sabato 28 novembre 2009

24 UN BRINDISI PER CHI HA LA CODA - parte 1^

Gdraddict: "Un brindisi per chi ha la coda" - prima parte.
Il mattino dopo mentre io, Lorcan e Lee restiamo a presidiare l’uscita usata dagli shariti, Drevlin e Ulrik si recano dall’altro lato della montagna per recuperare le cavalcature, dopo aver mandato Ed Widge in ricognizione per trovare un sentiero percorribile. Purtroppo le due bestie sono state attaccate da animali selvatici, e se il cavallo è riuscito a difendersi, il povero mulo è stato ucciso. Drevlin usa una pozione aromatizzata per rimettere in sesto la cavalcatura di Ulrik e poi tornano da noi. Nel frattempo il bardo è andato in avanscoperta per cercare di sorprendere il nostro uomo, che però non si fa vivo. Ci incamminiamo quindi per tornare a Nevimorte, pensando a come incastrare il restante seguace di Shar. Lorcan è convintissimo che si tratti del nipote della pozionista; forse possiamo controllare sfruttando il naso fino di Malik, che avendo annusato l’odore dell’uomo alle miniere ormai sa riconoscerlo. Dopo un paio d’ore il sentiero si ricongiunge alla strada che abbiamo già percorso all’andata, con una svolta che è stata nascosta per passare inosservata. La nevicata che accompagna i nostri passi è spettacolare. Fitti fiocchi larghi e morbidi scendono ondeggiando in una danza ipnotica. C’è da restare senza fiato… beh, non è che gli altri la pensino proprio come me, a giudicare dal loro borbottare.
A sera ci ripariamo all’asciutto e organizziamo per la notte i soliti turni di guardia. Ci attaccano poco prima dell’alba, quando vengo svegliata dalle grida di Ed Widge. Si tratta di un gruppetto di goblin con una strana protuberanza al posto del naso, una specie di corno che usano per caricare. Drevlin si trova suo malgrado in prima linea, ma sembra reggere piuttosto bene, mentre Ulrik si accartoccia su se stesso in un urlo acuto, colpito da un’incornata “bassa”. Altre tre paia di mani maschili scattano a ripararsi le parti intime per solidarietà… Mi trovo uno di quegli strani esseri addosso. Scarto di lato mentre sfodero la spada e lo ferisco al fianco. Quello si gira con gli occhi spiritati e riparte alla carica. Troppo prevedibile… Ho il tempo di preparare il colpo, la mia lama lo trapassa da parte a parte e quello si accascia a terra privo di vita. Nel frattempo il mago e Ulrik si sono sbarazzati degli altri quattro e tutto è tornato alla calma. Esaminiamo i corpi: non hanno addosso nulla di particolare, a parte degli strani tatuaggi che secondo Drevlin sono simili a dei simboli netheresi.
Mangiamo velocemente qualcosa e attendiamo che la voce di Ulrik torni virile per poi scendere verso il guado. Ogni tanto mi sento addosso lo sguardo indagatore di Drevlin. Chissà cosa avrà ora, non ho mica usato la magia! Il fiume sta iniziando a ghiacciarsi, le corde che abbiamo lasciato l’ultima volta non ci sono più. Il ricordo del tuffo nella corrente mi fa rabbrividire… Adesso grazie al “disco levitante” messo a punto dal mago passare dall’altra parte non è un problema, anche se i tentativi per convincere il cavallo a stare in equilibrio su due dischi incantati sono tragicomici!
Ci sistemiamo all’Ospizio di Marthammor per cenare e dormire. Drevlin ha un colloquio privato con la chierica baffuta, mentre Lorcan riesce a farsi inseguire da alcuni nani furenti. Pare che abbia tentato di raggirarli, parlano di soldi, puntate e di un mulo… Sta a vedere che ha scommesso di nuovo contro di noi! Ma non ci posso credere… eppure mi ha tirato fuori dal fiume, forse non ha pensato che ci avrebbe rimesso del denaro!
Durante la notte scoppia un forte temporale. Alla mattina Drevlin sembra provato, gli altri sghignazzano neanche troppo di nascosto: pare che il mago sia stato colto da un attacco di panico e si sia messo a piagnucolare per i tuoni e i fulmini. Povero! Il suo ego di mago ferito in questo modo! Lorcan non dice molto, ma si vede che se la sta godendo da morire!
Raggiungiamo il paese in mattinata e ci rechiamo subito dal paladino di Latander per consegnare il corpicino della bimba e ragguagliarlo su ciò che abbiamo scoperto. Lui ci conferma il suo appoggio e torniamo ad alloggiare al “Martello e la rosa”. Il piano d’azione prevede che nel pomeriggio io, Drevlin e Malik ci rechiamo al negozio di pozioni sperando di incontrare il nostro sospettato, in modo che Malik lo possa stanare. Mentre gli altri tre chiacchierano tra loro, ne approfitto per avvicinare Lorcan. Ho notato che nelle miniere usava la scurovisione e vorrei sapere da dove gli deriva questa capacità. Lui mi guarda con aria interrogativa, sembra indeciso sul da farsi. Alla fine si alza e mi dice di seguirlo in una stanza della locanda. Va be’, se urlo mi sentono. Vado con lui. Si chiude la porta alle spalle e muove qualche passo nella stanza, un po’ agitato. Poi si siede sul letto e lancia un’“oscurità”. ??? Discendenza drow? Tiefling? Elfica? Lui mi fissa come se il suo gesto fosse stato una vera rivelazione. Io sono perplessa: “Forse dovresti spiegarti meglio…” Lui sembra stizzito: “Non ti preoccupa il fatto che io che non sono un mago né uno stregone lanci questo incantesimo?” Mi stringo nelle spalle. No, non più di tanto. Mi guarda come si guarda un bambino ottuso. Arrossisce, di scatto si alza, infila una mano nel dietro dei pantaloni e ne estrae… una CODA! Una lunga e scagliosa coda da rettile!
Tutto nella mia mente corre veloce: coda uguale tiefling. Discendenza demoniaca, d’accordo… Neanch’io sapevo di essere un’aasimar, ma ero e sono sempre io. La “forma” non conta, conta quello che si fa. Ma a parte questo, tu dimmi che vita ha passato quest’uomo per tenerci nascosta la coda! Ha sopportato chissà quali scomodità per mantenere il segreto su una cosa di cui, a noi, non sarebbe importato nulla! Nulla!
Lui resta sulle spine per i 30 secondi circa che impiego a realizzare il tutto, scrutando il mio volto inespressivo. Poi non resisto più, gli scoppio a ridere in faccia. Ma rido proprio di gusto! Lui se ne risente, lasciandosi cadere seduto sul letto. Non so cosa passi nella sua testa mentre continuo a ridere. Cerco di recuperare un contegno e scusandomi gli spiego che a me, e anche agli altri, la sua coda non crea problemi. Ci crea più problemi la sua cleptomania… Gli pare strano che io non sia preoccupata dalla sua natura, ma almeno ora so perché quando gli sto vicino sento quella sgradevole sensazione e non devo più arrovellarmi. Davvero, si è fatto tanti scrupoli per niente.
Non l’ha presa bene… Cerco allora di deviare il discorso, chiedendogli cosa intenda fare una volta sistemato il seguace di Shar che manca all’appello. Voglio dire, così avrebbe avuto la sua vendetta… Ci pensa un po’: forse sarebbe interessato a venire con noi, ha sentito parlare della città di Sundabar, di combattere Shar, ma prima di decidere vorrebbe sapere i particolari della nostra missione. Non può certo accompagnarci se tenuto all’oscuro dei nostri piani. Gli faccio notare che la cosa non dipende da me, ma da Drevlin. Magari se provassero a chiarirsi sulla questione della lettera di credito… No, non vuole provare. Ma che due zucconi, accidenti! E allora non resta che aspettare l’evolversi degli eventi. Sarebbe importante però capire perché sceglierai di venire o di restare.

