venerdì 2 ottobre 2009

10 GLI ADORATORI DELL'INCUBO

Gdraddict: "gatta ci cova"
La mattina successiva mi decido a parlare col mago in privata sede. Gli spiego tutta la situazione, compreso di aver saputo dal fermaglio (una bugia innocente) che prima apparteneva ad un Anziano di Halrua che lo teneva illegalmente e impunemente nella casa della figlia (il bastardo…). Fortunatamente Drevlin dice di non aver fatto menzione né di me, né dell’oggetto nel suo rapporto ai superiori, per cui non dovremmo avere sicari alle calcagna. Mi sembra piuttosto preoccupato, ma non vuole che lasci il gruppo, almeno per il momento.
Ora vedrà lui cosa dire agli altri, io non avrei problemi con Lee, ma temo che GP si lasci prendere la mano dalle potenzialità dell’artefatto. Insomma, sarebbe il protagonista di tutti i suoi prossimi piani d’azione… Il genasi sta rumoreggiando fuori dalla stanza, quando usciamo ci accoglie con scontate battutine a doppio senso, per poi rincarare la dose col mago quando si accorge delle nostre facce per nulla soddisfatte. Drevlin non gli dà corda, andiamo a preparare il necessario per la nostra spedizione e alla prima occasione anche Lee viene messo al corrente dei fatti di cui abbiamo discusso io e il mago in mattinata. Alla sera, guidati da un ragazzino, ci inoltriamo nei bassifondi fino ad arrivare ad un magazzino all’estrema periferia della città. I quartieri che attraversiamo sono desolanti, la gente vive in condizioni disperate, senza nulla, in baraccopoli miserevoli. Ci osservano diffidenti, io quasi non riesco a guardarmi intorno… dissimulare indifferenza è dura.
Il magazzino non sembra sorvegliato e all’interno è buio, ma optiamo per un’entrata dalla botola del tetto. Manderei Malik a controllare, se non fosse troppo impegnato a cacciare topi! Ci intrufoliamo all’interno facilmente, ma non c’è nulla d’interessante, a parte uno strano odore dolciastro individuato da GP che non riesce a staccare il naso dalle casse. Poi Lee incespica, permettendoci di trovare una botola nel pavimento seminascosta da una pesante cassa. Ci infiliamo dentro e iniziamo a percorrere un lungo passaggio sotterraneo, piuttosto stretto, in cui Malik percepisce la presenza di un grosso felino. Camminiamo per ore senza incrociare nessuno, lasciandoci alle spalle la città e scendendo sempre più in basso, mentre il silenzio viene saltuariamente interrotto da alcuni ruggiti. Infine sbuchiamo di fronte a uno strapiombo, dall’altra parte del quale due guardie armate sono appostate a protezione di un ponte levatoio chiuso. Noi siamo allo scoperto, agevoli bersagli per i loro archi, e un mago nascosto nell’ombra scaglia incantesimi su Drevlin. GP e Lee non possono fare molto a distanza, io stendo una guardia grazie a un “colpo accurato” e Drevlin riesce a sconfiggere il suo, o meglio, la sua avversaria diretta. Giusto un attimo prima che GP, presa una bella rincorsa, si lanci attraverso il baratro sfruttando la levitazione per poi agganciarsi con l’artiglio al parapetto. Il ghigno di scherno della guardia gli si pietrifica sul volto mentre tenta un’inutile difesa contro il genasi. I tre, a parte un tatuaggio leggermente magico, non hanno addosso nulla di particolare.
Oltre il ponte levatoio ci aspetta un’altra ora di cammino in un tunnel scavato nella roccia, al termine del quale c’è un’ampia caverna buia costellata da stalattiti, stalagmiti e massi dalle forme più svariate. Si sentono dei lamenti, a terra ci sono persone che sembrano agitarsi nel sonno. Ci occupiamo della più vicina a noi senza riuscire a svegliarla, evidentemente è stata drogata e poi costretta ad avere incubi per nutrire Dendar. Io e GP ci addentriamo nella grotta per raggiungere l’altro lato dove c’è una debole aura magica, ma una grossa tigre ci aggredisce. Drevlin e Lee stanno per venire in nostro aiuto quando vengono attaccati da un uomo nascosto tra le ombre. Il gattone è ben addestrato e non è semplice sopraffarlo, tant’è che GP è costretto a levitare per mettersi fuori portata e a me si annebbia la vista dopo i colpi subiti. La vocina torna, suadente più che mai. Non rischierò la nostra vita di nuovo, in fondo è solo un animale… Quando la bestia si prepara a un altro assalto, tocco il fermaglio. La tigre viene docile docile a farsi accarezzare guardandomi con occhi adoranti. Alle mie spalle è arrivato Drevlin, accortosi che eravamo in difficoltà. Blocco lui e GP prima che colpiscano l’animale, a cui ordino di catturare il suo padrone. Questi sta tentando di seminare Lee per dileguarsi, e quando la tigre lo blocca a terra non capisce più nulla. Impressionato dai “tentacoli zannuti” di Drevlin e dal fatto che controlliamo l’animale, ci scambia per gli eletti di Dendar e ci racconta tutto quello che sa. Così scopriamo che a capo del movimento c’è un certo Alì Mumara, che pare avere incantesimi clericali di qualche tipo e che abita in uno dei quartieri residenziali di Calimport. Per suo conto, rapivano delle persone nei quartieri poveri, le drogavano per indurre in loro incubi e poi le davano in pasto alla tigre quando non servivano più.
Torniamo in superficie e consegniamo sia l’uomo che la tigre alle autorità, che si occuperanno poi di recuperare le persone addormentate nella caverna e la droga lì stipata (almeno quella lasciata dal GP…). Durante il viaggio di ritorno non posso fare a meno di notare il volto scuro di Drevlin. Gli spiego che ho scelto di usare il fermaglio perché era su un animale e per non mettere inutilmente in pericolo la mia e la loro vita, ma la mia volontà è rimasta intatta, non sono stata manipolata. Le mie parole non sembrano rassicurarlo, anzi… Cerco di capirne di più, alla fine mi dice che mentre era attivo ha osservato l’artefatto e si è accorto che la sua magia non funzionava come avrebbe dovuto. Insomma, crede che si tratti di un oggetto della Trama dell’ombra e la cosa lo sconvolge. Non ho capito bene il perché l’artiglio di GP lo lasci sostanzialmente indifferente mentre il mio fermaglio lo urti da morire… Usa una magia differente, e allora? Questo lo rende di per sé peggiore di un oggetto demoniaco? Non credo… però non so molto dell’argomento. In compenso ora è chiaro lo strano sogno di questi giorni, dove vedevo il mondo attraversato dalle linee della Trama e da un groviglio di altre linee più scure… la Trama dell’ombra.
Drevlin resta molto inquieto per il resto della giornata. Arriva anche a dire che non può tacere una cosa del genere… Sta scherzando? Lo guardo fisso negli occhi: se lui ne fa parola con i suoi superiori io sono già morta, e non sarò l’unica. Pensi bene alle implicazioni e alle conseguenze di ciò che direbbe. Non riguarderebbero solo me.
Quando gli ho parlato mi sono di fatto messa nelle sue mani, e questo per paura di poter rappresentare un pericolo per il gruppo. Pensavo avesse capito, ma ora non sono più tanto convinta di avere fatto la cosa giusta. Se parla metterà in pericolo anche tutta la mia famiglia e andarmene non sarà servito a nulla. Può mettere una questione “di magia” al di sopra della vita di diverse persone? È pur sempre un mago… Almeno Lee sembra propenso a mantenere il segreto, però non è lui che decide. Speriamo in bene…

