Torno a
Selunnara un po’ più sollevata, anche se non sono comunque tranquilla. Mi avvio
verso casa mentre Malik riporta il medaglione a Rubiard. Non è vero che il destino di Vattick riguarda solo lui… Se viene
“annullato”, se è costretto a vivere prigioniero, è come darla vinta a Shar e
dimostrare che ha ragione. Ci sta provando anche con me: farmi terra bruciata
intorno per dimostrarmi che lontano da lei non c’è che il fallimento. La
maledizione, l’accanirsi sulle persone che mi stanno vicino, servono
sostanzialmente a questo. Vuole vincere umiliandoci. Chi le volta le spalle non
deve avere possibilità di riscatto: l’unica scelta deve essere servirla. Che
senso avrebbe il coraggio di Vattick se poi di fronte a sé trova solo il
niente… Espiare? Non così. Ha già la consapevolezza di ciò che ha fatto…
Sarebbe come spingerlo di nuovo da Shar; lei lo rivorrebbe, un’arma ancora più affilata
dall’odio e dal rancore per il nostro
mondo. Oppure morto.
No, non andrà così! La dea oscura vedrà che
il bene è più forte, perché sa germogliare anche in mezzo alle sue rovine e non
lotta solo per se stesso. E Vattick è capace di amare…
E io devo dire a Drev che ho chiesto di
proteggerlo.
Ma anche no…
Sì, devo dirglielo. E lui si arrabbierà
perché sarà geloso, e io avrò ancora più paura di sfiorarlo…
Vengo
bruscamente riscossa dai miei pensieri dalla pietra comunicante nella mia
tasca. È Yerodin che conferma il via libera per l’invito della mia famiglia
selunnarita al suo matrimonio. Ormai sono sulla soglia di casa, tanto vale
dirlo subito ai miei così c’è il tempo di organizzarsi per bene. Alla mia
proposta sono entusiasti, più di quanto mi aspettassi. Voglio dire, prevedevo
che Mayuri cominciasse a saltellare di qua e di là, come di fatto sta
avvenendo, ma pensavo che i miei tentennassero un po’. Forse è il caso di tenere
un discorsetto sulle indispensabili “norme di sicurezza” da seguire nell’occasione…
NON bisogna dare nell’occhio, cercheremo un padiglione un po’ appartato e
riparato dal sole, bisogna assolutamente prevedere delle protezioni contro
individuazioni e altre amenità del genere. Soprattutto Mayuri deve contenere la
sua curiosità e la voglia di fare domande! Si spegne all’istante. Non pensavo di avere questo potere su di
lei… Cerchiamo di discutere tutto nei dettagli, finché veniamo interrotti
dal ritorno di Drev.
E il gelo cala
immediato. È nero, nerissimo, e soprattutto ha gli abiti sporchi di sangue. Che diavolo… Mi alzo allarmata, lui
minimizza e svicola di fronte ai miei e trova una scusa per portarmi via e
parlare in privato. Ma si può sapere che è successo? –“Lo vorrei sapere
anch’io! Ma Zelman mi sente, ca**o! Mi hanno teso un agguato nel bel mezzo
della fiera dei mostri, senza che nessuno muovesse un dito! Ma dove stanno i
segugi magici quando servono?! Una Tenebra con un cagnaccio al seguito mi ha
steso con un dardo soporifero” Il ranger di mio marito, il nostro capo della
sicurezza! E perché? Perché voleva interrogarlo: gli ha puntato un coltello
alla gola – ed evidentemente ha premuto
un po’ troppo… - e gli ha chiesto se la sparizione di Vattick era colpa
nostra, se lui c’entrava qualcosa. Gli ha fatto intendere che avrebbe capito se
avesse mentito. Drev ovviamente è caduto dalle nuvole… e ora mi guarda con aria
accusatoria. Non ho avuto il tempo
materiale di dirtelo… -“Mi ha chiesto se sapevo dov’era il principe, mi ha
rivolto delle minacce - e ce n’erano anche per te - e mi ha lasciato andare. Si
è dileguato indisturbato!” Mi passo una mano sulla fronte, pensierosa. Lui mi
guarda con una smorfia ironica: “Ma che razza di considerazione aveva per te
’sto pazzo? Ti ha dato della pu**anella”…” –“Mh? No, con lui non ci sono mai
stati problemi. Di sicuro riportava il pensiero di Mattick, figurati… e poi
sarà arrabbiato, era molto legato a mio marito” E dal suo punto di vista, la fedifraga sarei io…
Gli occhi di
Drev si fanno serissimi: “Tu non sai niente di questa storia?” Sospiro, gli
spiego che tramite divinazioni ho individuato Vattick e che in mattinata ho
parlato con Loryn. Non riesco a capire come la prenda: qualunque cosa provi,
non traspare nulla. È la cosa giusta, lo
capisci anche tu. Resta in silenzio per qualche minuto, poi piccato esclama
che domani andrà da Zelman per farsi spiegare coma mai una Tenebra possa
passeggiare libera e bella nel posto più affollato e “controllato” della
capitale! In effetti... Voglio
accompagnarlo, così discuteremo anche sulle misure di sicurezza per il
matrimonio di mio fratello. Visto il precedente… -“Appunto! Direi che è una
saggia idea!”
