martedì 26 giugno 2012

98b AGGUATO ALLA FIERA



 Torno a Selunnara un po’ più sollevata, anche se non sono comunque tranquilla. Mi avvio verso casa mentre Malik riporta il medaglione a Rubiard. Non è vero che il destino di Vattick riguarda solo lui… Se viene “annullato”, se è costretto a vivere prigioniero, è come darla vinta a Shar e dimostrare che ha ragione. Ci sta provando anche con me: farmi terra bruciata intorno per dimostrarmi che lontano da lei non c’è che il fallimento. La maledizione, l’accanirsi sulle persone che mi stanno vicino, servono sostanzialmente a questo. Vuole vincere umiliandoci. Chi le volta le spalle non deve avere possibilità di riscatto: l’unica scelta deve essere servirla. Che senso avrebbe il coraggio di Vattick se poi di fronte a sé trova solo il niente… Espiare? Non così. Ha già la consapevolezza di ciò che ha fatto… Sarebbe come spingerlo di nuovo da Shar; lei lo rivorrebbe, un’arma ancora più affilata dall’odio e dal rancore per il nostro mondo. Oppure morto.
No, non andrà così! La dea oscura vedrà che il bene è più forte, perché sa germogliare anche in mezzo alle sue rovine e non lotta solo per se stesso. E Vattick è capace di amare…
E io devo dire a Drev che ho chiesto di proteggerlo.
Ma anche no…
Sì, devo dirglielo. E lui si arrabbierà perché sarà geloso, e io avrò ancora più paura di sfiorarlo… 
 Vengo bruscamente riscossa dai miei pensieri dalla pietra comunicante nella mia tasca. È Yerodin che conferma il via libera per l’invito della mia famiglia selunnarita al suo matrimonio. Ormai sono sulla soglia di casa, tanto vale dirlo subito ai miei così c’è il tempo di organizzarsi per bene. Alla mia proposta sono entusiasti, più di quanto mi aspettassi. Voglio dire, prevedevo che Mayuri cominciasse a saltellare di qua e di là, come di fatto sta avvenendo, ma pensavo che i miei tentennassero un po’. Forse è il caso di tenere un discorsetto sulle indispensabili “norme di sicurezza” da seguire nell’occasione… NON bisogna dare nell’occhio, cercheremo un padiglione un po’ appartato e riparato dal sole, bisogna assolutamente prevedere delle protezioni contro individuazioni e altre amenità del genere. Soprattutto Mayuri deve contenere la sua curiosità e la voglia di fare domande! Si spegne all’istante. Non pensavo di avere questo potere su di lei… Cerchiamo di discutere tutto nei dettagli, finché veniamo interrotti dal ritorno di Drev.
 E il gelo cala immediato. È nero, nerissimo, e soprattutto ha gli abiti sporchi di sangue. Che diavolo… Mi alzo allarmata, lui minimizza e svicola di fronte ai miei e trova una scusa per portarmi via e parlare in privato. Ma si può sapere che è successo? –“Lo vorrei sapere anch’io! Ma Zelman mi sente, ca**o! Mi hanno teso un agguato nel bel mezzo della fiera dei mostri, senza che nessuno muovesse un dito! Ma dove stanno i segugi magici quando servono?! Una Tenebra con un cagnaccio al seguito mi ha steso con un dardo soporifero” Il ranger di mio marito, il nostro capo della sicurezza! E perché? Perché voleva interrogarlo: gli ha puntato un coltello alla gola – ed evidentemente ha premuto un po’ troppo… - e gli ha chiesto se la sparizione di Vattick era colpa nostra, se lui c’entrava qualcosa. Gli ha fatto intendere che avrebbe capito se avesse mentito. Drev ovviamente è caduto dalle nuvole… e ora mi guarda con aria accusatoria. Non ho avuto il tempo materiale di dirtelo… -“Mi ha chiesto se sapevo dov’era il principe, mi ha rivolto delle minacce - e ce n’erano anche per te - e mi ha lasciato andare. Si è dileguato indisturbato!” Mi passo una mano sulla fronte, pensierosa. Lui mi guarda con una smorfia ironica: “Ma che razza di considerazione aveva per te ’sto pazzo? Ti ha dato della pu**anella”…” –“Mh? No, con lui non ci sono mai stati problemi. Di sicuro riportava il pensiero di Mattick, figurati… e poi sarà arrabbiato, era molto legato a mio marito” E dal suo punto di vista, la fedifraga sarei io…
 Gli occhi di Drev si fanno serissimi: “Tu non sai niente di questa storia?” Sospiro, gli spiego che tramite divinazioni ho individuato Vattick e che in mattinata ho parlato con Loryn. Non riesco a capire come la prenda: qualunque cosa provi, non traspare nulla. È la cosa giusta, lo capisci anche tu. Resta in silenzio per qualche minuto, poi piccato esclama che domani andrà da Zelman per farsi spiegare coma mai una Tenebra possa passeggiare libera e bella nel posto più affollato e “controllato” della capitale! In effetti... Voglio accompagnarlo, così discuteremo anche sulle misure di sicurezza per il matrimonio di mio fratello. Visto il precedente… -“Appunto! Direi che è una saggia idea!” 

