venerdì 25 settembre 2009

7 RAPIMENTO

Gdraddict: "I bambini fanno Ahaa!"
Non trovo più la magia dentro di me, perdo completamente il controllo. Percepisco gli altri che cercano di calmarmi, ma come possono capire quello che mi sta succedendo? Non so quanto impieghi Lee a tranquillizzarmi un po’ e a convincermi a riposare. In effetti, il mattino dopo va meglio: riesco di nuovo a usare la mia magia e il senso di spossatezza è quasi svanito.
Ci incamminiamo verso il monastero e il viaggio procede senza imprevisti, a parte un qualcosa di simile a un pipistrello che svolazza in pieno giorno. Sarà la “morte che cammina nel deserto” venuta a controllarci? Fortunatamente non abbiamo modo di scoprirlo.
Per la verità accade anche un’altra cosa: sento una vocina insinuarsi nella mia mente e sussurrare “dominali, dominali tutti, a uno a uno… ti basterà volerlo, pensarlo… sarà semplice!” Mi inquieta che di colpo l’oggetto abbia deciso di manifestarsi, mentre finora si è ritratto ad ogni tentativo di capirlo. Perché l’ha fatto? Non c’è pericolo, non sta accadendo nulla di particolare… cosa può averlo spinto? Forse l’artiglio? Dovrò trovare il modo di capirne di più.
Giunti in prossimità del monastero vediamo un certo movimento di monaci: ce ne sono una ventina ai piedi della collinetta, piuttosto agitati. Arrivati da loro, scopriamo che sono in allarme perché uno dei ragazzini usciti per raccogliere erbe è scomparso. Pare che abbiano trovato delle tracce, ma per ora i fatti sono confusi. Mentre cercano di far luce sull’accaduto, noi parliamo con il priore e lasciamo a lui i libri e le pergamene che abbiamo recuperato a Makal per ricavarne tutte le informazioni possibili. Poi finalmente posso lavarmi! Mi godo ogni singolo momento in cui l’acqua scivola sulla mia pelle, portandosi via gli ultimi segni di quel luogo logorato dal male. Riposo un’ora prima della cena con il priore. Al monastero vige l’austerità, ma trovo il cibo molto buono. Discutiamo con il monaco di quello che abbiamo scoperto e delle nostre supposizioni. Poi ci viene detto che probabilmente il bambino scomparso è stato rapito: hanno trovato altre tracce oltre alle sue e ci sarebbe bisogno che qualcuno vada a cercarlo. Loro non sanno gestire questo tipo di situazioni, per cui ci viene chiesto di aiutarli. Accettiamo, veniamo riforniti di pozioni e ci diamo appuntamento per il mattino dopo. Guarda caso, all’ora prevista manca GP. Dobbiamo aspettare parecchio per vederlo comparire tutto gongolante, dicendo che ha indagato e recuperato informazioni (il bambino è un genasi dell’aria e pare abbia manifestato poteri stregoneschi). Glissa su come le abbia avute e ci dirigiamo sul luogo della scomparsa. Troviamo le tracce e capiamo che i rapitori non possono che essersi diretti per l’unico sentiero vagamente percorribile su per la collina. Camminiamo per diverse ore fino a quando giungiamo in vista di una strozzatura più in alto, un passaggio obbligato adatto a un’imboscata. Mando Malik in avanscoperta: vede due uomini di guardia nascosti ai margini del sentiero. Discutiamo brevemente sul da farsi, poi GP e Lee decidono di andare a parlamentare. Tornano dopo pochi minuti accompagnati da un genasi dell’aria armato che ci scorta in un accampamento nascosto e piuttosto organizzato. Fanno problemi con Drevlin, che non è ben visto, forse perché mago. Veniamo ricevuti dal capo, un genasi del fuoco di nome Pyros vestito elegantemente: accoglie cordialmente GP e me, mentre tratta da esseri inferiori i due umani. Non riesco ancora a credere di essere un’aasimar… Nel campo ci sono 6 genasi: Pyros e la sua guardia del corpo (una genasi del fuoco di nome Fiann), due genasi dell’aria (la ragazza, Shawaly è molto carina; Fernal è piuttosto scontroso), e due genasi della terra taciturni, tutti inquadrati in una gerarchia rigida. Il bambino è con loro, ma non ce lo lasciano vedere perché sta riposando. Il vero problema è che GP qui si sente molto a suo agio e restiamo allibiti a sentirlo cantare una ballata, tra l’altro pregevole, sul portale della cascata! È ufficiale, è veramente pazzo!! Credo che se sapesse farlo, Drevlin lo incenerirebbe sul posto mentre svela a Pyros tutto ciò che sa sull’argomento. In compenso, il suo spettacolino gli guadagna l’interesse del suo ospite e soprattutto di Fiann.