12 commenti:

Cik ha detto...

altro bel resoconto, atendo il prossimo ciao!

Alksoth ha detto...

Precisazione: Leeah ha trovato il passaggio grazie al suo fiuto ed alla sua percezione tattile superiori... che poi sia inciampato mentre cercava di indicarlo agli altri è stata solo una sfortunata coincidenza!

Libertè ha detto...

bel passo...eh già "speriamo bene"..^^

Cik ha detto...

Caro Alksoth, si è già discusso in passato sulla sensibilità TATTILE superiore di Leeah abbinata alla sua CECITA' ;-)

jamila ha detto...

Bhuaaaaa! La master ieri sera mi ha picchiata (e di brutto!)!! Solo perché sono piccola e indifesa!! Per di più me le chiama:"mi raccomando Jamila, questo tiro salvezza è di FONDAMENTALE IMPORTANZA!" Secondo voi come è andata a finire????
(Malik, grazie!)

@Lee: te le vai a cercare! Cik, se ripenso all'altra discussione rido acora adesso!
ciao a tutti

malik ha detto...

dai Jamila, non fare così, non è poi andata così male. solo, sarà il caso di provare a cambiare dadi...

malik ha detto...

ah, dimenticavo, qui urge una smentita categorica: Malik non era affatto impegnato a cacciare topi, come erratamente riportato nel post. che schifo! certe cose non le faccio.

Cik ha detto...

J mi racco e mando! attendo resoconti a pioggia!

malik ha detto...

ripensando alla scena descritta da jamila 4 post più in su, credo che alla master sia riuscito alla grande un tiro di intimidazione ai danni di jamila stessa medesima. si direbbe un 20 naturale...

jamila ha detto...

Direi allora che i tiri di intimidire le riescono sempre alla grande!! Almeno con me...

Anonimo ha detto...

I tentacoli zannuti di Evan dell'intrusione forzata? AAAAAAAh l'orrore

jamila ha detto...

Però, anonimo, vedo che sei un nottambulo!!