Il post è di Bardoscuro.
“Avevo anche chiesto
loro di procurarmi una mappa delle prigioni, ma quella non è mai arrivata. Pare
avessero una servetta nel palazzo in cui stavi tu, Jamila, e lei avrebbe dovuto
recuperare una piantina, ma…”
–“Vania! Sono stata io a impedirle di uscire. Col
senno di poi, per salvare la sua vita ho salvato anche la vostra: di sicuro
sarebbe stata seguita e li avrebbe portati dritti da voi, condannandovi tutti.”
Non gradisce molto… - “Poco male, abbiamo fatto alla cieca. Non mi sono mai
fatto fermare da queste piccolezze. Individuata la guardia da impersonificare,
abbiamo dato inizio al piano. Siamo partiti io e Liam, da soli, per le prigioni,
appena si è fatta notte. Che poi, a Shade, non è proprio così facile
distinguere la notte… Ci siamo appostati per un po’ per controllare i movimenti.
Ho calcolato quattro guardie all’interno e una all’esterno con un grosso
animale, una specie di leone mostruoso. Quando abbiamo visto arrivare ed
entrare una Tenebra abbiamo deciso che era il momento di entrare in azione. Non
potevamo aspettare e rischiare che iniziassero a incatenare e portar via i
prigionieri che sarebbero stati sacrificati all’alba. Ho lasciato il mio
medaglione a Malik, fuori, dicendogli di tornare al covo ed aspettare lì.
Gliel’ho lasciato perché… Beh, sì, è vero che è andato tutto bene, come avevamo
previsto d’altronde, ma se il piano fosse fallito, se non fossi riuscito a
uscire vivo da quella prigione… Era meglio che Malik tenesse il medaglione e
tentasse di nuovo di salvarti.” Dice l’ultima frase tutta d’un fiato e la
affoga all’istante in una lunga sorsata di birra. È imbarazzato; così come non
risparmia faccia tosta quando deve vantarsi e glorificarsi, al contrario
l’ammettere di aver avuto un momento di debolezza, di aver pensato di poter
davvero morire in quella missione disperata lo fa vergognare. Sei davvero strano, sai? Oscilli tra l’uomo
duro del nord, che non deve mostrare mai alcuna debolezza, al bambinetto
insopportabilmente dispettoso, al malato da dipendenze varie fino a quello che
si butta in un torrente in piena senza pensarci per salvare una sconosciuta, al
millantatore o a quello che con buona pace del suo aspetto inquietante mostra
inaspettatamente le sue paure... A volte mi domando come fosse la tua vita
prima di Aud… Sei stato fortunato, lei ha saputo vedere in fondo alle tue
contraddizioni, e senza le mie percezioni! E ora ti stringe la mano, quasi in
un atteggiamento materno più che da moglie. Non puoi avere segreti con lei, per
questo non sai mentirle… e ringrazia che non ti chieda del Sottosuolo… Credo
che la tua infanzia non sia stata una passeggiata. Faresti un’ottima cosa a non
rovinarti da solo anche il presente…
–“Beh, ma non sei
morto, purtroppo,” interviene inaspettatamente Drevlin, con il suo miglior tono
inacidito. Che però è falso, falsissimo! –“quindi vedi di andare avanti.”
–“Saresti stato contento, eh?” ribatte Lorcan, stando al
gioco. “Non vedi l’ora che ci lasci le penne!”
–“Le squame, magari…” dice Drevlin, invitandolo a continuare
con un gesto della mano, e tutti scoppiamo in una risata di cuore, che dissipa
un po’ la tensione. “Oh, allora… Vediamo… Ah, sì, le prigioni. Come da accordi
ho cambiato le mie sembianze, cercando di assomigliare il più fedelmente
possibile alla guardia che Liam mi aveva indicato; poi ho finto di legare i
polsi di Liam e ci siamo fatti avanti. La prima prova era già una delle più
difficili. Non tanto convincere la guardia, quello no, con le mie arti di
persuasione era un gioco da ragazzi… Ma il leone, quello era tutta un’altra
cosa. Quello sentiva l’odore, e infatti si è accorto subito che qualcosa non
andava, che non mi conosceva. Continuava a ringhiare e a puntare la borsa conservante
invisibile. Anche la guardia dopo un po’ si è insospettita, a momenti non mi
lasciava passare! Fortunatamente le guardie di Shade sono più stupide di quelle
del resto del Faerun, e alla fine mi ha lasciato passare. –Ah! Ti brucia ancora la figuraccia a Calimport, eh?
