sabato 14 novembre 2009

20 VALANGA

Gdraddict: "Il cane è il migliore amico dell'uomo, ma non del monaco"
Lorcan spinge per ridiscendere subito, finché c’è un po’ di luce, per evitare che altri animali ci attacchino. Significherebbe abbandonare il corpo di Arahael esposto agli elementi… non esiste!
Stuck ulula disperato senza lasciarsi avvicinare e fugge nel bosco. Io e Lee iniziamo a tumulare il corpo sotto una neve leggera; Drevlin si unisce presto a noi, borbottando tra i denti e lanciando sassi dall’alto con un po’ troppa veemenza… Fatico a trattenere le lacrime. Ma che gli sarà preso per commettere un’imprudenza simile! Forse mi avrà visto in pericolo, avrà valutato male le mie condizioni o pensava di colpire la bestia senza problemi… Sta a vedere che in fondo è colpa mia! Aveva tutto il tempo di bere una pozione, io ero ancora in grado di difendermi. Perché, perché è stato così avventato!
Quando finiamo il nostro triste lavoro è quasi buio, con grande disappunto del bardo. L’unica cosa che possiamo fare è sistemarci dietro un costone che ci ripari dal vento gelido del nord e cercare di riposare. I sogni agitati e confusi vengono interrotti bruscamente all’alba da Drevlin che mi sveglia perché sente uno strano rombo sordo in avvicinamento. Il rumore c’è, ma non capisco cosa sia… osservo verso l’alto mentre gli altri svegliano anche Lee: una parete scura della montagna si copre di bianco. Il cagnolino si dà alla fuga, un attimo dopo il monaco urla: “Valangaaaa! Seguite il cane!” Trasciniamo Lee con noi correndo a precipizio, giusto il tempo di arraffare gli zaini. La valanga ci raggiunge. Bianco, buio, rotoloni, neve che preme sul volto, sassi, ancora rotoloni, suoni ovattati, un dolore bruciante a una spalla… alla fine mi ritrovo semisepolta dalla neve, ma respiro. Malik riemerge poco distante da me, molto scocciato per essersi bagnato. Mi guardo in giro per cercare gli altri, e li vedo tutti agitarsi lì vicino per rimettersi in piedi. Meno male! Ora però il paesaggio è completamente diverso, tornare a valle senza perdersi sarà ancora più complicato. Ci guardiamo intorno fradici e sconsolati, cercando un indizio. Aspetta… quell’albero che sbuca dalla neve con la punta storta e le foglie di quel colore strano, e quel roccione lì di fianco… ma sì, me li ricordo bene, siamo passati di qui all’andata! Drevlin mi guarda come fossi uscita di senno: “Ma piantala!” - “Ti dico che ci siamo passati, ne sono sicura!” Sembrano dubbiosi, ma alla fine li convinco. Mi incammino davanti per guid…ooops! Malik salta fuori con tempismo perfetto, io mi ritrovo completamente sprofondata nella neve. Conosco l’espressione sul viso del bardo senza nemmeno bisogno di guardarlo. Facendo più attenzione, scendiamo il primo costone; riesco di nuovo a individuare la direzione da prendere, ma mentre studio il paesaggio intravedo un paio di corna tra un cespuglio… che non sembrerebbero così strane se non fossero piantate su un volto praticamente umano. Resto lì impalata a fissarlo quando l’essere esce allo scoperto e ci saluta amabilmente. Non ho mai visto niente del genere in tutta la mia vita, e, a giudicare dalla loro espressione, nemmeno i miei compagni. È una specie di centauro, però metà uomo e metà cervo, tutto ricoperto di un morbido pelo corto. Si presenta come Quattrofrecce, e vedendo che l’espressione sbalordita dei nostri volti non muta di una virgola, aggiunge di essere allievo di Cinquepunte, convinto che questo nome spieghi tutto. Non è così, ma il bardo si ricorda che questi è un druido piuttosto famoso in zona. Certo non immaginava avesse un aspetto simile… Quattrofrecce ci guida per il resto della discesa e ci fa compagnia quando ci accampiamo, invitando il bardo a suonare per lui. Ci saluta al guado del fiume, che attraversiamo senza particolari problemi, a parte un tuffo fuori programma di Lorcan. Mi sento magnanima, faccio finta di nulla.
