mercoledì 25 novembre 2009

23 LA PANTERA D'OMBRA

Gdraddict: "Chi di gatto ferisce, di gatto perisce"
Cerchiamo di fare il punto della situazione, per quanto lo permettano le condizioni di Lee. In pratica Lorcan, sotto l’effetto del Barghest, ha svelato ai nemici quello che sapeva di noi, per questo erano pronti ad accoglierci. Ora, esplorando le altre stanze, in una Drevlin trova tre collari e dei pagliericci, oltre a resti umani maciullati; in un'altra ci sono abiti ed effetti personali delle persone che sono state trascinate qua sotto, tra cui quelli dell’uomo che ci aveva ospitati alla baita. Alt! Allora qui ci sono quegli esseri di cui avevo percepito la presenza lassù… Questo mi preoccupa molto, mi sento vulnerabile. Sì, per loro sono paure di una fanciullina fifona… se solo le vivessero per una volta come succede a me, forse capirebbero. Dormiamo nei letti degli shariti (che schifo!), constatando che uno di loro manca all’appello. Dev’essere quello che va e viene dal villaggio. Come temevo, gli incubi non mi lasciano riposare. Vedo volti contorti in urla mute, occhi sbarrati da un terrore inesprimibile… terrore che mi si conficca in un angolo della mente, svegliandomi. Malik se ne accorge e viene ad accoccolarsi addosso a me, protettivo. Con lui vicino, il mio sonno è più tranquillo. Al mattino Drevlin dichiara soddisfatto di avere messo a punto l’incantesimo per liberare me e Lee dalla privazione sensoriale. Speriamo in bene… In fatto di magia, bisogna riconoscere al mago i suoi meriti: ancora una volta si dimostra all’altezza. Ma non abbiamo nemmeno il tempo di ringraziarlo: una voce infantile implora aiuto in un urlo straziante. Proviene dalla stanza di fianco, io sono la più vicina e mi precipito. Un altro grido, spalanco la porta mentre Lorcan mi raggiunge. Una grossa pantera fatta d’ombra tiene per il collo una bimba; mettendosi in visuale perfetta stringe il morso, uccidendo la piccola. La rabbia invade ogni mio pensiero mentre sfodero la spada magica. Il felino attacca, io e Lorcan lo colpiamo, ma la bestia è incorporea e si dilegua. Sento la paura serpeggiare giù lungo la schiena. Dov’è… Due zampe nere balzano fuori dalla parete pronte ad afferrarmi. Il terrore assaggiato negli incubi esplode di colpo, facendomi cadere l’arma dalle mani. Gli altri reagiscono, compreso Malik che artiglia la pantera. La bestia si dilegua di nuovo, gioca al gatto e al topo, ritirandosi quanto basta per curarsi. Sono il suo bersaglio preferito, cerco di mettermi fuori portata salendo sul “disco levitante” di Drevlin. Prevedere le mosse del nemico è impossibile, aspettare il prossimo assalto snervante. Non sopporto oltre, cerco di portare la pantera allo scoperto per farla finita. Io e Lorcan ci allontaniamo dagli altri, e lei ci attacca: i dardi incantati di Drevlin la centrano in pieno e prima che riesca a dissolversi Malik l’artiglia di nuovo, uccidendola. Grande micio! Ignoro volutamente che non dovrebbe poter fare una cosa del genere e l’espressione stupita degli altri. La bestia intanto ha ripreso forma corporea e il bardo gli molla un calcione. Anche lui è scosso dalla morte della bambina, aveva recuperato il corpicino sotto i colpi della pantera e ora lo ricompone in un sudario per riportarlo in paese.