9 commenti:

Ale ha detto...

Tutta la mia solidarietà ai gioielli di Ulrik...

Tenar ha detto...

E' stata un delle giocate più divertenti in assoluto. Sopratutto la parte che giustifica il titolo!

jamila ha detto...

Tenar, arriverà nella parte 2^! Era troppo lungo...

jamila ha detto...

Saremmo curiosi di sapere cosa pensa effettivamente Lorcan mentre Jamila ride...

Bardoscuro ha detto...

Lorcan si era fatto tutta una serie di viaggi mentali, povera bestia... Lui ha tanto sofferto. Pensava che lo stessi sfottendo perchè aveva la coda e sai com'è suscettibile... Ha dovuto fare un grosso sforzo di volontà per convincersi che era un segno positivo. In fondo una donna che ride della tua coda non avrà nulla in contrario quando le accarezzerai una gamba con la stessa... ;)
Però quella giocata ha portato una grande svolta nel "gruppo" in quanto formazione. Anche se, bisogna dirlo, Drevlin è proprio un bastardo e tu, Jamila, una pettegola senza ritegno. Poi ti lamenti se Lorcan ti risponde male... Ma tutto questo si scoprirà nella prossima puntata!

jamila ha detto...

Come puoi pensare queste brutte cose della povera Jamila!
E poi, "pettegola senza ritegno", che esagerazione! Mica mi hai detto di mantenere il segreto. Era buona cosa che Drevlin avesse tutto il tempo di sfogarsi prima di vederti, alrimenti sarebbe stato mooooolto peggio...

Tenar ha detto...

Suvvia, Lorcan, sono un gruppo di ragazzini, sei tu che devi avere saggezza per tutti...

jamila ha detto...

A beh, allora siamo a posto...

malik ha detto...

in questo caso sono completamente dalla parte di Lorcan: come ho già avuto modo di dire, la cosa è un chiaro segno di evoluzione superiore!
Tenar ha perfettamente ragione: questa è stata una delle giocate più divertenti!