La mattina successiva sono puntuale
al mio posto di testimone, con due belle occhiaie ereditate dalla notte quasi
insonne. Aiuto Lara a prepararsi, mentre mia mamma si occupa del piccolo Edein;
poi mi reco al padiglione vista mare dove si dovrebbe tenere la cerimonia. La
giornata ad Halarahh è bellissima, tersa e tiepida; Lee è un po’ teso, inganno il
tempo insieme a lui, Ilven, Aud, Lorcan e Drev, che evita di parlare con me e
che stranamente è vestito in maniera non troppo appariscente. Non che altrimenti
si sarebbe fatto notare, visto che la sposa, che evidentemente aveva apprezzato
la cosa al matrimonio di mio fratello, arriva a dorso di mastodonte…
Il sottofondo è costituito da effetti
magici a profusione, un insieme cangiante di suoni e colori: Yerodin mi lancia
occhiate perplesse, per poi guardare mio padre con un certo disappunto. Papà può essere moooolto pericoloso se gli
si lascia carta bianca!
Ilven celebra il matrimonio con un
altro officiante e arriva al punto senza tante divagazioni. Le mie percezioni captano
l’emozione e la commozione degli sposi, del resto basta guardarli in faccia per
capire che sono felici tutti e due. Non
potevo portare Lee a sfidare il baratro, non adesso. Da Drev invece
arrivano sensazioni meno positive…
Ad ogni modo, è una bella festa e il
cibo è ottimo. Il piccolo Edein viene coccolato da tutti e si sta divertendo
come un matto, anche Lintel corre in giro allegro, sotto lo sguardo vigile di
Aud. Che per la verità è molto più attenta a vigilare sul marito che sul figlio,
ma Lorcan è ancora nella fase “servizievole e ubbidiente”, per cui gira alla
larga da alcolici e da scherzi di dubbio gusto. Io sono quasi sempre in
compagnia dei miei e di Yerodin e Kelina. Tranquilli,
rilassati, ignari di ciò che sto per fare. Le ore trascorrono piacevoli;
Lara è molto bella nel suo abito chiaro ricamato e con quell’acconciatura
elaborata, Lee sembra frastornato da tanta confusione, e mi accorgo che il suo
umore si incrina dopo aver parlato per qualche minuto con Drev. Ahia!
Iniziano anche degli strani movimenti
tra il mago e Lorcan, che parlottano, ammiccano, mi guardano di sottecchi e
ronzano attorno al monaco.
Devono aver
capito che Lee sa qualcosa: non riesce a mentire o ad essere reticente, è più
forte di lui. E va bene, vediamo di affrontare la questione di punta…
Il momento del confronto non può che essere quando ormai tutti gli
invitati se ne stanno andando. Lara tutta sorridente tiene suo marito a
braccetto mentre ci saluta, e non prende bene il fatto che Lee si fermi a
parlare con noi. Deve proprio “lavorare” anche il giorno del suo matrimonio? Ha ragione, poveretta… La rassicuro che
ci vorrà poco, le rispedirò a casa la sua dolce metà il prima possibile. È Lee
però a convincerla, dicendo che questo piccolo sacrificio consentirà almeno di
non essere disturbati in viaggio di nozze…
A questo punto lei acconsente,
lasciandoci soli.
6 commenti:
Questa è pagina 300. L'avreste mai detto? :-)
Anch'io quando metto insieme tutti i post e conto le pagine mi sorprendo sempre... poi guardando l'archivio del blog a fianco vedo che scrivo da più 5 anni (come te del resto) e... mi sorprendo ancora di più per la perseveranza!
...e se c'è ancora gente che commenta ad ogni nuovo invio significa che state facendo entrambi un ottimo lavoro! Bravi ragazzi! :-)
Io sono molto sorpresa dalla perseveranza di chi, nonostante tutto, continua a leggermi. è ammirevole! :-*
La storia è scritta bene e a pagina 300 leggerla è ancora un piacere!
Sì, avete pensato bene: la master ha qualcosa da farsi perdonare!!
(scherzo, grazie Tenar!)
Posta un commento