Passiamo il resto della giornata a esplorare i tunnel non ancora controllati; uno porta fuori, sul lato della montagna opposto rispetto a quello da cui siamo arrivati noi; gli altri sono in disuso da moltissimo tempo, ormai abbandonati. Purtroppo delle ossa del santo non c’è traccia.
Decidiamo di dormire ancora qui e di andarcene poi in mattinata, magari seguendo il nuovo sentiero per vedere dove porta. Lorcan sceglie il primo turno di guardia, di nuovo mi prenoto per il secondo e di nuovo Ulrik si aggrega. Ah, ma allora lo fai apposta! Aggiro il problema chiedendo al micio di svegliarmi un po’ prima di dare il cambio. Prima di riposare però, Lee e Ulrik mi fanno il terzo grado sulle abilità dimostrate da Malik in combattimento. Io non so che rispondere. Loro sono piuttosto insistenti, ma Drevlin stranamente interviene sviando il discorso. Non mi importa niente se sei un gatto normale oppure no; sei il mio famiglio, questo non cambierà comunque.
Come stabilito, Malik mi sveglia in anticipo. Lorcan mi fa notare che è troppo presto, gli rispondo che lo so, ma voglio parlare con lui da sola. Si irrigidisce un po’. Ci penso dal salvataggio al fiume, perché è voluto venire con noi a tutti i costi? Se aveva un conto così importante da saldare con gli shariti, avrebbe dovuto aggregarsi a un gruppo ben più accreditato di noi. Mi studia, dice che per quanto non sia molto soddisfatto, noi siamo comunque gli unici che si sono fatti carico di quest’impresa. – “Quindi sei qui per vendicarti.” Sostanzialmente, sì. - “Però sai chi è la dea della vendetta, se sei qui solo per quello allora Shar ha già avuto la sua piccola vittoria.” Mi guarda serio, ho toccato un nervo scoperto; per un attimo i suoi pensieri sembrano lontani da qui. La sua voce ha una nota dolente: “Le donne, hanno uno strano potere… E voi, perché siete venuti qui? Immagino che se anche ti salvassi altre 10 volte non sarei comunque degno di sapere.” Credo conosca già la risposta: “Dalla nostra missione può dipendere la sorte di molte persone, non possiamo correre rischi inutili: tu sei venuto con noi senza essere stato invitato, ti sei intascato la lettera di credito di Drevlin, vai e vieni alle nostre spalle, scommetti contro di noi…” Lui abbassa lo sguardo abbozzando un sorriso. Nel breve silenzio che segue sembra concentrato su qualcosa che sta tra me e lui, qualcosa di cui avverto la presenza ma che non “vedo”. Qualcosa con cui combatte senza mai vincere. Affondo: “Perché ti sei ubriacato quella notte a Nevimorte? Avevi tanta fretta di partire e poi…” Alza gli occhi di scatto, per un istante sembra smarrito, ma si riprende subito: “Eh già, le donne… alcune hanno la capacità, a volte, di cambiarti la vita… Senti,” – il suo tono è diverso, ora sono io quella a disagio perché non riesco a decifrare cosa si agiti nell’azzurro dei suoi occhi – “come ti ho già detto, io avevo una moglie… ed è morta! Tu…” Nessuno mi ha mai guardata in questo modo. Mi sta mettendo in guardia, lo so, ma da cosa? Sembra quasi una velata minaccia… Di colpo è come se gli mancassero le parole. Restiamo zitti, intimoriti l’uno dall’altra. Sono io a interrompere l’imbarazzo. Correrò il rischio, forse merita un po’ di fiducia. Gli dico che il cofanetto sigillato che ha visto e che custodiamo con tanta cura non deve essere aperto e che mettere le mani sul suo contenuto è il favore più grosso che potrebbe fare a Shar. Lui annuisce.
Il suo turno di guardia è finito, vado a svegliare Ulrik.