16 commenti:

Mr. Mist ha detto...

La mia idea di vittoria sul male è decisamente influenzata dall'aver giocato e letto Ravenloft in questi anni, vista la carenza quasi totale di happy endings in quell'ambientazione ho iniziato a pensare che il solo liberarsi dal giogo e dalla sudditanza del male (impersonato dalla divinità - npg- potere oscuro di turno) sia di per sé una vittoria! Vattick quindi per me ha già vinto e quale che sia il suo futuro, il fatto che di fronte a Shar non sia più disposto a piegarsi (sebbene Shar possa ancora facilmente spezzarlo) comporta comunque per lei il fatto che la volontà di un mero mortale è stata più forte della sua!

jamila ha detto...

Te la faccio semplice: J non sopporta l'idea che la scelta di Vattick equivalga a un suicidio, anche perché sa benissimo di avere avuto un peso notevole in questa scelta. Ergo, non vuole sentirsi in qualche modo responsabile della sua morte (ricordi la minaccia di Shar nel sotterraneo del demone fagocita ossa? "Cadranno tutti, per colpa tua. è l'amore che provano per te che li condannerà". Non vuole darle ragione!).

Tenar ha detto...

Che gioia masterizzare con giocatori così. Sono da applausi, tutti

jamila ha detto...

...
è per via dei nostri pipponi mentali???
;-P

Mr. Mist ha detto...

Il ragionamento di J le fa onore ma per farla semplice anche volendo J non può salvare tutti i suoi amici - compagni - ex mariti da Shar e dai suoi sodali può solo rispettare i motivi che hanno spinto i suoi compagni - amici - ex mariti a scegliere di rischiare le proprie vite per la speranza che lei incarna!

Nik ha detto...

@Mr Mist: hai centrato il punto. In pieno. "Attenzione Spoilerone" Comunque non c'è stato verso di farlo capire a J.

jamila ha detto...

@Mr Mist e Nik: non potrà salvarli tutti, il che non vuol dire che non ci debba provare o li debba lasciare al loro destino: già salvarne qualcuno è un buon risultato... e poi, cercare di recuperare Vattick non ha comportato rischi particolari.
Insomma, J è una diciottenne e celestiale (un filino "buona", giusto un filino), forse non è ancora venuta a patti con questa scomoda realtà.
"Attenzione Spoilerone": chissà quanti cazziatoni mi beccherò nel seguito...

Mr. Mist ha detto...

Alla fine io penso che ciò che spinge J ad agire così sia la giovane età e l'idealismo (perdonatemi la parolaccia) che non accetta i compromessi, ci sono molti personaggi buoni che sono dovuti venire a patti con questa triste realtà e spesso a loro spese. Questo non significa che siano insensibili o meno determinati a rischiare la vita per un amico in difficoltà, solo hanno imparato più o meno bene a portare il peso della perdita di amici e compagni d'avventura sulla propria coscienza.
Quanto allo spoilerone please non cazziare nessuno Tenar, non è colpa loro!

jamila ha detto...

No no, Tenar non cazzia nessuno. I "cazziatoni" a cui mi riferivo erano i "vostri" nei miei confronti quando leggerete il seguito della vicenda.
E sì, J vorrebbe salvare capra e cavoli...