16 commenti:
La mia idea di vittoria sul male è decisamente influenzata dall'aver giocato e letto Ravenloft in questi anni, vista la carenza quasi totale di happy endings in quell'ambientazione ho iniziato a pensare che il solo liberarsi dal giogo e dalla sudditanza del male (impersonato dalla divinità - npg- potere oscuro di turno) sia di per sé una vittoria! Vattick quindi per me ha già vinto e quale che sia il suo futuro, il fatto che di fronte a Shar non sia più disposto a piegarsi (sebbene Shar possa ancora facilmente spezzarlo) comporta comunque per lei il fatto che la volontà di un mero mortale è stata più forte della sua!
Te la faccio semplice: J non sopporta l'idea che la scelta di Vattick equivalga a un suicidio, anche perché sa benissimo di avere avuto un peso notevole in questa scelta. Ergo, non vuole sentirsi in qualche modo responsabile della sua morte (ricordi la minaccia di Shar nel sotterraneo del demone fagocita ossa? "Cadranno tutti, per colpa tua. è l'amore che provano per te che li condannerà". Non vuole darle ragione!).
Che gioia masterizzare con giocatori così. Sono da applausi, tutti
...
è per via dei nostri pipponi mentali???
;-P
Il ragionamento di J le fa onore ma per farla semplice anche volendo J non può salvare tutti i suoi amici - compagni - ex mariti da Shar e dai suoi sodali può solo rispettare i motivi che hanno spinto i suoi compagni - amici - ex mariti a scegliere di rischiare le proprie vite per la speranza che lei incarna!
@Mr Mist: hai centrato il punto. In pieno. "Attenzione Spoilerone" Comunque non c'è stato verso di farlo capire a J.
@Mr Mist e Nik: non potrà salvarli tutti, il che non vuol dire che non ci debba provare o li debba lasciare al loro destino: già salvarne qualcuno è un buon risultato... e poi, cercare di recuperare Vattick non ha comportato rischi particolari.
Insomma, J è una diciottenne e celestiale (un filino "buona", giusto un filino), forse non è ancora venuta a patti con questa scomoda realtà.
"Attenzione Spoilerone": chissà quanti cazziatoni mi beccherò nel seguito...
Alla fine io penso che ciò che spinge J ad agire così sia la giovane età e l'idealismo (perdonatemi la parolaccia) che non accetta i compromessi, ci sono molti personaggi buoni che sono dovuti venire a patti con questa triste realtà e spesso a loro spese. Questo non significa che siano insensibili o meno determinati a rischiare la vita per un amico in difficoltà, solo hanno imparato più o meno bene a portare il peso della perdita di amici e compagni d'avventura sulla propria coscienza.
Quanto allo spoilerone please non cazziare nessuno Tenar, non è colpa loro!
No no, Tenar non cazzia nessuno. I "cazziatoni" a cui mi riferivo erano i "vostri" nei miei confronti quando leggerete il seguito della vicenda.