19 commenti:

Ale ha detto...

Questo Lorcan è proprio un tipo strano...
...a proposito, ma che croccantini dai al tuo micio?!? ;)

Bardoscuro ha detto...

Non sono un tipo strano! Sono loro i tipi strani!

Tenar ha detto...

Direi che sono tutti tipi un po' strani. Lorcan a modo suo mi fa una gran tenerezza

Ale ha detto...

Chiedo scusa al bardoscuro, purtroppo al momento baso il mio giudizio solo sul punto di vista di Jamila...
Sono certo che anche lui ha le sue buone ragioni... eheh

Bardoscuro ha detto...

@ Ale: anche tu avresti un sacco di buone ragioni, se Jamila ti girasse attorno tutto il giorno... ;)

@ Tenar: mistress, no! Mi rovini il dramma del protagonista! Magari pena, ma tenerezza...

jamila ha detto...

@bardoscuro: Non tentare di dare la colpa a me! Sei incasinato di tuo, e hai scelto tu di venire con noi. Che pretendi, il burka?

@Ale: fidati del mio punto di vista! Quello di Drevlin su Lorcan è mooooolto peggio!!

Va fatta una precisazione: nonostante il dialogo tra J e Lorcan risulti molto serio, nella realtà le 2 giocanti e la mistress hanno riso fino alle lacrime per la serie di equivoci che involontariamente si stava creando. Soprattutto la mistress...

jamila ha detto...

Dimenticavo! Il mio micio rifiuta categoricamente i croccantini; predilige il pesce, tonno soprattutto. Ma anche la carne va bene. E' un bel costo, mangia quasi quanto me...

Alksoth ha detto...

E le anime?

Ale ha detto...

uh... sai, dalle prestazioni pensavo che lo nutrissi con quei croccantini ultra-power del giorno d'oggi che rendono il micio forte e con un pelo lucidissimo...
ma a quanto pare Malik ha un palato molto più raffinato... :)

malik ha detto...

purrr purrr purrr purrr purrr purrr

(le fusa sono tutte per Jamila, che mi conosce molto bene; i mei gusti non hanno nessun segreto per lei.
per il resto, non capisco tutto questo interessamento per il mio comportamento: sono un comunissimo micio, forse appena un pochino più grosso della media, ecco tutto.
che c'è, non mi credete? devo proprio sfoderare gli occhioni dolci come il gatto dagli stivali in shrek?)

Nik ha detto...

@Malik:Io opterei per rinfoderare le ali.

L'opinione di Drevlin sul Bardoscuro è, suo malgrado, in miglioramento.
Comunque, si sta inserendo un nuovo fattore che potrebbe portarla di nuovo a sprofondare.

jamila ha detto...

Mago, ultimamente sei un po' strano... (intendo dire rispetto al tuo standard).

malik ha detto...

ali, quali ali? guarda che io non ho ali. almeno non a questo punto della storia...
e poi lo sanno tutti che i gatti con le ali non esistono! ma non insegnano proprio nulla nelle accademie di magia halruuane? ;)

Alksoth ha detto...

@Malik si vede che non sei abbastanza truzzo per essere preso in considerazione dai libri di testo locali.

malik ha detto...

@Alksot: cavolo, hai ragione! ma lo prenderò come un complimento.
altrimenti mi toccherebbe pensare ad un pelo a draghetti fosforescenti di colori improbabili o simili, e non mi sembra proprio il caso. mi resta ancora un po' di dignità...

Anonimo ha detto...

Certo che conosco bene i gusti di Malik. Sessione di gioco, la master narra, stiamo attraversando una zona impervia... dal computer: "Ma non ci sarebbe un po' di tonno?"
Poi si lamentano che mi perdo le cose!
Jamila

malik ha detto...

ah, adesso sarebbe tutta colpa mia, eh? mi permetto di ricordare a tutti che io non ci volevo venire in questo postaccio freddo e umido, dove un povero micio non riesce nemmeno a tenere il pelo asciutto. e solo perché, di tanto in tanto, mi capita di avere un pochino di fame ecco che tutte le responsabilità vengono scaricate su di me! quasi quasi mi licenzio

jamila ha detto...

Sei già "in vacanza", al momento, e in un posto decisamente più caldo di questo.
E se ti licenzi, pensa che noia nella tua vita!!

malik ha detto...

come sarebbe a dire che sono in vacanza? sono assente giustificato per causa di forza maggiore!
però, in effetti, su una cosa hai ragione: se mi licenziassi, non potrei più divertirmi ad osservare quello che combinate voi bipedi.
però potrei sempre decidere di cambiare famiglio... ;)