La sensazione di
smarrimento dura più tempo del solito, finché mi ritrovo in una piazza
lastricata di pietra sotto un cielo stellato illuminato da una luna opprimente.
La serva del primo ministro mi lascia andare, il suo volto è euforico; intorno
a noi si crea una certa agitazione. Alcune persone con gli occhi dorati e i
capelli scuri ci fissano stupiti, qualcuno corre via. Mi somigliano… com’è possibile? Dove sono? Il dolore alla testa mi
assale lancinante. La ragazza mi sorride: “Bentornata”. Bentornata che! Traditrice! –“Ma dove mi hai portata? Si può sapere
chi sei?” Inizio a vedere doppio e sfocato, il male peggiora rapidamente. –“Voglio
sapere cosa sta succedendo!” Qualcuno cerca di sorreggermi mentre mi accascio a
terra, le voci si fanno indistinte e sempre più fievoli mentre il buio cala
nella mia mente.
Riapro gli occhi
in una stanza che non riconosco. Ho ancora un gran mal di testa che mi
impedisce di pensare con chiarezza. Intorno a me ci sono quattro o cinque persone,
mentre mi metto seduta vedo che una di loro è Drevlin. Ha gli occhi segnati e
stanchi, mi osserva ansioso, stranito. Io sento la collera salirmi al viso. Possibile che ancora non si sia arreso? Come
ha potuto arrivare a tanto? –“Pensavo che ormai te ne fossi fatto una
ragione, che ti fossi messo il cuore in pace! E invece ti abbassi fino a questo
punto…” Credo che si accorga del disprezzo nel mio sguardo e nella mia voce
perché istintivamente fa un passo indietro, senza dire una parola. Le altre
persone intorno a me iniziano a parlottare tra loro sussurrando. Insisto col
mago: “Dimmi che succede! Non hai nessun diritto di trattenermi qui contro la
mia volontà, voglio tornare da mio marito”. Ormai sto gridando, mi alzo dal giaciglio
avviandomi verso l’uscita della stanza, gli altri si allontanano un poco da me
per non intralciarmi. Ma che fanno? –“Hai
capito? Voglio tornare da mio marito!” Ancora nessuna reazione, mi sento presa
in giro e non riesco più a trattenere la rabbia. Istintivamente evoco un
incantesimo, ma con orrore mi accorgo che la magia non risponde. Il cerchio
alla testa peggiora, sono consapevole di essere inerme nelle mani di questo
folle… Lo guardo con tutto l’odio di cui sono capace: “Sei un vigliacco! Mi hai
confinata qui perché sai che non posso nemmeno difendermi!” Lui non ribatte,
come sotto shock. –“Non credere che ti basterà per averla vinta…” Cado carponi
prima di finire la frase, la testa mi scoppia. Qualcuno sta per avvicinarsi, ma
desiste immediatamente fulminato dal mio sguardo. Sono in balia della
frustrazione e dell’impotenza. Come posso
tentare di andarmene senza magia? Il dolore soverchia il resto, sto per
svenire di nuovo...
Vattick mi troverà e verrà a prendermi. E
quando succederà, non vorrei essere al tuo posto, mago…
9 commenti:
vedo che il mal di testa è una scusa universale quando si vuol mandare in bianco un uomo... XD
Il mal di testa è un'arma di "frustrazione" di massa nelle mani di una donna! ;-)
Cara J stai serena che se Vattick arriva lì il buon Drev potrebbe diventare il primo caso di mago con le crisi berserker!
Diciamo che Drev è mooooolto motivato a trovare una soluzione definitva per il mal di testa di J!
@Mr Mist: in realtà Vattick a Selunnara non può entrare in nessun modo. Almeno finché Selunnara è in questo piano.
J.
Povero Vattick...
Ecco qua, forse ho risolto il problema dei commenti.
@Tenar: questa volta ti do ragione.
Ahimè, non ce la posso fare! Blog in pausa per una decina di giorni. Nel frattempo, fate i bravi!
Era un po' che non passavo, vedo che la storia è tornata ad una fase molto più d'azione.
Dannazione è un mese che non riesco a postare su blogspot con l'open id
Sante parole
@Ursha: misteri della tecnologia... a me capita di non potere commentare sul mio blog, di non poter fare copia e incolla per postare, di venire scollegata random...
Comunque sono viva, può essere che nei prossimi giorni riesca finalmente a postare una nuova "puntata". Abbiate fede, e pazienza.
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