E sì, J vorrebbe salvare capra e cavoli...
Però io se fossi in Drev sviluppperei un piano di riserva per togliere l'ex marito di Jamila dalle spese giusto per tranquillità personale.
Sì lo so alcuni leggono troppo Ravenloft io invece leggo troppo Glen Cook
Sigh... non conosco nemmeno questo scrittore...
Non è tradotto in italiano. Ha scritto un dark fantasy / horror veramente a tinte fosche che racconta di un esercito mercenario al soldo di una fazione di maghi. Il problema sta nel capire quale è il male assoluto fra i vari contendenti poiché il bene non esiste.
Si può stare sicuri che se in una pagina succede qualcosa di solo vagamente felice tre pagine dopo si è già tramutato in un orrendo disastro.
Io sono riuscito a leggere i primi quattro ma poi ho dovuto prendermi una pausa che è ancora in corso perchè il finale era veramente avvilente. Resta solo un cumulo di cadaveri e una mano di donna che sporge e cerca un appiglio.
Ammetto però che è una serie di libri che ha influenzato molto il mio modo di fare game mastering negli ultimi 3 anni.
Non penso proprio di essere in grado di leggere un romanzo direttamente in inglese. E poi, se siamo sul versante dell'horror, non è il genere che mi attira. Non sono una patita del lieto fine, ma farmi del male anche nella pura evasione, magari no.
Non credo che giocherei in un'ambientazione simil-horror; se devo giocare per stressarmi ancora di più, allora preferisco non farlo.
Il fatto di stressarsi è relativo e personale, io ho perso dei personaggi a Ravenloft che amavo mi è dispiaciuto ma ho continuato a giocare pensando che ci fossero altri personaggi con storie degne di essere raccontate, considerando che a volte un happy end può coincidere con la morte di uno o più eroi che spendono la loro vita per qualcosa d'importante ed allora secondo me la cosa ci può stare, eppoi torno a scrivere che non si può sempre salvare tutto e tutti per quanto disperatamente ci si provi!
è naturale che sia una cosa personale: qualcuno evidentemente non si stressa ;-)
La morte di qualcuno, compreso il proprio PG, ci sta, ogni giocatore la mette in conto e la accetta. Se devo morire per realizzare il mio obiettivo, ci sta tutta! Senza rischio poi, ti diverti meno. Non è quello il problema; non sono un patita del lieto fine, ma se già l'ambientazione è estremamente cupa, "senza speranza", e l'alternativa in ogni sessione è il peggio o il peggio ancora, beh, non credo lo troverei molto rilassante... Poi de gustibus, non sto mica a discutere sul fatto che agli altri debba piacere o meno. Anzi...
Lo so che non si può salvare tutto e tutti, ma J come PG, per allineamento, poteri empatici (che incidono parecchio!), età, back ground e legami personali particolari con gli altri PG (e PNG), è per forza portata a pensare e ad agire così. Idealista? Può essere. Non vuole rimproverarsi di non averci nemmeno provato. Se va male, può sempre dire di aver fatto il possibile. Che c'è di sbagliato?
Non c'è nulla di sbagliato J ne abbiamo già parlato, vuoi provarci fallo pure, alla fine come dici tu è il fatto di non averci provato la cosa peggiore, non il fatto di non esser riuscita a salvarlo.
Per il resto non credo che troverai mai un giocatore che non si stressi dopo la morte del proprio personaggio e nemmeno un master che non abbia dei problemi a gestire la cosa se poi la campagna ne va a soffrire. Per il resto è come dici tu: de gustibus, ci sono ambientazioni dove la vittoria arriva liberando intere nazioni dalla piaga del male ed altre (come Ravenloft) dove la vittoria può essere anche salvare un solo essere umano da un demone che ne infesta i sogni o curare una persona dalla follia e magari a prezzo della perdita di un compagno! Sono soddisfazioni che danno comunque un po' di speranza (magari quella di uno sciocco) poi ci sono i fallimenti, con cui ognuno credo prima o poi si deve confrontare e con cui bisogna convivere se non si vuole impazzire!
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