– Siamo scesi
lentamente nel buio. Le prigioni di Shade… Tu ci sei stata, Jamila, sai cosa
vuol dire. È un buio palpabile, l’angoscia, là sotto. Di peggio ho sentito solo
l’oppressione all’interno del tempio di Shar… TU? Prova a immaginare quello che ho vissuto io nei luoghi di Shar…
– “Liam davanti a me non vedeva granché, ma i miei sensi erano totalmente tesi a
cercare di individuare la Tenebra. Ero pronto a qualsiasi imprevisto, anche
perché non avevamo idea di quale fosse la disposizione delle celle. Se avessi
preso il corridoio sbagliato ci avrebbero scoperti. Ci siamo ritrovati nella
stanza d’accesso, dove c’erano altre due guardie ad aspettarci e un’altra di
quelle bestie immonde. L’assenza della Tenebra mi ha enormemente sollevato… Ma
la bestia avrebbe creato problemi. Ovviamente gli shadovar si sono mostrati
stupiti, non si aspettavano il mio arrivo. E io sono partito con la mia
commediola d’intrattenimento: fedele di Selune catturato, sputo a terra, bla
bla bla… Impeccabile. Mano a mano che gliela raccontavo mi convincevo da solo!
Le parole mi uscivano spontanee, fluide, come se non avessi fatto altro che
raccontare quelle cavolate per tutta la vita. Beh, a contar palle ci sei portato davvero… E i due co***oni… se la
sono bevuta tutta! Tutta d’un fiato; anzi, dovevate vedere come se la ridevano,
com’erano soddisfatti! Erano talmente contenti che mi hanno proposto di
preparare la sala delle torture per interrogarlo all’istante e io, capirete,
come potevo rifiutare? Funzionava tutto anche meglio di quanto avessi sperato,
come se ci fosse una mano divina all’opera…
Ho sfruttato la situazione fino in fondo: avevo bisogno di
vedere la moglie di Liam, sapere se era viva e in che condizioni, e cercare di
farle capire ciò che eravamo venuti a fare. Gli altri fedeli avrebbero potuto
reagire con aggressività o non fidarsi di noi, ma di fronte alla loro chierica
non avrebbero avuto timore. Ad ogni modo ho chiesto che nella stanza fosse
portata anche la donna, perché torturando lei davanti ai suoi occhi il
prigioniero si facesse più ragionevole… Sarà normale che io abbia questa innata
vena di sadismo?” chiede poi, rivolgendosi alla moglie, con aria sinceramente perplessa.
Aud gli accarezza il viso.
–“Le buone abitudini…” inizia, divertita, e lui conclude
ridacchiando “Non muoiono mai!”
–“Il mio teatrino di crudeltà li ha convinti ancora di più,
se ce ne fosse stato bisogno, e dopo un po’ mi hanno portato lungo un corridoio
fino ad una stanzetta laterale. Passando ho visto tutti i prigionieri, chiusi
nelle gabbie. Avrei voluto allertarli, spiegare loro che c’era speranza, che
eravamo lì per salvarli, che Liam non era stato davvero catturato: avevo paura
che si demoralizzassero ancora di più. Ma non potevo rischiare tanto, dovevo
stare attento al massimo: sapevo che, oltre alla chierica, in quella stanza ci
sarebbe stata anche la Tenebra ad aspettarmi.”
8 commenti:
Scusate i caratteri di diversa grandezza ma questa sera non gli piaceva di nuovo il corsivo, almeno da metà post in poi... mah! Mistero.
Certo che il tuo computer deve avere una grande personalità!
Magari ha bisogno dell'esorcista! ;-)
Intanto io proporrei Lorcan per un oscar come migliore attore protagonista!
L'esorcista forse è esagerato, ma secondo me la personalità del mio pc è molto sensibile all'influenza del draghetto (=figlio uno), il che spiegherebbe queste sue prese di posizione...
Certo l'ego di questo nuovo narratore non ha alcun limite :)
e voi non l'avete mai visto in "presa diretta!"
E' lo stesso computer che per non farti prendere i virus ti impediva di connetterti ad internet ?
Sì, ma lì era colpa dell'antivirus. Che peraltro adottava una tattica efficacissima, dal suo punto di vista...
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