convince a proseguire, ma non perde mai di vista il bardo. La giungla si infittisce, in lontananza capita di sentire i passi pesanti di un dinosauro; ormai ci stiamo abituando ai rumori degli animali e della vegetazione, agli insetti, all’umidità, al terreno molliccio, ma più ci addentriamo e più forte è la sensazione di qualcosa di cupo pronto a chiudersi su di noi. Una sensazione che mi è fin troppo familiare. Pure qui? Lo sciamano al tempio aveva parlato di una divinità oscura che grava sulle giungle, una divinità dal nome impronunciabile… La sento, è un’altra forma di Shar.
 A metà pomeriggio giungiamo in un tratto in discesa, dove la vegetazione è meno fitta. Tamil ci avverte di fare attenzione perché il terreno è molto scivoloso, io riesco a stare in piedi ma Drev cade lungo disteso e scivola per alcuni metri senza che riusciamo a fermarlo. Da sotto le foglie si intravede una strana sostanza grigiastra, l’urlo di Tamil “è una trappola!” giunge troppo tardi: un enorme ragno nero si avventa su Drev ed inizia a imbozzolarlo. Ė comparso dal nulla, non era nascosto. Si muove nelle ombre! O ca**o! Se lo porta via rischiamo di non ritrovarlo più! Panico. L’istinto è di gettarsi sulla bestia, ma le urla di Lorcan, di Malik e la vocina della ragione che scolpisce Selunnara tra i miei pensieri mi frenano. Così è un suicidio, però non posso permettergli di sparire. Mi proteggo con i migliori incantesimi che ho mentre cerco di raggiungere il ragno senza cadere, solo per vederlo scomparire con il corpo di Drev. NOOOOOOOO! So che dalle mie labbra non è uscito alcun suono, eppure è come se tutti avessero sentito. Mi lancio giù nel tentativo irrazionale di capire dove possa essere finito il mago, Lorcan mi grida che possiamo provare a localizzarlo con un incantesimo, di fermarmi – non c’è tempo! – ma scivolo in malo modo e mi rialzo giusto in tempo per fronteggiare quell’obbrobrio nero che incombe su di me. Ridammelo, stro**o! Ė normale provare sollievo nel trovarmelo addosso? Almeno non stai banchettando con lui. E poi, non è detto che tu riesca a prendermi… Sento il sibilo delle frecce di Tamil, una zampata mi scaraventa a terra e non riesco a lanciare un incantesimo prima che il ragno mi morda. Il mio corpo si paralizza, il terrore nel sentire la sua tela appiccicosa che mi avvolge resta muto. E devastante. Vengo trascinata via nell’ombra.

4 commenti:

jamila ha detto...

1) ignoro perché a metà post abbia deciso di cambiare carattere. Non c'è stato verso di sistemarlo, sorry.

2) Se volete avere maggiori delucidazioni in merito allo scontro tra J e il ragno, andate a rileggervi il post "Sbagliare è umano, perseverare..." sotto l'etichetta Malasuerte.

3) Ieri ho usato per 10' UN ALTRO personaggio che doveva seccare una guardia all'uscita di una prigione. Attacco: 20! confermato da un altro 20 (!!) e da un 15. Seccato con un colpo. ... ... Ditemi che J non sconterà anche questa...

Bardoscuro ha detto...

Donne che ragionano con le ovaie... Sono più un fardello che altro, e dire che col carisma che si ritrova J. è un bell' "altro"...

Comunque vorrei far notare che Lorcan ha lo sperma che non perdona. C'è una divinità secondo me che dovrebbe fare un check progenie, secondo me... (Non dico chi per non spoilerare...) ;)

jamila ha detto...

@Bardoscuro: hai perfettamente ragione, ci vuole un bel check!
Ehm... certo che poi te la vedi tu, con tutte e due... e con un sacco di altra gente...
E poi, chissà cosa salterebbe fuori...

malik ha detto...

oltre ad essere disgustoso dal punto di vista metereologico, questo postaccio è pure pericoloso ed estremamenta mal frequentato...

e io ci casco sempre, mai una volta che me ne resti a casa comodo comodo. che vita ingrata, quella dei famigli di voi bipedi!