Il racconto
di Lorcan viene interrotto da un bussare insistente alla porta. Aud va ad
aprire: c’è uno degli Anziani seguito da mia sorella, che appena mi vede si
butta tra le mie braccia. Quando sono passata a casa lei non c’era… L’Anziano
dice che Rubiard vuole vederci subito perché è stato contattato da Silverymoon
e deve parlarci. Mayuri mi guarda con gli occhi lucidi: “Ti ho vista mentre eri
svenuta… ho avuto paura che morissi! La mamma era preoccupatissima.” Io le sorrido
accarezzandole i capelli: “Adesso sto bene, stai tranquilla. Questa sera cenerò
con voi, così possiamo stare un po’ assieme.” Lei annuisce, e mentre ci avviamo
da Rubiard mi scorta tenendomi per mano. Per strada chiede a Drev se anche lui
verrà a mangiare con noi, io anticipo la risposta del mago confermando. Per il
resto, è stranamente silenziosa, più che altro scherza con Lintel. Lorcan non
ha gradito che le sue gesta siano rimaste a metà, ma si vede costretto a
seguirci.
Rubiard è
sinceramente contento di constatare che sono tornata in me. Mi riceve in
privato, vuole sapere succintamente quello che è successo a Shade e mi anticipa
che Lamadicorno ha chiesto di poter parlare con me, se me la sento. Considerato
che domani saremo già a Silverymoon per l’investitura di Lorcan… Domani? Era
così preso dal suo racconto che non ce l’ha ancora detto! Ride divertito, poi
mi lascia andare: “Ho visto che Mayuri ti ha accompagnata. Era davvero in ansia…
Stai un po’ con loro, per tutto il resto ci sarà tempo”
Mentre è il
turno di Lorcan, noi ce ne torniamo da Eliana. La serata scorre piacevole, di
colpo mi ritrovo a vivere in una “normalità” che quasi avevo dimenticato e che
mi lascia una sensazione strana, languida. Mi faccio aiutare da mia sorella e da
Drev a scegliere il vestito per la cerimonia di domani (e lo vedo come i suoi occhi si perdono sulla mia persona…);
chiacchieriamo tutti, senza forzature, senza silenzi imbarazzati. Grazie, siete davvero eccezionali.
Resto a dormire
lì, sento tutta la stanchezza e la tensione accumulate e sprofondo velocemente
nel sonno.
5 commenti:
minipost! Non ce la facevo più.
(la sconterò domani, lo so...)
Anche noi non ce la facevamo più! Un bentornato alle storie di Jamila!
Grazie cara.
Mi sento un po' "sotto assedio", per tanti motivi diversi. Viste anche le giocate diluite, dovevo aprire le valvoline e lasciar sfiatare...
Ora però vado a finire di lavorare!
Ancora un po' e partiva l'iniziativa: "Alla ricerca di Jamila", quasi un mese di silenzio però ne è valsa la pena!
Sono viva, ce la posso fare!
Guarda, avevo scritto qualcosina un (bel) po' di tempo fa mentre c'era bardoscuro che raccontava; forse adesso riesco a vivere "di rendita" in attesa di uscire dal tunnel. Ancora però non vedo la lucina...
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