martedì 29 settembre 2009

9 DENDAR

Gdraddict: "La scoperta del verme solitario"
Dopo un paio d’ore ci rendiamo conto che dobbiamo assolutamente riposare, così trovo un posto riparato e ci accampiamo. Quando ormai l’alba è già alta, veniamo svegliati da Edvige che ci avvisa del pericolo: un grosso pipistrello (di giorno?) cambia forma sotto i nostri occhi diventando una massiccia bestia artigliata e zannuta simile a… a un… tasso? La “morte che cammina tra le dune”… Una voce che aleggia nell’aria ci intima di consegnarle El Edein. Credo che, esclusa Fiann, a tutti venga una piccola tentazione… di sicuro viene al mio fermaglio: “consegnalo e non avrete guai, tu puoi farlo, puoi convincerlo ad andare spontaneamente! È semplice… basta volerlo.” Cerco di scacciare la voce suadente dai miei pensieri mentre gli altri già scattano in azione. GP, Fiann e Lee si lanciano sullo strano essere, Drevlin resta a proteggere il bambino e io salgo su un masso per colpire a distanza con la balestra. Colpire… Sarà che sono ancora scossa per gli eventi della notte, al primo tentativo l’arma si inceppa e impiego un po’ a sistemarla; poi il mio dardo sibila a un soffio dalla testa del monaco per rimbalzare fuori controllo a rischio e pericolo degli altri. Meno male che non si sono accorti di nulla e nel frattempo sono riusciti ad abbattere la bestia, che si liquefa sotto i loro occhi. No, massacrare il prossimo non è decisamente la mia vocazione… Rimesso in piedi GP, atterrato dall’animale durante lo scontro, riprendiamo il cammino. Con nostra sorpresa, il genasi finalmente ci rivela che prima di finire nella bottiglia era al servizio di un potente dijinn, che era presente all’apertura del portale e che sapeva la parola necessaria per aprirlo. Sapeva, perché ora, a suo dire, non la ricorda. Commentando la cosa, arriviamo al monastero; il bimbo è felicissimo e il priore ci riceve immediatamente. Dice che è riuscito a sapere cosa siano i nostri oggetti magici e soprattutto di avere scoperto cosa si nasconde dietro il portale della cascata: in una dimensione infera ci sarebbe un essere demoniaco, Dendar, che si nutre di incubi e aspetta di diventare abbastanza potente da liberarsi e invadere il mondo per portarlo alla rovina. Questa storia non fa che peggiorare… Quindi ci viene chiesto di occuparci di un fatto probabilmente collegato alla questione, cioè la scomparsa, avvenuta qualche giorno fa a Calimport da un loro tempio, di una reliquia, più precisamente un piede del santo di cui dobbiamo ricomporre lo scheletro, trafugato dai soliti finti monaci di Ilmater. Anche Fiann deve arrivare in città per raggiungere la sede della Cabala, così mentre il priore prende accordi con la genasi, noi abbiamo il tempo di lavarci, cambiarci e riportarci alla decenza. Tutto questo sangue incrostato ai capelli, i vestiti laceri… almeno il tatuaggio non è rovinato. Non vorrei crederci, ma non riesco più a togliere il fermacapelli, allora approfitto del momento di tranquillità per parlare con la voce suadente. È una voce femminile, ora me ne accorgo chiaramente. Si diverte a non dire quali siano i termini del “patto”, si limita a suggerire che se lo vorrò potrò comandarli tutti, che se accetterò il suo aiuto avrò grandi poteri in cambio. È un parziale sollievo sentire che è la MIA volontà a decidere, almeno per ora… ma so che potrebbe mentire, che magari aspetta il momento giusto per prendere il sopravvento. Cosa accadrà se mi rifiuterò di obbedire? E se usasse le informazioni che stiamo raccogliendo per suoi scopi poco edificanti? Ora che so, non posso tacere con gli altri; si saranno pur accorti che l’aura magica della spilla è sempre più forte…
Veniamo teletrasportati a Calimport, vicino al tempietto dove è scomparsa la reliquia. Si tratta di una zona periferica della città frequentata da gente piuttosto indigente. Dopo giorni di deserto non sono più abituata alla confusione e agli odori forti; ci sono persone di ogni tipo abbigliate nei modi più diversi, anche i genasi sono abbastanza comuni. Giunti a destinazione, Fiann ci lascia per sbrigare i suoi doveri; noi ci facciamo spiegare ben bene quanto è accaduto, chi abbia trafugato il piede e apprendiamo che la setta di Dendar (creatura ben nota nelle leggende locali come una sorta di “uomo nero”) potrebbe avere una sede qui in città: il monaco non sa di preciso dove, ma ha degli informatori che potrebbero scoprirlo. In più, il religioso dà a GP anche qualche notizia sul suo artiglio: dice che potrà liberarsene solo grazie alla sua forza interiore, che tramite un gesto eclatante nato dal suo intimo e rivolto al bene potrà sconfiggere la maledizione. Dopo aver lasciato un’offerta al tempio, mentre Drevlin sbriga le sue faccende in banca noi cerchiamo una locanda dove alloggiare, tentando di contenere GP che vorrebbe trovare una sistemazione di gran lusso. Troviamo il locale che fa il caso nostro nei pressi del centro città, vicino alla zona dei mercati. Il mago arriva ben oltre l’orario di cena e pare tutto soddisfatto del rapporto inviato ad Halruaa. Chissà se riusciranno a decifrarlo… Speriamo non abbia parlato di me e soprattutto del fermacapelli!
Una notte intera a dormire su un letto vero, senza turni di guardia, senza assalti, senza artigli… persino senza sogni. Mi sembra di non riposare così da un’eternità!
Il giorno dopo ci dedichiamo a rinnovare il nostro abbigliamento piuttosto logoro e inadeguato. Drevlin paga anche i miei acquisti con le sue sovvenzioni, dato che i soldi non sembrano essere un problema. Vogliamo commentare le scarpine nuove che si è comprato GP? Il pomeriggio successivo veniamo convocati dal monaco, che ha saputo dov’è il nascondiglio degli adoratori di Dendar. Anche Fiann ha lasciato un messaggio, dicendo che il processo a Pyros è in pieno svolgimento ed è entrato nella fase più delicata, per cui non può muoversi.
Noi intanto, non avendo altre piste da seguire, non potremo che fare una visitina al covo degli “adoratori dell’incubo”. Ci sarà da combattere, sempre che gli altri mi permettano ancora di farlo…
Prima però voglio parlare con Drevlin. Lui è il “capo”, lui dovrà decidere se correre il rischio di avermi con loro nonostante la vocina suadente, lui è quello che capisce di magia e magari sa dove rivolgersi per liberarmi da questo oggetto. Inoltre, in certi modi di fare, lui mi ricorda un po’ Yerodin…

