venerdì 3 settembre 2010

VERSO IL VILLAGGIO (Mystara)

Il punto di vista è quello di Kayleigh

Ormai scende la notte, raccomando di fare attenzione perché potrebbero esserci in giro altri lupi. Predisponiamo i turni di guardia, non è che sia proprio tranquillissima quando mi corico ma non succede nulla. Al mattino ripartiamo. Al solito il mio corpo sa da solo ciò che deve fare e la mia mente si svaga. Chissà se una volta al villaggio si arrangiano. Sarebbe meglio se parlassero loro… Io mi rifornisco e poi dovrei trovare una maniera veloce per tornare a nord. Eh, mica facile. Ma qui non ci sono eremi che fanno al caso mio! Va be’, con loro due non è andata male, finora è filato tutto liscio. Magari poco per volta le cose si sistemano da sole.
 … No, niente di così scontato, vero Antonius? A te piace essere originale…
 I miei due compari si muovono sciolti e senza fare rumore, lui è sempre un po’ inquietante, con ’sti occhi violetti che scrutano ovunque. Ci fermiamo per pranzare, scambiando alcune parole. Oz proferisce verbo solo se direttamente interrogato. Se gli va, naturalmente. Ha l’aria di chi raccontando il suo passato parla di sé in terza persona… brrrrrrrrr! Kelsia tenta qualche domanda sulle fate. Anche a me, non paiono malvagie… Lui puntualizza: non ha detto malvagie, semplicemente PERICOLOSE! E lui lo sa bene perché ci ha vissuto assieme.
 La nostra amena conversazione viene interrotta da un forte rumore di sterpi spezzati e fronde abbattute in rapido avvicinamento dal folto del bosco. Kelsia molla il boccone di pane e formaggio e si lancia al riparo, io mi fiondo dalla parte opposta tendendo l’arco e il biondino si defila abilmente. Una creatura piccola, piedona e con una barba verde che lo ricopre per metà entra urlando nella radura. Inciampa nel nostro piccolo “campo” e scivola a pelle d’orso per diversi metri, sempre urlando. Strike! (non so che vuol dire, ma questa esclamazione mi è sempre piaciuta!) Non ho mai visto un essere del genere. Nemmeno nelle mie divagazioni mentali. E lì, ho visto cose che voi umani… Oz esce allo scoperto e prova a comunicare con la creatura. Quella in tutta risposta si copre la testa con le mani e si accuccia singhiozzando terrorizzato. O ci sta pigliando per i fondelli… Oz fa un altro tentativo. No no, è proprio terrorizzato. Usciamo anche io e Kelsia. Lo spilungone usa uno strano linguaggio che il barbuto verde comprende. In maniera incoerente, capiamo che la sua famiglia è stata sterminata dai goblin e lui è scappato. Dai goblin? Ma se si azzardano ad attaccar briga solo quando sono in schiacciante superiorità numerica e al primo segno di mala parata se la danno a gambe! Poi quelli del sud non hanno mai creato problemi. Mi consulto con gli altri, decidiamo che è meglio controllare. Non è difficile trovare il posto: l’omino verde nella sua fuga disperata in linea retta ha aperto una pista visibile anche a un cieco. Nella boscaglia fittissima si apre una radura intorno a un’enorme quercia. Cadaveri di creature simili al fuggitivo e di goblin sono sparsi ovunque. Oz sembra concentrato su qualcosa, poi, mentre Kelsia si nasconde e parte in ricognizione a sinistra, mi sussurra che c’è qualcuno di invisibile che si sta nascondendo dietro l’albero. Ora, questo non parla con chi è visibile ma vede pure gli invisibili… Non è tanto normale! Va bene, io vado a destra. Oz intima al tizio di uscire allo scoperto. Poi ci parla in una lingua che ignoro. Rilassato. Non sembra essere un pericolo. Aspetto qualche minuto e quando gli passa una pozione di cura esco allo scoperto. L’essere torna visibile mentre sbuca anche Kelsia. Si tratta di uno Chevall, dall’aspetto di un centauro col tronco da elfo. Teoricamente potrebbe essere ferito solo da armi magiche, e i goblin non ne avevano. E come ci sono riusciti? Dice (in elfico) che li hanno trovati (!) e attaccati, intenzionati a massacrarli tutti; sembravano invasati, assetati di sangue e combattevano fino alla morte. I goblin?! Gli parliamo dei lupi e dei Worg. È da qualche settimana che nella foresta succedono fatti strani. E non venite a dirmi che c’entro io perché io ho girovagato per la foresta A NORD!! È come se si stesse diffondendo una specie di malattia. Ecco, ci mancava solo il contagio rabbioso. Prima arriviamo ad Armstead, meglio è. Il centauro parte per controllare la caverna da cui noi siamo usciti e noi ci rimettiamo in cammino verso il villaggio. Però, tutta questa storia non mi convince. E Oz dev’essere veramente paranoico se controlla di continuo anche ciò che non si vede. Paranoia uguale bella dose di guai sulle spalle (dillo a me!). Visto papà? Questa volta non servono le tue raccomandazioni.
 Porca vacca! Ero così assorta nei miei pensieri che sto andando dalla parte sbagliata. Fammi controllare… Cavolo, ho ciccato di brutto! Vediamo almeno di non sp***anarci: niente dietrofront, un giro un po’ più largo e torniamo scendendo di là… Nessuno dice nulla, solo un’espressione un po’ perplessa. Però, qui, ci sono delle orme. Gruppetto di… goblin. Tra i 4 e i 10? Avviso gli altri due e vado in avanscoperta. Silenziosa e agile come un gatto. Poco dopo, trovo cinque goblin in cerchio che danzano urlando esaltati intorno al corpo di un militare. Infierendo sul cadavere. No, non si fa! Tendo l’arco: tiro rapido. Entrambe le frecce a segno. Non ci avete capito niente, eh? Riprovate! Scoppia la rissa, mentre arriva anche Oz. In due mi sono addosso. Il sibilo della mia lama sul fodero, il silenzio totale nella mente. Solo la danza dei movimenti. Il biondino va di incantesimi arrostendo a piccole dosi gli avversari; Kelsia è micidiale, avanza furtiva fiancheggiando e ne finisce un paio. La mia spada bastarda si fa valere, anche se vengo ferita di striscio alle costole. In breve, il gruppetto è sterminato. Oz, anche lui leggermente ferito, controlla i corpi dei goblin; io e Kelsia quello del soldato. Lei pare molto interessata alle sue 5 monete d’oro, ma non osa intascarsele tutte. Io invece riconosco l’insegna. Il tizio sembrerebbe un messaggero, frugandolo per bene trovo anche la missiva. Spedita da Armstead, è per il forte sulle montagne. Beh, la riporterò al villaggio e manderanno qualcun altro. Però… posso sempre dire di averla trovata già aperta… mica mi sottoporranno ad interrogatorio per questo! … … Oh, agli inferi! Apro. Armstead è assediata dai goblin e chiede aiuto alle guarnigioni del forte. COSA? Eppure ho letto bene. Devo avere una strana espressione perché gli altri due mi stanno fissando: signori, cambio di programma! Si va al forte. E di corsa! Concordano.

2 commenti:

Tenar ha detto...

Sono indietrissimo con le avventure di Kelsia! Recupererò, prometto, appena avrò un po' di tempo...

jamila ha detto...

Si fa quel che si può ;-)