Ormai in vista dell’ospizio, sul sentiero troviamo un cavaliere in armatura, affiancato da un grosso ed elegante cavallo nero bardato di tutto punto. L’uomo è chinato ad accarezzare il cagnolino di Lee. Ci scruta, come fanno tutti, incuriosito e sorpreso. Si presenta come sir Ulrik Valakar, Cavaliere Errante di Silverymoon, usando un linguaggio ricercato e un tono solenne. È un uomo veramente imponente, sfiora i 2 metri di statura, e i suoi occhi chiari contrastano con i capelli neri. Al solito, vuole sapere da dove veniamo e al solito non ha la più pallida idea di dove sia. Fissa insistentemente Lee, tanto che se lui potesse accorgersene ne sarebbe imbarazzato. Lorcan lo apostrofa se per caso non abbia mai visto un cieco, allora lui si avvicina al monaco e gli domanda cosa sa dei “servitori oscuri della luce”. All’espressione interrogativa di Lee, il cavaliere spiega che un sogno inviatogli da Selune l’ha spinto a cercare la “guida cieca” e questi servitori. Faccio notare al monaco in halruano, anzi, in celestiale, che la cosa potrebbe anche avere senso… Lee concorda che forse potremmo essere quelli che il cavaliere sta cercando, ed entriamo con lui all’ospizio, destando uno certo stupore tra i nani. Evidentemente non avevano scommesso che a non tornare sarebbe stato il ramingo… Anche Lorcan intasca dei soldi! Non ci posso credere!
Drevlin parla con la badessa e poi torniamo a Nevimorte per riequipaggiarci, visto che sotto la valanga abbiamo perso giacigli e racchette. Accompagno Drevlin a fare lo scambio di incantesimi con il mago ubriacone: Drevlin è permaloso ed è subito piuttosto aggressivo (per questo sono con lui), ma basta poco per chiarire l’equivoco e tutto prosegue liscio. Poi passo dall’halfling ladro e riesco a non scucirgli un soldo per la merce, anche se mi rifila materiale scadente. Comunque aveva già spennato Ulrik con il mulo e probabilmente anche Lorcan…
La sera in taverna mentre discutiamo sul da farsi, tramite un bigliettino Lorcan ci comunica che il nipote della signora che vende pozioni è seduto dietro di noi e ci sta ascoltando ed è un seguace di Shar. La cosa lascia un po’ perplessi Drevlin e Ulrik, che vorrebbero delle prove concrete. Il ragazzo nel frattempo esce dalla taverna, dopo pochi secondi Lorcan ed io lo seguiamo però lo perdiamo. Rientrati, sentite le nostre intenzioni di partire domani mattina, il bardo si scalda dicendo che non possiamo perdere tempo, che dobbiamo agire in fretta e via dicendo. Se sapesse com’è finita l’ultima nostra spedizione notturna… Quando ricomincia a dare ordini un po’ mi scoccio e gli chiedo perché non si muove lui, invece di continuare a prendersela con noi. Lui piccato risponde che la missione è nostra: appunto! È nostra, e quindi le decisioni spettano a noi!
Lui si offende a morte e se ne va visibilmente contrariato.
Cavolo! Si è infilato di straforo nel gruppo senza che nessuno gli avesse chiesto nulla; dice di aiutarci per motivi personali che non sono mai stati meglio definiti; fa il misterioso e ci nasconde dove va e cosa fa; mi mette a disagio (e non sono l’unica!); non sappiamo cosa voglia esattamente da noi né quanto possiamo fidarci di lui – che intasca soldi perché torniamo in meno di quanti siamo partiti!-, e lui pretende che noi, solo perché è del luogo e ha il doppio dei nostri anni, facciamo quello che dice senza discutere e prendiamo per oro colato ogni sua parola. Mi sembra un tantino pretenzioso!! Posso capire che lui si senta un po’ “frustrato” se animato da buone intenzioni, ma dovrebbe provare a mettersi nei nostri panni, una volta tanto, e cambiare atteggiamento. Perché dovremmo fidarci di lui? La smetta di trattarci come dei mentecatti e rifletta su questo.
Il mattino dopo, all’alba, Lorcan si presenta all’appuntamento con gli evidenti postumi di una sbronza colossale. È ridotto proprio male: dev’essere uno dalla cioca triste… fa quasi tenerezza. Quasi. Prima ha una fretta tremenda di partire e poi si presenta in questo stato! Mi preoccupo di rimetterlo in sesto mentre gli altri vanno a parlare col paladino. La morte di Arahael è una notizia dolorosa anche per lui. Non dà molto credito invece alle accuse del bardo sul nipote della signora che vende pozioni. Non si fida molto di Lorcan, perché non sa praticamente nulla di lui.