11 commenti:

jamila ha detto...

Chi non è stato tentato di consegnare il Grande Puffo alzi la mano!!

Cik ha detto...

In effetti si sarebbe consegnato lui stesso ma non è tanto il consegnarsi è il modo con cui glielo hanno chiesto, GP era un raffinato d'altri tempi ;-) e non poteva cedere a vili ricatti...!

malik ha detto...

in effetti, coloro che volevano 'impadronirsi' di GP hanno sbagliato tutto, dimostrando di non conoscerlo affatto. se al posto di un'orrida bestia zannuta e con gli artigli avessero mandato una signorina di bell'aspetto dal fare suadente ci avrebbero messo all'incirca 5 secondi netti ad avere GP nelle loro grinfie! vero, forse con Fiann lì vicino GP non si sarebbe tuffato proprio a pesce... facciamo 10 secondi

Libertè ha detto...

Bella la frase "la morte che cammina tra le dune" molto suggestiva

Cik ha detto...

vedo che GP è per voi un libro spalancato, soprattutto per Malik :-D

Tenar ha detto...

Ecco dove ho sbagliato. Cavolo. Dovevo mandare "La Escort che cammina tra le dune"

malik ha detto...

credo che così avresti avuto più successo
:-)

Cik ha detto...

Paragonato al Berlusca, povero GP che misera fine...

Cik ha detto...

ma solo per mia cultura ma Escort? ma una volta non si chiamavano bagasce? certo Escort è più elegante ma la mia Ford potrebbe offendersi....

jamila ha detto...

In effeti con "la signorina di facili costumi che cammina tra le dune" master Tenar avrebbe preso 2 piccioni con una fava(!): 1 GP si sarebbe consegnato sponte sua e mooolto volentieri, 2 le legnate conseguenti di Fiann gli avrebbero fatto certamente più male di quelle che si è preso dal tasso zannuto!
E attenti con certe allusioni, non vorrete mica farmi chiudere il blog così presto!

malik ha detto...

chiedo profondamente scusa a GP! ti assicuro che non era mia intenzione fare certi paragoni. lo sai che considero GP un mito