Ursha ha detto...

Però io se fossi in Drev sviluppperei un piano di riserva per togliere l'ex marito di Jamila dalle spese giusto per tranquillità personale.

Sì lo so alcuni leggono troppo Ravenloft io invece leggo troppo Glen Cook

jamila ha detto...

Sigh... non conosco nemmeno questo scrittore...

ursha ha detto...

Non è tradotto in italiano. Ha scritto un dark fantasy / horror veramente a tinte fosche che racconta di un esercito mercenario al soldo di una fazione di maghi. Il problema sta nel capire quale è il male assoluto fra i vari contendenti poiché il bene non esiste.

Si può stare sicuri che se in una pagina succede qualcosa di solo vagamente felice tre pagine dopo si è già tramutato in un orrendo disastro.

Io sono riuscito a leggere i primi quattro ma poi ho dovuto prendermi una pausa che è ancora in corso perchè il finale era veramente avvilente. Resta solo un cumulo di cadaveri e una mano di donna che sporge e cerca un appiglio.

Ammetto però che è una serie di libri che ha influenzato molto il mio modo di fare game mastering negli ultimi 3 anni.

jamila ha detto...

Non penso proprio di essere in grado di leggere un romanzo direttamente in inglese. E poi, se siamo sul versante dell'horror, non è il genere che mi attira. Non sono una patita del lieto fine, ma farmi del male anche nella pura evasione, magari no.
Non credo che giocherei in un'ambientazione simil-horror; se devo giocare per stressarmi ancora di più, allora preferisco non farlo.

Mr. Mist ha detto...

Il fatto di stressarsi è relativo e personale, io ho perso dei personaggi a Ravenloft che amavo mi è dispiaciuto ma ho continuato a giocare pensando che ci fossero altri personaggi con storie degne di essere raccontate, considerando che a volte un happy end può coincidere con la morte di uno o più eroi che spendono la loro vita per qualcosa d'importante ed allora secondo me la cosa ci può stare, eppoi torno a scrivere che non si può sempre salvare tutto e tutti per quanto disperatamente ci si provi!

jamila ha detto...

è naturale che sia una cosa personale: qualcuno evidentemente non si stressa ;-)
La morte di qualcuno, compreso il proprio PG, ci sta, ogni giocatore la mette in conto e la accetta. Se devo morire per realizzare il mio obiettivo, ci sta tutta! Senza rischio poi, ti diverti meno. Non è quello il problema; non sono un patita del lieto fine, ma se già l'ambientazione è estremamente cupa, "senza speranza", e l'alternativa in ogni sessione è il peggio o il peggio ancora, beh, non credo lo troverei molto rilassante... Poi de gustibus, non sto mica a discutere sul fatto che agli altri debba piacere o meno. Anzi...
Lo so che non si può salvare tutto e tutti, ma J come PG, per allineamento, poteri empatici (che incidono parecchio!), età, back ground e legami personali particolari con gli altri PG (e PNG), è per forza portata a pensare e ad agire così. Idealista? Può essere. Non vuole rimproverarsi di non averci nemmeno provato. Se va male, può sempre dire di aver fatto il possibile. Che c'è di sbagliato?

Mr. Mist ha detto...

Non c'è nulla di sbagliato J ne abbiamo già parlato, vuoi provarci fallo pure, alla fine come dici tu è il fatto di non averci provato la cosa peggiore, non il fatto di non esser riuscita a salvarlo.
Per il resto non credo che troverai mai un giocatore che non si stressi dopo la morte del proprio personaggio e nemmeno un master che non abbia dei problemi a gestire la cosa se poi la campagna ne va a soffrire. Per il resto è come dici tu: de gustibus, ci sono ambientazioni dove la vittoria arriva liberando intere nazioni dalla piaga del male ed altre (come Ravenloft) dove la vittoria può essere anche salvare un solo essere umano da un demone che ne infesta i sogni o curare una persona dalla follia e magari a prezzo della perdita di un compagno! Sono soddisfazioni che danno comunque un po' di speranza (magari quella di uno sciocco) poi ci sono i fallimenti, con cui ognuno credo prima o poi si deve confrontare e con cui bisogna convivere se non si vuole impazzire!