domenica 29 luglio 2012

102b TELETRASPORTO DIFETTOSO



 Dobbiamo scoprire cosa sta succedendo, ma il compito si presenta rischioso visto che gli slaad sembrano essere numerosi. Ci muniamo di cartina improvvisata e raccogliamo tutte le informazioni che ci possono essere utili. Drev è irritato perché abbiamo una sola pozione per rimuovere le malattie, il che vuol dire che dovremo fare molta attenzione a non essere morsi dai ranocchioni. Partiamo il giorno successivo, con l’intenzione di fare tappa alla baita dove ci siamo fermati l’altra volta. Abbiamo stabilito di muoverci anche di sera, con la penombra: ci darà il vantaggio della mia invisibilità. Sono abbastanza tranquilla, forse perché finalmente torno all’azione dopo parecchio tempo, o perché so che la mia magia funzionerà anche in questa valle. In effetti i miei incantesimi si rivelano molto efficaci nell’abbattere un behir affamato intenzionato a banchettare con noi. Incrociamo il gruppetto di slaad che è già quasi buio. Sono in tre, rossi e blu mi pare, belli grossi, e ci attaccano. Sono davvero brutti, inquietanti. In qualche modo, riescono ad evocare un’altra creatura che si scaglia contro di noi. La mia magia colpisce sempre, in più la protezione dell’anello e lo spostarmi di continuo mi consentono un’ottima copertura. Almeno fino a quando un incantesimo di Drev fallisce ricoprendo di polvere luccicante una vasta area intorno a lui, accecandomi e rendendomi visibile a tutti. E consentendo agli avversari di arrivarci addosso. Ahia! Un dolore pulsante e della roba viscida sulla spalla. No, che schifo, mi ha morso! Con un po’ di fatica ci liberiamo degli slaad, senza riportare ferite particolarmente gravi e facendo un prigioniero. Ma siamo stati morsi tutti e tre. Ecco! E adesso? Come facciamo per scongiurare il contagio? Riflettiamo sul da farsi, secondo me non vale la pena correre rischi: dovremmo provare a recuperare le pozioni che ci servono a Selunnara, usando il medaglione di Lorcan. C’è qualche perplessità sul funzionamento del teletrasporto in una zona di magia selvaggia, ma alla fine, non trovando soluzioni migliori, si fa così. Andrò io, poi tornerò qui. Stringo il medaglione, ma non succede niente. Porca miseria… Gli altri due mi guardano perplessi. Rivolgo loro un bel sorriso e riprovo. Questa volta funziona e mi porta a destinazione. 
 Cerco di essere il più concisa possibile con le spiegazioni per non perdere troppo tempo, ma per curarmi e procurarmi l'antidoto ci vuole un po’. Soprattutto, Rubiard fa presente che magari alcune di quelle creature sono gli abitanti del villaggio, che possono ancora essere curati e riportati alla loro vita normale. Dovremmo cercare di non ucciderli e se possibile portarli da loro, in modo che possano aiutarli. Ecco, giusto per complicare le cose…
 Mi riteletrasporto giù, ma… ma… sono senza dubbio nella zona di magia selvaggia, però non dove dovrei essere, né tanto meno dove sono gli altri. Maledizione! Malik fa una breve ricognizione, cerchiamo di orientarci con le stelle e il paesaggio; probabilmente siamo finiti troppo a est e visti i precedenti non è il caso di rischiare con un altro teletrasporto. Mi avvio a piedi salendo una collinetta, sperando di non impiegare troppo tempo. Magari anche Lorcan si fa un voletto per controllare la situazione… L’importante è che non siano stati attaccati da altre di quelle creature, con la magia di Drev a mezzo servizio potrebbe essere un problema.
 Alla fine riesco a trovare gli altri, anche perché il bardo ad un certo punto mi intercetta. Erano preoccupati dal mio ritardo, in effetti sto camminando da quasi tre ore; quando hanno visto che non tornavo si sono spostati per accamparsi in un posto più sicuro e protetto. Mentre mi accompagna da Drev, Lorcan mi dice che hanno interrogato il prigioniero: pare che lui e i suoi simili siano sottomessi a un drago blu stanziatosi in zona. Urp! Un drago blu? Beh, almeno col suo tesoro potrò sistemarmi l’equipaggiamento.

8 commenti:

Tenar ha detto...

Ecco il tipico pensiero di un PG di alto livello. I draghi servono solo a rifarsi l'equipaggiamento...

Mr. Mist ha detto...

Mi hai tolto le parole di bocca Tenar, e riadattando un vecchio adagio: "Del drago non si butta via nulla!"

jamila ha detto...

Ma no, non ero (né sono) di così alto livello da poter pensare seriamente questa cosa quando ho di fronte un drago, è solo che J è in una fase stile "Lorcan non depresso", più che altro per reazione all'umore degli altri due... Diciamo che è scaramanzia, cercare fiducia nei propri mezzi (il gruppo ha già steso due draghi...)

@Mr Mist: non sai quanto Drev prenda sul serio questo detto!!

Ursha ha detto...

E' un po' triste che quello che sia il mostro iconico che dovrebbe incutere il terrore delle forze incontrollabili della natura nelle edizioni più recenti di D&D finisca spesso per diventare una fonte di reddito per avventurieri screanzati.

Ursha ha detto...

che pessimo italiano oggi, volevo scrivere sarebbe, non sia

ursha ha detto...

Suggerirei allora un drago di Darksun, psionico / mago dal ventesimo al trentesimo livello in entrambe le classi.

Passa la voglia anche solo di andarci a parlare.

Mr. Mist ha detto...

A me personalmente il drago incute ancora molta paura perchè ha un armamentario di trucchi ed abilità (e non mi riferisco al solo soffio) con cui mettere a dura prova anche avventurieri esperti! Un drago poi che riesce a mettere in riga così tanti Slaad tra cui anche quelli rossi allora è di sicuro un gran brutto cliente!

jamila ha detto...

J sta solo facendo la "Spaccona" tra sé e sé. In realtà, il piano di attacco del drago prevede una rapida fuga non appena la situazione dovesse mettersi male. è chiaro che arrivare preparati dà qualche vantaggio, come ha dimostrato lo scontro col drago d'ombra (la master aveva comunque tirato ogni round per vedere se si accorgeva di noi e il drago non era al pieno dei pf). Poi, si sa : nessuna accurata preparazione vale quanto una gran botta di c**o! (una delle poche soddisfazioni di J!)

@Mr Mist: c'è pure uno slaad della morte (e qui la gran botta di c**o l'ha avuta Drev, prima del magistrale intervento di J).