16 commenti:

jamila ha detto...

Ebbene sì, praticamente incolume. Non preoccupatevi, recupererò con gli interessi...

malik ha detto...

sia chiaro, io ho già dato con interessi e anche molto di più: sono uscito fradicio da quella maledetta valanga!
fffffffft
che posto di...

Alksoth ha detto...

Incolume solo perchè l'unica cosa che abbiamo incrociato è stato un druido amichevole, e qualche danno la valanga te l'ha comunque fatto.
Aspettate i resoconti a seguire...

Cik ha detto...

Molto bene, unica cosa, Sir Ulrik Valakar è originario di Sundabar ed è uno dei Cavaliere Erranti di Silverymoon, per il resto resoconto emozionante come al solito.

ciao!

Bardoscuro ha detto...

La crudeltà mostrata da questo gruppo nei confronti del mio personaggio è senza limiti. Più rileggo di questi nostri trascorsi più mi domando cosa ci sto a fare con voi. Sigh...
E poi vi lamentate che ho la ciocca triste! Intanto avevo ragione io e nessuno mi ha ascoltato... Come al solito! E dire che sono riuscito anche a intrattenere dignitosamente il druido cornuto! Poi non si dice "ha il doppio dei nostri anni"! Jamila, fai sentire vecchio il povero Lorcan, che ha ancora tutta la vita davanti! ;)
Vorrei anche far notare che, anche se ho fatto finta di scivolare nell'acqua per errore, stavo in verità studiando i flutti perchè sono un uomo dalla lungimiranza illimitata. Me lo sentivo che avrei dovuto sguazzarci, di lì a poco...
Ci vuole più rispetto per gli anziani...ehm, la gente con più esperienza. Ecco. Sì.

jamila ha detto...

@Bardoscuro: Sì sì, lungimiranza illimitata...
Ho usato quell'espressione perchè ero arrabbiata. E poi l'ho pensata, non te l'ho mica detta. Tu, invece, sì che ci sai fare: "ragazzina inutile" o "taci donna, cosa vuoi capirne tu..."
Eh sì, siamo proprio crudeli!
PEr inciso, ce l'avresti una vita davanti, se non ti rifiutassi di viverla. é che non riesco a formulare questa cosa con parole che non vengano largamente fraintese...

@Cik, provvederò a correggere. Ma perchè non mi mandi le correzioni via mail prima che io posti scemenze?

@Alksoth: sono perfettamente in grado di farmi male anche da sola...

Tenar ha detto...

Visto che il master non è sempre così cattivo?
Scusa Cik, non me lo ricordo, ma ci sono dei parenti di Urlik a Sundabar?

Cik ha detto...

OOPSSS!!!!!
In realtà il Cik ha CANNATO A MANETTA, Ulrik è di Everlund, a Sundabar ha avuto l'investitura, va beh...
Alksoth! diavolo!! lo impersoni in mia vece è non correggi tali errori! male molto male...

comunqyue J se ti inviassi le correzioni via mail non ci sarebbe gusto a sgamarle pubblicamente :-D

jamila ha detto...

@Cik: aaaaaah! Allora è premeditato. Ve bene lo stesso, correggerò pubblicamente.

Alksoth ha detto...

Non mi sembrava il caso di far sapere a tutti i fatti della Famiglia, in fondo siamo una setta segreta di Shar e votati alla segretezza...

Alksoth ha detto...

@ Bardoscuro
votati ad Ilmater così potrai soffrire in maniera consona ed autorizzata, ed in caso di mancata sofferenza potrai usufruire gratuitamente del servizio espresso "un Dolore per Tutti, recapitiamo sofferenze a domicilio".
Io ne ho fatto richiesta e vedi che bel pacco di rogne mi hanno appioppato?

jamila ha detto...

Io non ho fatto alcuna richiesta ma mi pare che le rogne non mi manchino... ultimamente poi il bardo me ne sta rifilando a iosa! Che abbia fatto effettivamente richiesta lui e ora stia cercando di sbolognarne via un po'?

Libertè ha detto...

ahah anche la neve ci si mette???
Scusate l'ignoranza...ma che vuol dire cioca (ciocca, non ho ben capito) triste???XD

jamila ha detto...

@Libertè: Cioca (è vero, è dialettale) equivale a sbronza. "Cioca triste" è quando da ubriaco anzichè fare il cretino e ridere cominci a piangere sconsolato, deprimerti e cose del genere. Ne conosco almeno un paio a cui l'alcool fa questo effetto...

E poi, la neve non è nulla mia cara: aspetta la prossima volta che dovremo guadare il fiume!

Libertè ha detto...

ahhhh, ok...ma dove si usa questo termine, per curiosità??^^

jamila ha detto...

da queste parti (No-Vb) è abbastanza diffuso...