Veniamo confinati nei nostri alloggi fino all’ora di cena, dove scopriamo che questo gruppo appartiene a un’organizzazione segreta chiamata La Cabala che, a dir loro, vuole portare i genasi al potere nel Calimshan perché il governo degli umani è corrotto e inetto e perseguita la loro razza superiore. Dicono che il bambino ha diritto a crescere in un posto dove le sue potenzialità vengano sfruttate e non può essere lasciato a marcire in un monastero di Ilmater dove non gli faranno conoscere la vita. Il capo carismatico ha plagiato gli altri componenti, che forse non si rendono pienamente conto delle sue vere intenzioni (dice a Drevlin frasi tipo: “verrete spazzati via dal Calimshan, godetevi questi ultimi anni”…). Io e GP veniamo invitati ad unirci all’organizzazione, Lee e soprattutto Drevlin vengono trattati come feccia, ma la cosa non smonta per niente il mago che ribatte colpo su colpo (la sua magia non è certo inferiore alla loro, sa anche lui cosa vuol dire crescere in un ambiente ostile, il suo sangue non è molto diverso dal mio…) e intavola una discussione con Shawaly, che sembra la più “ragionevole” del gruppo. GP intanto fa bella mostra di sé approvando ogni affermazione di Pyros e lavorandosi Fiann (o è il contrario?). Il capo si occupa in particolare di me: ha riconosciuto il mio sangue misto (ma com’è che qui se ne accorgono tutti e io neanche lo sapevo?) e cerca di convincermi della bontà della sua causa, mentre io lo assecondo senza troppo entusiasmo. Lo trovo odioso, arrogante e il suo progetto mi sembra folle. Il problema ora sarà andarsene da qui… E quella vocina torna a farsi sentire, maliarda: dominali, uno a uno… tutti quanti!” Non ci fanno vedere il bambino nemmeno questa sera e dobbiamo ritirarci nei nostri alloggi, mentre GP si imbosca con Fiann. Almeno qualcosa di buono…
Durante il mio turno di guardia sento Pyros parlare con qualcuno: dice che “lui” è qui, che corrisponde alla descrizione e che sembra proprio quello che stava cercando. Una voce cavernosa risponde di trattenerlo per tre giorni, fino al suo arrivo. Non mi piace: per me GP si è infilato in guai grossi, enormi… e non è mai capace di tacere, accidenti a lui!
Eccolo che torna, tutto spettinato e con un sorrisino soddisfatto. Speriamo non si metta a fare un resoconto dettagliato della sua nottata! Chissà se ora i neuroni, non più soffocati a morte dagli ormoni, ricominceranno a funzionare in maniera decente…
Drevlin intanto ha mandato Edvige al monastero con un messaggio per i monaci e cominciamo ad approntare un piano per la fuga. Fuggire furtivamente con un bimbo, un cieco e uno che non vuole andarsene non sarà cosa semplice… Pare anche che per il campo giri un serpentello, probabilmente il famiglio di Pyros.
Il mattino dopo finalmente possiamo vedere il bambino. Sta bene, ma è un po’ spaventato e vorrebbe tornare dai monaci. Lo tengono chiuso in una stanza senza finestre e la cosa lo infastidisce. Esce solo per poco tempo insieme a Fiann, che è piuttosto materna con lui.
Decidiamo di non agire subito, per studiare meglio la situazione e vedere di andarcene evitando scontri cruenti che potrebbero mettere a repentaglio anche la vita del bambino. Chiacchierando con Drevlin, scopro che anche lui ha delle doti da stregone e che per questo durante l’infanzia è stato maltrattato. Ecco svelato il perché sia un mago di Halruaa diverso dagli altri.

3 commenti:

Nik ha detto...

Diverso, migliore, più forte, più veloce.

-l'uomo da sei milioni di pezzi d'oro-

jamila ha detto...

Mi sembra che il tuo ego stia raggiungendo dimensioni preoccupanti...

malik ha detto...

pensavo piuttosto il mago da sei milioni di draghetti (rigorosamente truzzi)